Si è svolto domenica 25 agosto a San Chirico Nuovo l’evento “Fashion green”, ideato e organizzato dalla modella e attrice lucana Rosa Maria Ciani in collaborazione con il Comune di San Chirico Nuovo, senza nessun altro costo se non quello dei designers di recarsi sul posto e portare i loro abiti ottenuti da materiali riciclabili.
La serata è stata presentata brillantemente da Lorenzo Padula, giovane di San Chirico Nuovo, anche lui impegnato nell’organizzazione di piccoli eventi per la nostra comunità volti a creare svago e condivisione, una lotta quella dei ragazzi allo spopolamento e insieme alla Sindaca Rossella Baldassarre, un invito a restare.
L’intento è quello di portare nella sua piccola realtà la sua esperienza da modella e sensibilizzare le persone ad una moda ecosostenibile che aiuti il pianeta a respirare meglio.
La passerella è un aiuto per raggiungere più consapevolezza della propria bellezza tanto che sono stati coinvolti per il ruolo di modello e modella i ragazzi e le ragazze di San Chirico Nuovo e dei paesi limitrofi.
Un grande successo è stato dato dalla partecipazione numerosa della stessa comunità e i paesi limitrofi.
La passerella si è aperta con una tarantella popolare suonata da Gerardo Lotito, Domenico D’Aloia e Sandro Armento ballata dai bambini i quali rappresentano il futuro di San Chirico Nuovo.
A seguire un primo defilè di abiti da sposa delle nonne che hanno più di 50 anni (prestati dalle signore del posto per l’occasione) e gli abiti della “vergogna”, abiti tradizionali che venivano indossati subito dopo il matrimonio per una settimana.
Ecco il tema della vergogna anche un tema caro a Rosa Maria che dal 2016 organizza questa sfilata proprio per aiutare bambini, ragazzi e ragazze a superare questo sentimento e concedersi il brivido di andare oltre sperimentando la propria bellezza che va oltre l’aspetto esteriore.
L’idea è quella di sensibilizzare le nuove generazioni e non a prendere atto delle tradizioni e delle proprie radici cercando di ritornare all’arte del “rammendare” per non buttare, riutilizzare così da permettere alle risorse naturali di respirare.
La sfilata è proseguita poi con i défilé dei designers che da anni accompagnano la manifestazione.
Donata Claps, nata a Potenza e residente a Cancellara, è una sarta, costumista e stilista. Claps ha dichiarato: “Amo definirmi un artigiana creativa innamorata dell’ arte in tutte le sue forme e sfaccettature. Da circa 6 anni, partecipando per caso ad un concorso sul riciclo(utilizzare solo plastica, carta, cartoni, tappi, fili, corde ecc.)
Creando abiti di riciclo credo di aver trovato il mio giusto equilibrio creativo perché mi permette di osservare la natura, l’ambiente che mi circonda con occhi progressivi a trasformare e rimodulare la materia infinitesime volte, per questo incollo poco e cucio tanto,per poterlo rimodulare successivamente.
Re|Dandy nasce nel Dicembre 2012 da un’idea, da un’intuizione del designer Armando Capitanio, come un progetto che ha lo scopo di diffondere una filosofia: fondere arte, creatività, manualità ed eccentricità attraverso creazioni sartoriali
Le creazioni Re|Dandy sono esclusive, in quanto tutti pezzi unici e cuciti a mano. Ogni creazione prende vita da una serie di ispirazioni artistiche del suo designer utilizzando tessuti di ogni genere o vecchi indumenti dandogli nuova vita.
Maria Grazia Laterza, stilista di Pomarico laureata all’Accademia di Belle Arti di Macerata, ha fatto sfilare tre abiti ricavati da guanti in lattice uno, tappetini antiscivolo e tovaglietta da dentista il secondo e ultimo un vestito realizzato con le carte delle uova di Pasqua, buste della spazzatura.
Egipec sassofonista originario di Brindisi di Montagna ha allietato il pubblico tra un cambio e l’altro.
Un ringraziamento anche alla parrucchiera Antonella Maggio e Marcia Regia Pasin la truccatrice per aver dato un grande sostegno al progetto che ha come fine ultimo quello di continuare e aprirsi a girare in nuovi paesi diventando così vetrina della Basilicata ecosostenibile.
L’evento si è concluso con un momento ricco di colori dove grandi e piccini hanno intinto le mani in colori naturali e si sono colorati a vicenda sotto le note di “Vivere a Colori” lanciando come messaggio ultimo quello dell’inclusione e della condivisione per vivere una vita colorata.