Presso la sala A del consiglio regionale di Basilicata si é svolto il convegno organizzato dall’UGL “SudAct, otto priorità per rilanciare il mezzogiorno”.
“Non solo protesta, ma soprattutto proposta”, dichiara Giovanni Tancredi segretario regionale dell’UGL Basilicata – è necessaria la presa di coscienza che senza un piano per la crescita coordinato tra parti sociali e classe politica la situazione é sempre più destinata a peggiorare”.
“La Basilicata deve essere messa nelle condizioni di poter superare la crisi che sta attanagliando la nostra comunità, senza infrastrutture e servizi non riusciremo mai ad andare avanti” aggiunge Giuseppe Giordano, segretario provinciale dell’UGL Matera.
C’é stato spazio anche per la rappresentanza giovanile del sindacato, che attraverso il segretario regionale Giulio Salvatore ha affermato la necessità di un ricambio generazionale, approntato sulla formazione di una nuova classe dirigente all’altezza delle gravi problematiche dei nostri tempi.
“Il Mezzogiorno corre verso il baratro se non si riesce a compiere una poderosa e rapida correzione delle politiche pubbliche che mettano al centro dell’agenda del governo lo sviluppo dei territori delle regioni del Sud. Anche gli ultimi dati della Svimez sono allarmanti e non si prestano ad interpretazioni nel confermare che nel Sud si accumulano diseguaglianza ed arretratezza. Il più emblematico degli indicatori e’ quello della emigrazione che ha riperso a viaggiare a ritmi imponenti: dal 2001 al 2014 sono emigrati dalle regioni del Meridione 1,7 milioni di persone, e più della metà non sono più tornate. In particolare tra coloro che hanno deciso di non fare più ritorno nella terra d’origine, per il 40% si tratta di giovani muniti di titoli di studi universitari”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor), partecipando a Potenza ad un dibattito dell’Ugl per discutere di “Sud e di proposte per uscire dalla crisi”. “Nei prossimi 50 anni, se non si corre ai ripari, le regioni del Mezzogiorno perderanno 4 milioni di abitanti segnando e confermando lo spopolamento dei paesi e delle aree rurali. Anche sul fronte dell’occupazione gli indicatori non lasciano scampo. Negli ultimi 6 anni su 10 disoccupati 7 sono nel Mezzogiorno. La base occupazionale del Sud in termini quantitativi e’ ferma ai livelli del 1977 contando appena 5,8 milioni di occupati. A questi dati allarmanti se ne aggiunge un altro che conferma la debolezza della condizione delle regioni del Sud: c’è una enorme area critica di persone che non lavorano, non studiano, non cercano occupazione, che raggiungono la cifra di 3,5 milioni di persone (stime del 2014). Senza un progetto produttivo che parta dalle risorse del Mezzogiorno non si esce dalle prospettiva del declino, con il rischio che lo stesso finirà per condizionare il futuro dell’Italia”.
“SUDACT” : CASTELLUCCIO, PROPOSTE UGL ENTRINO IN AGENDA REGIONE
Ambiente, infrastrutture, fondi europei, turismo, energia, occupazione, welfare e agroalimentare: gli 8 punti ritenuti prioritari per il rilancio del Mezzogiorno contenuti nel “SudAct” dell’Ugl illustrati a Potenza devono diventare l’agenda della Regione Basilicata coniugando risorse comunitarie con programmi di sviluppo ed occupazione. Lo afferma il vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio (Fi) sottolineando il contributo significativo dell’Uglvenuto dall’apporto di idee e programmi espressi dei segretari regionale della Basilicata Giovanni Tancredi e provinciale di Matera Pino Giordanoper correggere la programmazione della Regione e riaprire il confronto con il Governo e dare risposte concrete a problemi incancreniti.
Credo che, accogliendo le indicazioni venute dall’Ugl in particolare dal segretario nazionale Capone su come mettere a profitto il patrimonio storico, artistico e culturale del Sud, – continua – vada ridefinito l’impianto di programmazione della Giunta Regionale, adeguandolo alle novità intervenute negli ultimi tempi e per affrontare la scadenza di Matera 2019. Il turismo deve essere uno straordinario volano di crescita economica ed occupazionale, anche se sullo sfondo rimangono le carenze occupazionali ed amministrative da superare per valorizzare al meglio le risorse che già abbiamo.
Non si può ulteriormente sottovalutare però – dice Castelluccio – che la capitale Europea della Cultura è l’unico capoluogo di provincia d’Europa senza collegamenti ferroviari nazionali, per dare priorità a breve e medio termine alle questioni che riguardano il trasporto su rotaia (il collegamento Fal Matera-Bari), su gomma (i bus con i comuni del Materano e potenziando il collegamento Matera-Potenza), su strada (la Matera-Altamura-Bari e il collegamento Matera-Basentana che è un tracciato da Paese in via di sviluppo e pericoloso anche per il transito di automezzi pesanti ) e di voli (accelerando la piena funzionalità dell’aeroporto di Pisticci). Si aprono adesso prospettive di sviluppo non solo per i flussi turistici che – aggiunge – dobbiamo saper programmare e governare per utilizzare nel migliore dei modi questa occasione.
Sull’agroalimentare – aggiunge il vice presidente del Consiglio Regionale – è ora di passare dai proclami e dalla presenza a Fiere e Rassegne ai fatti costruendo il sistema di imprese, di commercializzazione e di export attraverso l’accelerazione del Progetto di Polo Logistico a Ferrandina al servizio innanzitutto del Metapontino.
Inoltre condivido la valutazione politica di Renata Polverini, vice presidente della Commissione Lavori alla Camera dei Deputati, sulla difficoltà dei presidenti delle regioni del Sud a fare squadra per sensibilizzare il governo rinnovando la netta opposizione al disegno, sia pure solo in parte “rimangiato” dal Governatore pugliese Emiliano ,di annettere la Basilicata alla Puglia.