Si è svolto questa mattina davanti alla Prefettura di Bari, in Corso Vittorio Emanuele, il presidio del SULPL, Sindacato Unitario Lavoratori della Polizia Locale, che ha indetto una manifestazione in tutti i capoluoghi di regione per protestare contro la mancata riforma della Polizia Locale.
Piero Cancelliere e Nicola Curcio Segretari del coordinamento territoriale SULPL per le province di Matera e Potenza, in una nota hanno spiegato i motivi della protesta: “Non stiamo protestando per chiedere più soldi o diritti, ma per poter finalmente avere una legge, attesa da 30 anni, che ci consenta di poter davvero offrire un servizio migliore alla cittadinanza. Tanto per fare un esempio, oggi siamo considerati impiegati comunali in divisa, quindi i Sindaci sono costretti, come accaduto giorni fa a Roma, a dare la produttività legandola al lavoro svolto. Ora, se può andare bene per quel personale amministrativo e tecnico che deve disbrigare pratiche sociali, tributarie, edilizie o commerciali, per un operatore della Polizia Locale la produttività viene legata all’aumento del numero di multe e questo perché il Contratto Nazionale di riferimento è il medesimo, sia per chi mette timbri sulle carte d’identità sia per chi deve garantire invece la sicurezza urbana e il rispetto delle regole, ma nella pratica non facciamo le stesse cose!! Proprio per queste abissali differenze tra gli impiegati degli Enti Locali e gli Operatori della Polizia Locale chiediamo che venga inserito nella nova legge di Riforma della Polizia Locale un comparto contrattuale pubblico ed esclusivo per le Polizie Locali. Il testo, concordato e condiviso da tutte le forze politiche della Prima Commissione Parlamentare, era quasi perfetto,” ha continuato Piero Cancelliere “poi è subentrato il parere del Ministero dell’Interno che ha completamente stravolto il senso di quella legge, andando a rimettere tutta una serie di lacciuoli e vincoli alle nostre qualifiche, cancellando per la Polizia Locale le tutele assicurative, previdenziali e legali previste per le altre Forze di Polizia, cancellando il riconoscimento della categoria tra le attività usuranti e gravose (anche questo previsto per le altre Forze di Polizia), limitando agli Operatori e Ufficiali di Polizia Locale le piene funzioni di Polizia Giudiziaria (già di fatto quotidianamente svolte dall’odierna Polizia Locale). Il tutto porterà solamente a limitare nuovamente e ulteriormente la capacità della Polizia Locale di difendere i cittadini e questo non va bene, perché continueremo a non essere né carne e né pesce, esattamente come ora.
Questa mattina abbiamo organizzato un presidio davanti alle sedi delle Prefetture e delle Regioni, perché comprendano che l’inefficienza portata da questa proposta di legge non darà loro gli strumenti per rispondere alle esigenze della cittadinanza e, di fatto, non cambierà quasi nulla se non in peggio.