Summa (Spi Cgil Basilicata): “Pensionati in piazza per fermare subito il progetto di autonomia differenziata. Il ddl “Spacca Italia” frantuma il paese e toglie risorse al Sud”. Di seguito la nota integrale.
“Domani saremo a Napoli per dire no alla frantumazione del Paese”. Così il segretario generale Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa, annuncia “la prima mobilitazione che ci vedrà scendere in piazza insieme ai pensionati della Campania contro il disegno di legge sull’autonomia differenziata”. Per Summa si tratta di una scelta “scellerata, una manovra divisiva. Un attacco all’unità nazionale che manifesta una volontà chiara di acuire disuguaglianze sociali già esistenti a favore del nord. La nostra manifestazione, però, non vuole essere un atto per ampliare le spaccature. Il nostro intento è spiegare che bisogna ricostruire il sistema Italia e per farlo c’è bisogno di unità. È inaccettabile una iniziativa che possa intaccare l’unità del Paese e frammentare le politiche pubbliche, a partire dalla sanità e dall’istruzione”.
Per il segretario generale Spi Cgil Basilicata “questa è la prima di tante mobilitazioni contro un disegno di legge che fa a pezzi l’Italia e toglie risorse al Sud, che aumenta il divario e compromette lo sviluppo. La manovra – spiega Summa – istituzionalizza le differenze, la secessione, stabilendo per legge maggiori diritti a chi vive nelle regioni più ricche. Questo riduce gli spazi democratici e non garantisce quelli che per la Costituzione sono diritti fondamentali. Sulla sanità, ad esempio, – aggiunge Summa – il Covid ha insegnato che è necessaria una gestione unitaria non una frammentazione con 21 sistemi differenti. Si rischia una privatizzazione del welfare e dei servizi pubblici e c’è il pericolo che alla migrazione dei pazienti si aggiunga, con la richiesta di autonomia della gestione dei contratti, quella del personale sanitario. Ampliare ulteriormente il divario significa perdere quel principio universalistico, già oggi non equo. In Basilicata questo comporterà un aumento della mobilità passiva, dell’emigrazione sanitaria, dei costi dei lucani per curarsi, con la conseguenza di un ulteriore peggioramento delle condizioni soprattutto per i pensionati e le fasce deboli.
Per questo scendiamo in piazza – afferma Summa -, per fermare subito il progetto di autonomia differenziata perché è un provvedimento sbagliato. In un Paese dove si avvertono già forti disuguaglianze, questa manovra non fa altro che aumentare le distanze. Il disegno di legge indebolisce il Sud destrutturando il sistema pubblico e mette in discussione gli investimenti e le risorse che l’Europa ha destinato al Mezzogiorno per recuperare il divario con il Nord. Invece – conclude – l’obiettivo deve essere quello di colmare questi ritardi e far sì che il Sud sia volano di sviluppo dell’intero Paese”.