Angelo Summa, Segretario generale Spi Cgil Basilicata: “Superare le fratture e unire le forze per il bene comune”. Di seguito la nota integrale.
È giunto il tempo di superare le fratture antiche all’interno della coalizione di centrosinistra, che ormai si trascinano dal 2013, recuperando quei valori identitari di un centrosinistra punto di riferimento per le persone, capace di dare risposte alle loro istanze, ai loro bisogni. Un centrosinistra che, utilizzando al meglio le tante opportunità, restituisca protagonismo ad una Basilicata, ormai predata e lasciata ai margini. A partire dalla ricostruzione di una amministrazione pubblica che, a causa dell’accentramento di poteri e delle esternalizzazioni della classe dirigente, ha visto mortificate le competenze professionali interne, perso opportunità di sviluppo per mancanza di visione e ridotto allo sfascio la sanità, trasformando la salute in un diritto elitario di pochi.
In questo contesto drammatico l’alleanza ampia e la condivisione programmatica sono gli elementi cardine per la costruzione di un percorso che mira all’interesse generale come obiettivo primario, mettendo da parte i veti e modellando un fronte coeso e orientato al bene comune. Bisogna restituire opportunità ai lucani che in questi anni si sono visti scippare il loro futuro. E bisogna farlo insieme.
La Basilicata è ultima per crescita del Pil, ultima per l’assistenza sociosanitaria; l’indebitamento della sanità viaggia a doppia cifra e non c’è nessuna azione programmatica a supporto.
Unire le forze e costruire un’agenda condivisa, che consenta di far uscire la nostra regione dalla sua marginalità, è fondamentale per affrontare le sfide sociali che non possono essere più rinviate. Chiudere questa lunga stagione contraddistinta da frizioni e lotte interne richiede una maturità politica che vada al di là degli interessi personali dei singoli, oltre che una risposta unitaria anche rispetto alle false narrazioni della realtà.
Angelo Chiorazzo ha messo a disposizione la sua candidatura per dare un segnale di svolta e rinnovamento, pur sapendo che la sua esperienza viene dal mondo cattolico e dalla rappresentanza delle cooperative. Sta alle forze progressiste e di sinistra e alle rappresentanze del mondo del lavoro costruire le condizioni per realizzare un patto tra produttori nell’interesse generale della società di Basilicata.
Questo non può e non deve essere un limite invalicabile.
Ricordo a me stesso l’intesa che portò le forze progressiste e quelle del mondo democratico cattolico all’accordo che rappresentò l’incontro tra culture diverse capaci di stare insieme per il bene comune.
Fare sintesi implica la creazione di un programma politico inclusivo, che tenga conto delle diverse prospettive, agevolando un percorso a favore degli interessi generali dei lucani e la costruzione di una proposta politica che risponda alle esigenze della regione e affronti le sfide del futuro con determinazione e coerenza.
Ecco perché bisogna parlare di programmi, obiettivi, priorità. A partire dal diritto alla salute, come diritto universale che permette di tutelare l’intera comunità e di abbattere le disuguaglianze sociali. Per questo è necessario avviare un confronto aperto, per definire insieme alle forze politiche, al mondo associativo e agli esponenti della società civile, che si riconoscono nei valori democratici e antifascisti, un programma solido fondato su: lavoro, sanità pubblica, transizione energetica, istruzione e università, sviluppo delle aree interne e infrastrutture.
Fratelli d’Italia continua a mostrare, in ogni campo istituzionale in cui opera, il vero volto autoritario, avendo quale unico obiettivo quello di occupare la ‘ res’ pubblica anche attraverso atti di intimidazione. L’ultimo, in ordine di tempo, lanciato dalle pagine del Quotidiano, in cui dichiarano di andare all’attacco di Auxilium. Il messaggio rivolto alle imprese è chiaro: o con noi o contro di noi. Un atto gravissimo alla libertà di impresa, alla terzietà e al principio di separazione tra potere politico e amministrativo, che meriterebbe l’attenzione della magistratura. Siamo all’antipolitica, si usano mezzi intimidatori, piuttosto, che confrontarsi per risolvere i problemi. FdI dovrebbe occuparsi, a tempo pieno, delle questioni del lavoro e a come salvaguardare i livelli occupazionali di Stellantis e dell’indotto, visto che alla guida del Ministero competente c’è il loro Ministro designato Urso. O magari difendere – se ne fosse realmente convinta- l’azione di governo del presidente Bardi atteso che non vede l’ora di liberarsene per l’imbarazzo che continua a procurargli.
L’unità – per tornare al centrosinistra – è la chiave per costruire un modello alternativo di sviluppo per la Basilicata, mettendo le persone al centro.
Insieme possiamo restituire speranza alla Basilicata.
Angelo Summa, Segretario generale Spi Cgil Basilicata