Summa (Spi Cgil): “La Basilicata è ultima nella classifica Welfare Italia. Serve un nuovo modello e più investimenti per garantire il benessere sociale ai lucani”. Di seguito la nota integrale.
“La classifica di Welfare Italia, progetto di Unipol Gruppo che si avvale del supporto del Gruppo di Lavoro The European House – Ambrosetti, delinea un quadro pessimo per la nostra regione. L’Italia è divisa in due, con la Basilicata fanalino di coda”. È quanto riporta il segretario del Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa.
“I dati analizzati e riferiti all’anno 2022 – evidenzia Summa – vedono la nostra regione posizionata al penultimo posto per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare. Nel rapporto si legge che la Basilicata è ultima per gli indicatori di spesa, mostrando diverse lacune. Dalla rilevazione emerge che la Basilicata è ultima in classifica insieme alla Calabria: la previdenza occupa quasi la metà della spesa (48,4%), al secondo posto troviamo la sanità (con il 21,8%), poi le politiche sociali (18,2%), e infine l’istruzione (11,6%). Anche qui a livello regionale c’è una netta differenza, col primo posto che spetta sempre alla provincia autonoma di Trento e l’ultimo alla Basilicata”.
Per il segretario regionale dello Spi Cgil Basilicata “nonostante si vedano dei lievi miglioramenti sul fronte della spesa in istruzione e formazione sul piano sanitario si rileva una inadeguatezza dell’offerta, che significa poca attenzione allo stato di salute delle persone. Occorre – prosegue Summa – cambiare modello di sviluppo e sociale se si vuole invertire la curva. Investire in welfare, servizi sociali, assistenza, asili nido. È questa la strada da intraprendere per garantire diritti e cura ai lucani. Bisogna costruire un nuovo welfare utilizzando le risorse del fondo sociale e le royalties partendo dal potenziamento e dall’innovazione della rete territoriale dei servizi. E questo significa anche creare nuova e buona occupazione.
Solo attraverso una seria programmazione – conclude il segretario dello Spi Cgil Basilicata – sarà possibile consentire alla nostra Regione di recuperare posizioni, ma soprattutto garantire alle persone il miglioramento del benessere sociale. Per farlo è necessario promuovere misure finalizzate a sostenere la genitorialità e ad accrescere l’occupazione femminile, rendere il mercato del lavoro più efficiente così da evitare i flussi migratori dei giovani, valorizzare e ampliare l’offerta dei servizi welfare”.