Studenti in rete grazie al satellite. Gli alunni dell’Istituto comprensivo di Tricarico-Calciano e quelli della primary school di Babati, in Sudafrica, si sono relazionati e hanno stretto un gemellaggio grazie al progetto Sway4edu, finanziato da Openet, dall’Agenzia spaziale europea e dalla Regione Basilicata.
Le opportunità offerte dalla tecnologia satellitare nelle zone rurali non servite dalla rete internet a banda larga sono state illustrate nel corso di una giornata di studi a cui hanno partecipato l’amministratore delegato di Openet, Vito Gaudiano, l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Raffaele Liberali, al dirigente scolastico del Comprensivo di Tricarico, Luigi Iuvone, alcuni docenti e una rappresentanza degli studenti che dal prossimo anno scolastico sperimenteranno sul campo i benefici offerti dal progetto.
All’incontro hanno portato il loro contributo anche il responsabile dell’ufficio tecnico di coordinamento regionale per la sicurezza nelle scuole, Pasquale Costante, il prof Mario Coviello, già dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Bella, unica scuola 2.0 della Basilicata e il prof Mario Priore esperto di scuola digitale.
Nel corso della giornata sono stati effettuati due collegamenti via satellite. Il primo con gli studenti e il preside della scuola elementare di Babati, il secondo con Francesco Feliciani, capo del dipartimento di telecomunicazioni integrate dell’Esa, che ha partecipato al confronto in collegamento dalla sede di Nordwijk, in Olanda.
“Questa esperienza – ha detto l’Assessore Liberali – è un modello nazionale di innovazione. È quello che ci chiede di fare il Ministro dell’Istruzione, e Tricarico oggi è avanguardia di questo progetto pilota. L’obiettivo è quello di far comunicare ragazzi che hanno problematiche simili in altre parti della regione. Nel quotidiano si può studiare insieme ed è questa la strada giusta per risolvere i problemi degli istituti pluriclasse. È la scelta da fare per riuscire a collegare le scuole e portarle in rete. Un altro punto caratterizzante del progetto che abbiamo voluto finanziare è quello dell’internazionalizzazione. È necessario che i nostri ragazzi imparino l’inglese sin dalle Primarie e i gemellaggi con scuole in Inghilterra, Germania, Francia o in qualunque altro Paese del mondo facilita il processo di apprendimento. Tricarico e la Basilicata – ha concluso Liberali – possono essere i piloti dell’Italia in questo settore”.
“Grazie a Openet e alla Regione siamo al centro di un progetto bellissimo – ha sottolineato il dirigente scolastico Luigi Iuvone -. Le competenze si acquisiscono relazionandosi. Prima era un problema a volte persino mandare un fax a Calciano ora siamo in rete e mi aspetto che dal prossimo anno potremo relazionarci con scuole di Italia e Europa per cercare e confrontare le migliori pratiche di insegnamento. A settembre scorso pensavo a come uscire dall’isolamento e non sapevo come fare. Ora abbiamo due scuole che possono relazionarsi con il mondo non solo tra di loro”.
L’ad di Openet, Vito Gaudiano, ha spiegato le linee del progetto Sway4edu di cui l’azienda lucana è capofila: “Il progetto è frutto della collaborazione decennale che la nostra società ha con l’Agenzia spaziale europea. Grazie a questa iniziativa riusciamo a superare il gap infrastrutturale sulle TLC delle scuole rurali offrendo un acceso immediato a contenuti multimediali e a programmi di alta formazione per docenti e studenti. È un progetto esportabile anche in Basilicata perché anche qui da noi ci sono tanti comuni che non possiedono ancora collegamenti a internet veloce e in questi casi il satellite può offrire una soluzione immediata in attesa che si completino i progetti di infrastrutturazione portati avanti dalla Regione”. “L’ Esa – ha sottolineato infine Francesco Feliciani dell’Agenzia spaziale europea – è molto interessata al gemellaggio tra le scuole e a creare un ponte culturale come quello che oggi è stato costruito tra la Basilicata e il Sudafrica. È una sfida stimolante e da sostenere”.