Riutilizzare gli scarti di produzione del mobile imbottito, in ottica green. Questa la challenge lanciata, all’interno dei T3 Innovation Bootcamp, organizzati da T3 Innovation, nell’area di specializzazione Energia della S3, da Emanuele Cifarelli, titolare della Polform srl.
Il BootCamp si è aperto con un’introduzione dell’imprenditore che ha presentato la propria azienda e dato ulteriori dettagli sulla sfida. “La Polfom – ha detto Emanuele Cifarelli – è un’azienda che lavora nel settore del mobile imbottito, specializzata in imbottiture per salotti. É sempre stata propensa all’innovazione e, in fase di start up, nel giro di tre anni, ha investito circa 1,5 milioni di lire in macchinari e 3 miliardi di lire in investimenti strutturali. É costantemente alla ricerca di nuovi investimenti e apporti migliorativi per contribuire alla qualità sia del prodotto finito che dell’ambiente di lavoro. Al momento, ciò che rappresenta un pain point per l’impresa è la consistente mole di sfridi derivanti dai tagli del poliuretano espanso, utilizzato per le imbottiture dei salotti. Trovare una soluzione alternativa per valorizzare tale prodotto di scarto, peraltro molto voluminoso e rivenduto a costo ridottissimo ad altre aziende, è l’obiettivo per cui si è accettato di partecipare a questo evento. L’aspettativa è riuscire a trasformare uno scarto in una fonte di guadagno, individuando business alternativi”.
I partecipanti, laureati o laureandi in discipline scientifiche dell’Università degli Studi della Basilicata, divisi in due gruppi, hanno studiato e lavorato in maniera intensiva, per circa 7 ore, per individuare soluzioni appropriate a rispondere alla sfida lanciata. Per stimolarli, l’imprenditore ha aggiunto: “In azienda siamo presi sempre dal lavoro quotidiano, per cui non si ha mai tempo per riflettere sul proprio operato o su come migliorarsi. É importante avere uno stimolo esterno. Tutte le imprese vengono da un periodo di recessione durante il quale si è cercato di sopravvivere senza fare investimenti per circa 10 anni, il che porta le aziende verso l’obsolescenza. Quello che voi farete oggi è un lavoro bellissimo perché, lavorando insieme, avete modo di raccogliere gli spunti che vi verranno dati dagli altri componenti del gruppo per unirli alle vostre idee e per risolvere problematiche reali”.
Al termine dei lavori, i ragazzi hanno presentato le proprie proposte progettuali, giudicate entrambe “valide ed estremamente concrete” da Emanuele Cifarelli. A vincere la sfida è stato il progetto “Poliuretano on the road”, che prevede il riutilizzo del poliuretano espanso, opportunamente triturato, come carica inerte all’interno dei conglomerati bituminosi e altri compositi.
In chiusura dei lavori l’imprenditore, soddisfatto, ha invitato i componenti dei gruppi a continuare a lavorare all’idea progettuale, definendo anche una prima ipotesi dei costi, dicendosi interessato ad investire nell’iniziativa.