Per gli addetti alla vigilanza armata nelle sedi dell’Azienda sanitaria di Potenza, tra cui ospedali e ambulatori, si prospetta un’ingente riduzione delle ore di prestazione. A lanciare l’allarme sono i segretari generali della Fisascat Cisl, Emanuela Sardone, e della UilTucs, Fabio Tundo. A finire sotto la lente di ingrandimento dei sindacati è la delibera con la quale l’Asp ha modificato e riadottato il bilancio d’esercizio 2023. Sulla questione si è consumata nella giornata odierna una prima interlocuzione con la committente Asp e con l’affidataria del servizio di vigilanza armata Sicuritalia. Nel corso dell’incontro, riferiscono i due dirigenti sindacali, è emerso che il taglio, di circa 400 ore settimanali sull’intero appalto, risponderebbe alla necessità di ottemperare a quanto disposto dalla Regione Basilicata per tamponare la perdita di bilancio nell’esercizio 2023. Sardone e Tundo hanno chiesto all’Asp di «discutere ed entrare nel merito delle ore di servizio oggetto del taglio al fine di trovare una soluzione tesa a salvaguardare tutto il personale in forza, anche in considerazione dell’estrema importanza dell’attività svolta dalla guardie giurate a tutela dei presidi sanitari dell’Asp». L’azienda sanitaria, riferiscono sempre Sardone Tundo, si è resa disponibile a differire la data di avvio del taglio, previsto inizialmente per il 12 agosto, e a discutere delle possibili soluzioni. La riunione è stata, pertanto, aggiornata al 26 agosto.
Ago 10