Al taglio del nastro, oggi a Milano, di Italian Makers Village, il fuori Expo delle eccellenze artigiane realizzato da Confartigianato, con il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti, c’era anche Rosa Gentile, vicepresidente di Confartigianato, delegata al Mezzogiorno, insieme ad autorità istituzionali e politiche.
In 1800 metri quadrati di “villaggio”, per l’intera durata di Expo 2015, i visitatori incontreranno circa 800 eccellenze produttive italiane (a rotazione settimanale secondo un calendario tematico) in un’ottica diversa da quella espositiva: intrattenimento e coinvolgimento guideranno un calendario di oltre 1000 appuntamenti. Saranno sei mesi di eventi, mostre, incontri, workshop e percorsi tematici con protagonista l’eccellenza artigiana nei settori agrifood, moda, design, arte e meccanica.
L’Italian Makers Village, realizzato con il patrocinio di Expo 2015 e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, nasce con l’obiettivo di promuovere attraverso l’esperienza diretta il valore culturale e sociale dell’artigianato come punto d’incontro tra tradizione e innovazione e come colonna portante del Made in Italy di qualità.
Oltre all’intrattenimento e agli eventi di carattere culturale, il Village prevede un calendario di incontri e di attività rivolte alle stesse imprese artigiane: incoming di buyers e delegazioni commerciali estere per facilitare l’internazionalizzazione delle PMI aderenti al sistema Confartigianato. Ogni settimana vedrà proposto un tema declinato attraverso le esposizioni, gli eventi, le iniziative culturali e la ristorazione: dai territori alle start-up, dalle filiere alle singole categorie produttive.
L’iniziativa, contestuale alla partecipazione di Confartigianato all’interno di Padiglione Italia, nasce per raccontare ad un pubblico internazionale i valori del nuovo artigiano, una figura in grado di mantenere salde le radici con tradizioni e territorio e di percepire la necessità di innovare nelle idee, nei processi produttivi e nelle modalità di promozione, utilizzando le tecnologie disponibili sul mercato.
“Quelle dell’artigianato e delle piccole imprese – sottolinea Gentile – sono potenzialità che vanno aiutate ad emergere con azioni di sostegno coerenti con le peculiarità del patrimonio imprenditoriale del Mezzogiorno. La programmazione della prossima stagione dei Fondi europei 2014-2020 è un’occasione da non perdere per valorizzare il ‘tesoro’ imprenditoriale del Mezzogiorno. Per far questo, dobbiamo assicurarci l’accesso ai nuovi finanziamenti promuovendo un migliore utilizzo delle risorse e degli strumenti che l’Europa ci mette a disposizione. Dunque un impegno eccezionale, quello messo in campo da Confartigianato, che il Presidente Merletti sottolinea con lo stesso orgoglio delle confederazioni delle regioni del Sud: “Abbiamo avuto il coraggio di mettere in vetrina le grandi eccellenze del nostro mondo. Quando vendiamo questi nostri prodotti, valorizziamo un pezzo del nostro Paese. Non dobbiamo dimenticarlo e dobbiamo esserne tutti orgogliosi”. Insomma, una grande sfida degna dell’Esposizione universale che Confartigianato vuole vincere in nome dell’artigianato e delle piccole imprese italiane. Inoltre, tradizione ed innovazione possono rappresentare la chiave di svolta per il rilancio del comparto agroalimentare lucano (di cui il comparto artigiano è essenziale) che per l’export continua a dare segnali incoraggianti. Abbiamo un potenziale enorme – non a caso indicato dal Rapporto Censis come “energia positiva” – tenuto conto che la quota dell’export alimentare del “made in Basilicata” è appena dello 0,1% dell’ammontare complessivo delle Regioni del Sud e che la tendenza del “mangiare italiano”, nonostante la crisi dei consumi, è comunque positiva. Tanto più che l’unica del “made in Basilicata” che tira rispetto ad auto (Fiat) e salotti. Miele rinnova “la sfida delle piccole e medie imprese lucane di costruire intorno al “brand Matera” una sorta di “total quality”, il piacere del mangiar bene e del dormir bene a partire dalla realtà straordinaria della Città dei Sassi, con eventi, cultura, bellezze architettoniche e un buon tessuto commerciale da estendere sull’intero territorio regionale”.