Potenziati gli sportelli informativi, siglata un’intesa con l’Associazione dei dottori commercialisti, esperti contabili e consulenti del lavoro di Gravina. Obiettivo: fornire ai cittadini le informazioni e l’aiuto necessari a non smarrirsi nei labirinti della Tares.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alesio Valente, moltiplica gli sforzi per evitare disagi ai contribuenti. Ad illustrare le ultime iniziative in tal senso adottate è l’assessore al bilancio e tributi locali, Nicola Lagreca. Si inizia dai dati: «Gli avvisi notificati – dice Lagreca – sono 15.000. Il termine ultimo per il pagamento, come noto, è stato spostato al 24 gennaio. Sin dai primi giorni, come in quasi tutte le città del resto d’Italia, sono emersi inconvenienti. Nel nostro caso dovuti più che altro ad una tipologia di errore che ha portato ad applicare la quota variabile anche alle pertinenze. Le stesse, inoltre, talvolta per sbaglio sono identificate come abitazioni di residenza. Ciò ha ingenerato allarme, portando i cittadini a sottoporsi a lunghe code per ottenere i necessari chiarimenti». Prosegue l’assessore: «Il disagio patito da molti, reso probabilmente ancor più amaro dal diffuso malcontento per l’aumento del tributo rispetto agli anni passati, in virtù delle norme varate da Governo e Parlamento, è frutto di errori fisiologici, assolutamente non riconducibili all’operato degli uffici comunali. Ne abbiamo chiesto conto attraverso specifiche e severe contestazioni alla società esterna affidataria del servizio, sollecitando anche una implementazione di personale. Al momento, il servizio di front office per i soli avvisi Tares è garantito da ben cinque unità, grazie al cui lavoro educato, costante e professionale sono stati corretti in autotutela avvisi relativi a circa 600 utenze. Sono state altresì accolte altre 200 richieste di agevolazioni o riduzioni. Nella maggioranza dei casi, va però detto, i conteggi si sono rivelati esatti».
Ad ogni modo, per agevolare ancor più i contribuenti, l’amministrazione comunale ha ottenuto la disponibilità dell’Adecl. «L’associazione guidata dal dottor Nunzio Riviello – spiega l’assessore – ha accolto l’invito a collaborare con l’ente: i professionisti da essa rappresentati, che ringraziamo per la collaborazione, si sono impegnati a fornire indicazioni qualificate ai contribuenti che si rivolgeranno a loro. Là dove riscontreranno un palese errore sull’avviso, ridetermineranno la somma che andrà comunque versata entro la data di scadenza. Dopo, terminata la fase acuta delle code, comunque l’avviso dovrà essere ristampato in maniera corretta dagli uffici comunali che si interfacceranno direttamente con i consulenti». Una mano in più, che va ad aggiungersi alle tariffe e regolamenti già pubblicate nelle settimane passate sul sito internet istituzionale, all’indirizzo www.comune.gravina.ba.it. «Le somme versate a titolo di Tares servono solo ed esclusivamente a coprire il 100% del costo del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Il tributo viene pagato in forma rateale, visto che il totale dovuto è stato diviso nelle tre rate (quella attuale oltre alle altre due rate di giugno e settembre). E ancora: «Tutti, però, potranno ricorrere al ravvedimento operoso, che permette entro un anno di pagare debiti di natura tributaria con una sanzione minima e interessi come per legge. Sono inoltre previste esenzioni e agevolazioni, ad esempio alle famiglie con disabili, ai pensionati al minimo Inps, ai disoccupati: gli uffici sono a disposizione per fugare ogni dubbio».
Conclude l’assessore: «Comprendiamo le difficoltà e i disagi. Stiamo facendo il possibile per ridurli. E comunque, una volta terminata questa fase, la società che gestisce il servizio garantirà, su nostra espressa richiesta, un servizio di pronta informazione in favore di quanti, a qualsiasi titolo, dovessero vantare un credito Tares non evidenziato in avviso, al fine di assicurare l’immediato rimborso o la compensazione».
Gen 11