Mentre a Matera in Prefettura stamani su iniziativa del Prefetto Bellomo si definiscono iniziative coordinate finalizzate a prevenire e contrastare l’abusivismo commerciale e la contraffazione, in attesa che ciò avvenga anche a Potenza, in attuazione del piano del Ministero dell’Interno, Confcommercio Imprese Italia Potenza ha messo su una “task force” di aziende dei due settori più colpiti da contraffazione ed abusivismo, la moda e l’alimentare tipico locale. Si tratta di 16 aziende che per la “Moda”( 012 Benetton, Uffa 1972 srl, Sorrentino Abbigliamento, Sorrentino Calzature, Model, Emozioni S.a.s, Gioielli Gino, Avant Garde Calzature) e per i “Sapori” (Giubileo Hotel, Ristorante Al Duomo, Kiris Hotel, Consorzio Co.Val. 2000, Caseificio Petruzzi, Caseificio Gianuario Coiro, Rocco Cassino, Aziende Cafra) stanno lavorando da diverse settimane all’evento “Moda e Sapori sotto le stelle” che si terrà a Potenza (Piazza Mario Pagano) il 30 luglio prossimo.
La pubblicazione oggi dello studio dell’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, affidato all’UAMI, che stima anche l’impatto indiretto del commercio di prodotti contraffatti – sottolinea Confcommercio – conferma che l’Italia è il Paese Ue che paga il prezzo maggiore per i danni causati nel settore dell’abbigliamento dal fenomeno delle contraffazioni: abiti, scarpe e accessori ‘falsi’ costano a produttori, distributori e commercianti 4,5 miliardi in termini di minori ricavi e la perdita di 50 mila posti di lavoro. Secondo i dati di Federmoda nazionale, in Basilicata, il valore stimato solo per la merce sequestrata tra il 2008-2013 è pari a 1,5-2 milioni di euro, per circa 200-250mila “capi” e oltre un migliaio di operazioni che hanno impegnato tutti gli organi di Polizia compreso quella locale. A ciò si deve aggiungere il mancato guadagno dei negozi di moda. Non è casuale – commentano i titolari delle aziende di abbigliamento, calzature, gioielli ed accessori – che il dato dell’indagine Confcommercio- Gfk Eurisko sui fenomeni criminali in Basilicata, presentata in occasione della Giornata della Legalità 2014, vede al primo posto tra i commercianti lucani la contraffazione con il 67% che considera in aumento il fenomeno nel periodo 2008-2013, a fronte di un dato nazionale del 52%. Subito dopo c’è la presenza di venditori abusivi che rappresenta una delle più gravi problematiche di illegalità sul nostro territorio per il 46% dei nostri titolari di esercizi commerciali.
Quanto all’alimentare, il giro di contraffazione ed illegalità nel BelPaese dei sapori ammonta a circa 60 miliardi di euro l’anno, di cui alcune centinaia di milioni di euro solo in Basilicata. A questo si aggiunge il fatto che ogni anno entrano nel nostro Paese prodotti alimentari “clandestini” e “pericolosi” per oltre 2 miliardi di euro. Poco meno del 5 per cento della produzione agricola nazionale. I sequestri da parte delle autorità competenti italiane negli ultimi due anni si sono più che quadruplicati. E ciò significa che i controlli funzionano, ma il pericolo di portare a tavola cibi “a rischio” e a prezzi “stracciati” è sempre più incombente. I più colpiti dalle sofisticazioni sono i sughi pronti, i pomodori in scatola, la pasta, l’olio di oliva, la mozzarella, i formaggi, le conserve alimentari. Da noi – denunciano i titolari di caseifici associati a Confcommercio – sono vittime di agropirateria numerosi prodotti tipici lucani come il caciocavallo, il pecorino di Moliterno, oltre ai salumi di Picerno, l’aglianico del Vulture, l’olio delle colline del Materano, la farina di grano duro “senatore” del Materano, il peperone di Senise.
Di qui il via della Campagna di Sensibilizzazione, “Falso, contraffazione e abusivismo: fai un affare vero sostieni la legalità e investi nella tua sicurezza” voluta dal Ministro dell’Interno, di concerto con Confcommercio e con tutte le forze dell’ordine (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Corpo Forestale, Polizie Locali). La rinnovata azione, sul problema del falso e della contraffazione, subito sposata dal presidente Confcommercio Fausto De Mare, è rivolta ai consumatori, proprio nel clou della stagione estiva, quando appunto il problema si ingigantisce. “Falso, Contraffazione, Abusivismo: Fai un affare vero Sostieni la Legalità e investi nella Sicurezza. Non acquistare Prodotti Contraffatti dagli abusivi”, è questo il messaggio riportato nelle nuove locandine realizzate per la stagione 2015, proprio per sensibilizzare, soprattutto la popolazione turistica, a rendersi consapevole, che comprando prodotti falsi si rischia la salute, l’acquirente finale incorre in sanzioni da 100 a 7000 euro, si alimentano malavita e criminalità, si contribuisce allo sfruttamento della manodopera clandestina e del lavoro sommerso, si danneggia con la concorrenza sleale il mercato e quindi gli imprenditori che pagano le tasse.
Ma la “task force” delle 16 aziende di moda e sapori punta soprattutto sull’evento del 30 luglio quando in passerella si potrà ammirare la bellezza creativa del “made in Italy” accompagnata dall’esperienza e dalla professionalità degli esercenti che sono i primi ambasciatori e subito dopo si potranno gustare i sapori delle migliori produzioni alimentari di casa nostra.
Alla luce della crisi e dei mutati scenari legati ai consumi e alla distribuzione, gli obiettivi che ci prefiggiamo – dice la nota Confcommercio – sono la costituzione di un tavolo permanente a livello regionale sulle problematiche del settore, iniziative di rilancio dei centri storici anche attraverso progetti di rete tra imprese, tra pubblico e privato, e un più equilibrato rapporto tra produzione e distribuzione. Quando si parla di valorizzazione del Made in Italy si pensa quasi esclusivamente all’aspetto della produzione e della promozione del marchio a livello internazionale, dimenticandosi dell’eccezionale opportunità di trasmettere emozioni e far vivere l’esperienza di acquisto di un prodotto di eccellenza e di qualità nei nostri negozi come dei nostri punti di ristoro.