In riferimento al comunicato diffuso dal consigliere comunale UDC Giovanni Angelino in risposta alla lettera inviata dagli operatori turistici materani al sindaco Adduce, la guida turistica Luca Paolicelli in rappresentaza di circa quaranta attività commerciali legate al turismo, tra cui tour operator, guide, ristoranti, bar e altre attività collegate al turismo, porre all’attenzione dell’Amministrazione, dello stesso consigliere Angelino e dell’opinione pubblica alcuni interrogativi:
1) Può avere senso chiedere ai visitatori di pagare per un servizio ad oggi inesistente? In piazza della Visitazione mancano i bagni, c’è un rudere pericolante, l’asfalto è ai minimi termini, le strisce pedonali invisibili, il sistema di drenaggio non funziona e mancano persino i cestini per i rifiuti. Senza parlare dell’assenza di un infopoint istituzionale. Pertanto, obbligare i visitatori al pagamento di una tassa per finanziare la futura realizzazione di queste stesse opere equivale a far entrare degli avventori in un ristorante privo di tavoli, sedie e cucine, dove non mangeranno nulla, ma nel quale saranno obbligati a pagare comunque il conto, con la motivazione che senza quei soldi il ristorante non potrà mai aprire. Se il visitatore paga una tassa, deve usufruire subito di un servizio, non si può chiedere ai visitatori di oggi (che probabilmente non torneranno più a Matera, viste le premesse) di pagare per servizi di cui (forse) usufruiranno i visitatori di domani.
2) Almeno fino al 10 settembre piazza della Visitazione sarà interdetta agli autobus turistici per via dell’evento “Matera è fiera”: qual è il parcheggio alternativo che in quei giorni sarà destinato alla sosta degli autobus turistici?
3) Come fa il consigliere Angelino a calcolare entrate nell’ordine di 250-300 mila euro rivenienti dalla tassa d’ingresso se il Comune di Matera non ha mai effettuato monitoraggi su base annua dell’afflusso di autobus e non esistono dati ufficiali? Sta basando le proprie proiezioni sui dati, molto indicativi, forniti in maniera ufficiosa proprio da noi operatori turistici su richiesta del Comune e che, per loro stessa natura, sono poco attendibili dal punto di vista statistico, viste anche le repentine fluttuazioni del mercato in un periodo di crisi economica?
4) Nel nostro settore, a differenza di altri ambiti della vita cittadina, la parola d’ordine non è improvvisazione ma programmazione: i gruppi turistici che hanno prenotato una visita a Matera già molti mesi fa, accettando i nostri preventivi (che ovviamente non facevano riferimento alla tassa d’ingresso, di cui non eravamo a conoscenza), saranno tenuti al pagamento della tassa d’ingresso? E in quale misura? Il Comune di Matera farebbe bene a dare subito delle risposte, perché se dal 1 settembre gli ignari tour operator italiani e stranieri in visita a Matera saranno multati, l’amministrazione dovrà far fronte ad una valanga di ricorsi. Forse, come fa notare anche il consigliere Lamacchia dai banchi della maggioranza, varrebbe la pena riconsiderare la tassa, per evitare che quest’ultima si trasformi in un boomerang per gli operatori turistici e per la stessa amministrazione.
Ottime considerazioni e analisi, Luca. Constatazioni chiare e incontestabili che il Comune di Matera nella solita arrogante ignoranza non si è mai posto e continua a non porsi (per il solito gioco perverso di interessi lobbistici). Propongo Luca Paolicelli prossimo assessore al Turismo del comune di Matera!!!
parla di ristoranti,, ..bocca mia stai zittaaaaaaa…….