Dopo la prima audizione convocata presso il Comune di Matera si riapre il dibattito sull’opportunità di introdurre nella città dei Sassi l’imposta di soggiorno. Riportiamo di seguito la posizioni inviate sul tema dalla Sezione Turismo di Confapi Matera, Confindustria Basilicata e CNA, che si dichiarano contrari alla tassa di soggiorno dopo aver partecipato assieme alle altre associazioni imprenditoriali alla Commissione consiliare politiche di programmazione e bilancio. Tassa di soggiorno bocciata anche da Adiconsum, dal consigliere comunale Pedicini e da Confesercenti.
Di seguito tutte le note inviate alla nostra redazione.
Confapi Matera contraria alla tassa di soggiorno
Nel corso dell’audizione delle associazioni imprenditoriali presso la Commissione consiliare politiche di programmazione e bilancio del Comune di Matera, CONFAPI si è dichiarata contraria all’intenzione dell’amministrazione comunale di istituire l’imposta di soggiorno.
Ringraziando il presidente della Commissione, Cristoforo Cosola, per la convocazione, il presidente della Sezione Turismo, Silvio Grassi, e il direttore di CONFAPI Matera, Pasquale Latorre, hanno espresso contrarietà all’ipotesi che i turisti paghino fino a 5 euro in caso di pernottamento negli alberghi.
“In primo luogo – ha dichiarato Latorre – è moralmente odioso far pagare ai turisti un’imposta di scopo, per finanziare servizi pubblici e di offerta turistica che dovrebbero pagare i cittadini, anche in una logica di accoglienza”.
“È comprensibile che, in un periodo di tagli agli enti locali, il Comune decida di usufruire di questa opportunità offerta da una legge del 2011 alle città d’arte e turistiche. Tuttavia, considerato che le strutture ricettive hanno un tasso di occupazione pari a circa il 30%, si tratta di capire di quali numeri stiamo parlando, cioè quanti soldi l’amministrazione comunale pensa di ricavare; in una parola, se il gioco valga la candela”.
“La candela in questo caso – ha precisato il presidente della Sezione Turismo Grassi – è costituita dalla perdita di competitività che le aziende turistiche avranno a seguito dell’introduzione dell’imposta di soggiorno, che finirà per causare un aggravio di costi sui pacchetti turistici e per dare un vantaggio competitivo a territori nostri rivali, come per esempio la Valle d’Itria. Aumentare la pressione fiscale sul sistema turistico locale significa soffocare sul nascere uno dei pochi settori, forse l’unico, attualmente in crescita”.
“Inoltre – ha concluso il direttore di CONFAPI Latorre – trattandosi di un’imposta di scopo, vorremmo sapere che cosa l’amministrazione intenda fare con queste risorse, quali servizi intenda offrire al turista, quali interventi intenda finanziare in materia di turismo. Non abbiamo certezze che il denaro ricavato oggi non sia utilizzato domani per gli scopi più disparati”.
Confapi Matera
Confindustria Basilicata: “Le ragioni del no all’imposta di soggiorno”.
In un documento ufficiale inviato martedì 11 gennaio 2012 al Presidente della Commissione Bilancio del Comune di Matera, Cristoforo Cosola, peraltro già preannunciato nel corso dell’audizione svoltasi il 4 gennaio scorso presso la sede dell’ente, CONFINDUSTRIA Basilicata ha ulteriormente chiarito nel merito le ragioni del proprio dissenso rispetto all’ipotesi di introduzione dell’imposta di soggiorno nel territorio del Comune di Matera.
“Il tema relativo all’imposta di soggiorno – ha detto Pasquale Lorusso, Presidente Vicario di Confindustria Basilicata – ci appassiona in negativo, perché in esso rinveniamo l’ennesima puntata dell’andazzo, in verità tutto italiano, a considerare le imprese – nel caso di specie, quelle della ricettività turistica – una sorta di bancomat da attivare alla bisogna per pareggiare i disavanzi di bilancio.
“La decisione di istituire l’imposta di soggiorno – ha aggiunto il Presidente Vicario degli industriali lucani – costituirebbe un ulteriore, inaccettabile gravame fiscale destinato ad erodere i già ridotti margini di gestione di una vasta categoria di operatori che a Matera, che pure rappresenta insieme al Metapontino, la punta di eccellenza turistica in regione, sono chiamati a confrontarsi con tassi di occupazione delle strutture estremamente bassi, per l’ancora troppo ampia stagionalità della fruizione turistica e le inadeguate politiche di MKT territoriale”.
“È sul piano delle convergenze tra le politiche, le strategie e gli strumenti che l’imposta di soggiorno non regge – ha aggiunto Giovanni Matarazzo, Presidente della Sezione Turismo di Confindustria Basilicata – soprattutto con specifico riguardo alla città di Matera.Se, come pure si sostiene in ogni occasione, a Matera viene riconosciuto il ruolo di “prodotto turistico faro” dell’intera Regione e in tal senso si cominciano a intravedere i primi effetti di una maggiore visibilità sui mercati, occorre pertanto mettere in campo un complesso coordinato di interventi che vada nella direzione di consolidare quanto si sta cercando di costruire. Bisogna lavorare sugli arrivi, certamente, ma ancora più importante è lavorare sulla permanenza e, quindi, sulle presenze. E’ evidente, infatti, che l’imposta di soggiorno comprimerebbe ulteriormente le presenze turistiche, visto che la stessa si applica sui pernottamenti, a vantaggio diretto di territori geograficamente contigui che, a ragione, non intendono avvalersi dell’imposta di soggiorno”.
Il Presidente della Sezione Turismo di Confindustria Basilicata ha quindi esortato l’Amministrazione Comunale Matera a soprassedere dall’attuazione immediata dell’imposta per l’anno 2012, in modo da “valutare, con maggiori elementi di informazione e di analisi a disposizione, i profili di fattibilità in merito all’istituzione dell’imposta eventualmente a partire dall’esercizio finanziario 2013. Ciò consentirebbe, tra l’altro, di inquadrare gli ambiti di eventuale applicabilità dell’imposta nel perimetro più ampio dell’avanzamento programmatico e procedurale attuativo sia del PIOT Matera – Collina, sia del PISUS, delineando con maggior nitidezza lo scenario strategico di Matera anche all’interno del suo percorso di candidatura a capitale europea della cultura nel 2019”
“Confindustria Basilicata – ha concluso Giovanni Matarazzo – intende mettere in campo anche una specifica iniziativa verso l’ ANCI di Basilicata , ferma restante la propria piena disponibilità ad ulteriori momenti di partecipato approfondimento di merito con il Comune di Matera sulla tematica in questione”.
Confindustria Basilicata
Cna Turismo: La tassa di soggiorno non aiuta in questo particolare momento nè l’amministrazione nè tanto meno le imprese del settore.
La posizione espressa da Cna Turismo nel corso dello svogilmento dell’audizione dinanzi alla competente Commissione Consiliare è stata quella di ribadire alcuni punti essenziali che, a parere dell’Associazione devono essere esaminati nel loro nesso causa/effetto prima di procedere con l’istituzione di balzelli di vecchia memoria, tornati oggi d’attualità come la tassa di soggiorno.
Gli ultimi provvedimenti varati dal Governo Berlusconi prima e dal Governo Monti poi, nel loro complesso determineranno un sostanziale aumento della pressione a livello locale sulle Imprese; ecco perchè la Cna ha chiesto di effettuare una valutazione preventiva del peso dei tributi locali, tra i quali spiccano per la loro esosità la TARSU e l’IMU prima di procedere con l’istituzione di una nuova tassa, probabilmente modesta nel suo importo finanziario, ma che rischia di avere effetti depressivi su una domanda, quella turistica, che stenta a riprendersi ed a tornare sui livelli ante 2009.
E’ davvero importante – afferma Pietro Colapietro Presidente di CNA Turismo – avere un quadro conoscitivo complessivo prima di assumere provvedimenti importanti come l’istituzione della Tassa di Soggiorno, come pure occorrerebbe, se davvero, l’Amministrazione è intenzionata a procedere su questa strada, prevedere una maggiore gradualità tra le diverse categorie di strutture ricettive, arrivando a prevedere, nei periodi di bassa stagione, la sospensione della predetta tassa. Da ultimo, ma non meno importante, è la questione dei controlli, della applicazione delle regole vigenti che a tutt’oggi lascia molto a desiderare nella nostra Città: tantissime strutture sembrerebbero operare in quell’area “grigia” con l’unico effetto sicuro di far pagare ancora una volta solo e semplicemente quegli operatori economici che già oggi applicano le regole e rispettano le leggi. Confidiamo nel buon senso dei Componenti la Commissione Turismo ai quali, in ultima istanza, è stato anche chiesto di soprassedere ad oggi da qualsiasi decisione e di spostare l’eventuale introduzione della tassa di soggiorno al 01.01.2013.
Cna Turismo Matera
Consigliere regionale Nicola Benedetto (IDV): Tassa di soggiorno boomerang per turismo a Matera.
“L’istituzione della tassa di soggiorno, di cui si sta discutendo anche a Matera, è una misura che rischia di diventare un boomerang per il settore. Il coro di proteste di associazioni di categoria e operatori del settore, sommati alle perplessità di numerosi amministratori locali di tutto il Paese e di differenti schieramenti politici e partiti, dovrebbe far riflettere sull’opportunità di adottare un simile provvedimento, che, proprio a Matera, sarebbe destinato, tra l’altro, a produrre un gettito assai modesto”. E’ il parere del presidente del Gruppo IdV in Consiglio Regionale Nicola Benedetto sottolineando che “il comparto turistico nel nostro paese risente notevolmente degli effetti della crisi e del drastico calo della domanda e dei consumi nel settore. Credo siano altre le misure idonee a dare respiro a quello che dovrebbe rappresentare un volano per la ripresa economica italiana.
Maggiori risorse e investimenti, agevolazioni o esenzioni nella fiscalità generale, sono queste alcune delle misure fiscali e politiche di cui necessita il turismo, non certo l’introduzione di nuove gabelle, illogiche e anacronistiche. Se davvero si vuole aumentare la competitività del nostro turismo, occorre evitare operazioni che diversifichino, in negativo, l’Italia dal resto d’Europa. Basti pensare, ad esempio, che l’IVA versata dagli utenti dei servizi turistici italiani è al 10%, diversamente da quanto sborsato da quelli spagnoli e francesi che pagano allo stato solo il 4%. Mi auguro che le amministrazioni locali si rivelino più lungimiranti del Governo, tenendo conto che in molti Comuni dove la tassa di soggiorno è in vigore da tempo sono gli stessi amministratori che l’hanno voluta a fare autocritica a distanza di mesi”.
Secondo Benedetto “Matera ha bisogno di più promozione turistica soprattutto se vuole centrare l’obiettivo di capitale europea della cultura 2019. La mia idea propositiva, contenuta in un odg approvato in Consiglio Regionale in occasione della Finanziaria 2012, è di commissionare ad un’apposita Agenzia, attraverso bando pubblico, una campagna della durata brevissima e comunque da realizzare tra febbraio e marzo, con pubblicazioni su giornali e riviste di Paesi esteri, compatibilmente con la posta finanziaria purtroppo limitata. Se Matera e la Basilicata riuscissero ad intercettare solo lo 0,3 per cento dei nuovi turisti in arrivo in Italia dai Paesi dell’area Bric (Brasile, Russia, India e Cina) potremmo contare e tra l’altro in stagioni che non solo quella estiva su almeno 70-80 mila presenze ed arrivi in più. La scelta dei Paesi Bric – aggiunge Benedetto – è guidata dal fatto che anche l’Enit ha promosso una specifica campagna in quanto da quest’area ‘provengono turisti che nel 2010, secondo la Banca d’Italia, hanno speso ben 1.576 milioni di euro, pari al 5,4% della spesa complessiva degli ospiti stranieri. (…) Le economie dei Paesi Bric produrranno da qui al 2015 flussi turistici enormi che trasformeranno la geografia continentale dei viaggi”.
Secondo Benedetto “inoltre si deve puntare a servizi innovativi e alla qualità della vita. Va raccolto il suggerimento di Edward Glaeser, uno dei massimi esperti di economia urbana: i due pilastri del processo di rinnovamento delle città sono i beni culturali e la libera impresa (specie se fa parte della green economy). Sono questi i fattori determinanti che consentono alle città di superare per prime i momenti di crisi dei sistemi economici. Dai dati della ricerca sulla qualità della vita di ‘ItaliaOggi’ emergono, in netta controtendenza con la situazione media italiana, segnali evidenti di aumento del benessere nelle grandi città. I centri urbani si stanno reinventando e proprio da qui potrebbe ripartire la crescita economica, con premesse diverse rispetto a quelle che hanno consentito il boom degli anni 50 e 60: in primo luogo un maggior rispetto dell’ambiente e del capitale umano. Una ‘ricetta’ che – aggiunge il capogruppo di Idv – per la Città di Matera ha un significato maggiore perché è lo strumento per puntare ad una maggiore attrazione di flussi turistici. In proposito, i dati di incremento di presenze ed arrivi nel 2011, anticipati dal direttore dell’Apt Perri, non devono soddisfarci e dunque frenare l’impegno alla promozione e valorizzazione dell’ospitalità turistica”.
Consigliere regionale Nicola Benedetto (IDV)
Adiconsum Cisl – Marina Festa: “No alla tassa di soggiorno”
“La tassa di soggiorno avrà un effetto depressivo sul turismo e danneggerebbe i consumatori”
L’Adiconsum Cisl è contro la tassa di soggiorno nella città di Matera perché non rappresenta il modo migliore per il rilancio del turismo e perché i principali danneggiati sono i consumatori.
“La tassa sul turismo – ha affermato Marina Festa, Segretaria Provinciale dell’Adiconsum, è per noi completamente sbagliata, perché il mercato del turismo e i turisti portano ricchezza al territorio e su questo settore dobbiamo continuare a investire”. In questo contesto di grave crisi finanziaria che è diventata economica, il turismo è per noi sicuramente un settore sul quale occorre continuare a puntare per dare una risposta allo sviluppo del territorio e all’occupazione. Non dobbiamo dimenticare che la Basilicata ha il più alto indice di povertà e di disoccupazione giovanile.A parere dell’Adiconsum Cisl occorre ripensare sull’introduzione della tassa di soggiorno. I turisti che vengono in Basilicata sono già penalizzati dalla mancanza di una ferrovia, di un aeroporto e di strade adeguate e nuove tasse non faranno altro incidere negativamente sul nostro sistema produttivo, sugli albergatori, sui commercianti, sui ristoratori, sui gestori di discoteche e sull’occupazione.
Adiconsum Cisl
Adriano Pedicini, Consigliere comunale PDL su tassa di soggorno: “Insensata iniziativa”
Per anni si è contestato il turismo del mordi e fuggi, oggi con l’introduzione della tassa di soggiorno, lo si vuole promuovere istituzionalmente, il vero vantaggio lo otterranno le competitive strutture ricettive della murgia pugliese. Questa amministrazione sembra non accorgersi delle difficoltà, fa di tutto per deprimere ancor di più l’economia della città, persino quella di un settore, quello turistico alberghiero, rimasto unico baluardo a difesa dell’occupazione, della salvaguardia dei redditi di tanti materani. In commissione bilancio, con una proposta di delibera si vuole fare entrare a pieno titolo nella fiscalità municipale, “la tassa di soggiorno” quella che trova i suoi ambiti di convenienza nelle città d’arte, lì dove il turismo non teme contraccolpi o grandi crisi, città con milioni di turisti l’anno; lì dove si fa selezione turistica. Nella nostra città, nel 2011, sono stati poco più di 100.000 le presenze di coloro che hanno dormito sotto le volte dei nostri alberghi. Numeri in crescita, un trend positivo che si registra da qualche anno in costante incremento di oltre il 10%. La politica cittadina con la manovra che presenta, prevede di incassare poco più di 300.000 €, cifra modesta, di poco conto ma di notevole impatto mentale e morale per chi la subisce: turisti e operatori del settore. In forza della normativa dello scorso anno, che da la facoltà ai comuni di adottare l’imposta, (quindi non vi è alcun obbligo), non si perde tempo a far cassa per coprire le spese folli ed inutili, di stipendi, e capricci, ai quali questa amministrazione non sembra voler rinunciare. Nonostante le associazioni di categoria, ascoltate nella commissione consiliare, abbiano espresso pareri del tutto negativi, dichiarandosi fermamente contrari, a tale imposta sembra non si voglia rinunciare. Il PDL si opporrà tenacemente all’istituzione della tassa di soggiorno nella città di Matera, questa non va nella direzione della crescita turistica. Appare ovvio che nella fase di sviluppo del settore ricettivo, questa tassa giunge inopportuna; sia da considerare moralmente odiosa; depressiva, non solo per gli addetti ai lavori ma ancor di più per l’indotto del settore turistico. Ciò che si toglie a chi soggiorna, (non è poco, si parte da 5 € procapite, per gli alberghi di lusso per giungere ai 2 € per le strutture meno stellate), non verrà speso negli esercizi economici della città. A questo va aggiunta l’attuale visione economica che si delinea verso la recessione, si prevede sicuramente una fisiologica flessione dei flussi turistici in conseguenza di una perdita reddituale. La speranza è affidata, quantomeno, ad un incremento del turismo derivante dall’interno del paese, di chi non si allontana molto dal suo territorio: a costoro verrà rivolta l’imposta. Conoscitori del territorio che non perderebbero molto tempo a scegliere strutture ricettive della più competitiva ed attraente Puglia, per poi fare la solita puntatina materana. Perderemmo quel minimo di competitività oggi conquistato con fatica. Appare ovvio anche, che il turista a tali prelievi fiscali si aspetti veder corrispondere un miglioramento dei servizi, visibili nel breve periodo, diversamente il senso dell’imposta perderebbe la sua giustificazione, diverrebbe la solita ripugnante ed abusata tassa. Ed in proposito, si rifletta sull’immagine della città, alle entrate in Matera, ai servizi che si offrono, all’accoglienza, all’insieme del precario che c’è. Il modello Roma, Firenze, Venezia non ha nulla a che fare con la nostra città, non può essere emulato. Con questa proposta si vuole rappresentare un modello ed un progetto completamente opposto, che disincentiva il turismo che lo allontana, che avrà l’unico effetto di interrompere un ciclo positivo appena abbozzato. Matera la città del “giro e via”, ha iniziato a mutare la sua immagine, chi governa trovi idee e soluzioni, senza replicare modelli che trovano valide logiche altrove; non è questa l’idea, così si vuol fare solo cassa, c’è bisogno di incentivare la permanenza nelle strutture ricettive per più di una notte, non porre le condizioni seppur minime di contrarre il settore. Le politiche di marketing turistico in una città che offre tanto, per il suo territorio, la sua storia, i suoi musei, per il fascino che merita, può trovare la giusta e considerazione; diamo al turista quello che le grandi città tolgono.
Adriano Pedicini Consigliere comunale PDL
L’idea di far pagare un contributo ai turisti che pernottano in città è una “gabella medievale” e sarebbe un atteggiamento autolesionistico per la città in particolare per il comparto turismo .
Il numero delle presenze, in termini di pernottamenti in città, non giustificherebbe l’introduzione di questo balzello in quanto le stesse risorse potrebbero essere reperite semplicemente facendo attenzione al bilancio comunale e magari controllando gli sprechi..
Il turismo in città non presenta caratteristiche, nè in termini di flussi nè tantomeno in termini di servizi offerti, tali da giustificare l’applicazione della tassa, al contrario presenta questioni irrisolte prima fra tutte il fenomeno dell’abusivismo che andrebbe affrontato in maniera netta ed efficace.
Non risulta ben chiaro dalla proposta di deliberazione come l’Amministrazione intenda impiegare gli eventuali introiti.
Il generico riferimento, come recita l’articolo 2 della proposta, a “interventi in materia di turismo ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonchè interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ambientali locali, nonchè dei relativi servizi pubblici locali”, è sintomatico dell’ ennesimo atteggiamento di improvvisazione e scarsa capacità programmatica che al contrario servirebbero in un settore fondamentale come il turismo per la città di Matera, lacuna che purtroppo continua a perpetuarsi negli anni con qualsiasi Amministrazione.
Giovanni Colella, responsabile settore turismo Confesercenti Matera
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Ora basta! se vogliamo crescere come città turistica dobbiamo adeguarci a quelli che sono STANDARD del turismo!fatevi un giro al nord in qualche località turistica…tutto…ma proprio tutto è a pagamento…dai bagni pubblici ad 1€ (non 50c come da noi dove tra l’altro si sono pure lamentati….e chi?? gli anziani che passeggiano per il corso???? passeggiassero sotto le loro case!!!!) alle tasse sul soggiorno, al centro storico…a ogni minima put*****ata trovano modo di fare soldi!!comune datti da fare, prendi esempio!!ADDUCE invece di andare ai compleanni dei centenari(AUGURI) a scroccare i pasticcini vai a lavorare!!! se invece vogliamo che il turista soggiorni qui, spenda poco e se ne vada….be buona fortuna! e poi si lamentano…..
condivido pienamente la tassa di soggiorno, è cc’è sim chiù fess noi materani.
vai a roma e paghi, vai a pisa e paghi ,vai a viareggio e pagh,i che materano si lamenta per il diurno , ebbene: andasse a cagare a casa sua . bisogna far pagare tutto così come loro fanno con noi ,
approfittiamone dai sassi , d’aldronte è l’unica cosa che abbiamo; basta guardare la torre di pisa , che per salirci ci vogliono 15€
Questi non saprebbero prenotare nemmeno un volo on-line e li hanno messi a parlare di turismo…
Che tassa vergognosa. I turisti devono pagare per vedere i Sassi sporchi, puzzolentidi urina, invasi dalle macchine e dall’immondizia, strade sporche, 0 treni, 0 vita notturna e culturale decente? Ambè come no!!! ma per piacere!! by una che ha “vissuto per anni altrove e se ne è resa conto” (per rubare una tua frase)
Ma questi ‘ dirigenti del turismo ‘ vorrei sapere se sono mai usciti da Matera per soggiornare in altre realtà italiane ed europee. Una persona che si occupa di turismo, a livello decisionale, tutto dovrebbe avere, fuorchè la mentalità tipica dell’anziano medio che ha la tagliola in tasca per non prendere il portafogli. Di gente così ne abbiamo fin troppa qua, dobbiamo ricevere anche i turisti morti di fame ?
Far pagare altri 5 euro per pernottare negli alberghi di Matera???!! I nostri alberghi già costano 25-35% di più rispetto agli alberghi pugliesi!! La cosa INTELLIGENTE sarebbe una tariffa di 100 euro per ogni pullman turistico COME SI FA A LECCE E TUTTI I CENTRI TURISTICI D’ITALIA. Così si guadagna almeno 1 euro a testa su quei gruppi di giapponesi che stanno a Matera solo 1 ora…Caro Bergantino (assessore al turismo), e amministratori di Matera, vi voglio bene ma vi mancano le competenze.
ad una TASSA DI SOGGIORNO devono corrispondere SERVIZI PER TURISTI ATTIVI E FUNZIONANTI NEI SASSI…se è così son d’accordo in caso contrario NO!
Sono favorevole ad una tassa di soggiorno (piccola) ed in questo senso si vanno orientando tutte le città turistiche, non vedo perché noi dovremmo fare eccezione. Ma il SINDACO DEVE CHIARAMENTE DICHIARARE L’UTILIZZO, cioè a quale fine migliorativo deve essere speso l’incasso, per quanto limitato possa essere. Non deve finire nel calderone delle entrate comunali tout court, deve essere una tassa di scopo in modo che tutti i cittadini ne constatino il beneficio ricevuto. Condivido pienamente anche l’idea di Giannetti di far pagare una tassa ai pullman che stazionano solo poche ore a MT, portando vantaggi solo alla vicina Puglia che utilizza Matera solamente come una propria conveniente appendice pubblicitaria. Purtroppo su questo fronte devo rammaricarmi ancora una volta come l’APT di Basilicata tutta potenzacentrica nella sede e nei componenti, ignori tanti argomenti di questa città, pur costituendo Matera il vero richiamo turistico di questa regione.
concordo pienamente su cio ke avete scritto! kissa perche i turisti si lamnetano solo qui quando vengono? eppure non si paga nulla!ma purtroppo i discorsi sono sempre gli stessi! qui di turismo non si capisce ancora la parola cosa vuol dire! si parla solo in campagna elettorale! bastasse che si faceva pagare 5 euro ad ingresso nei sassi quanti posti di lavoro si creerebbero! far pagare i camperisti ma pero dare tutto il necessario pure la visita al belvedere ! con uno spettacolo del genre altro che san giovanni rotondo altro che mobile imbottito! IL PROBLEMA CHE QUI GLI UNICI IMBOTTITI D SOLDI SONO I NOSTRI POLITICI…..ODDIO POLITICI SE VOGLIAMO KIAMARLI! I KOMMENTI DEI TURISTI CHE MI DICEVANO SPESSO A ME ERA…… AVETE UNA FERRARI MA VI MANCA IL PILOTA!!!!!!!!! VALLLAIKK N PILOT!!!
E’ un’assurdità mettere la tassa di soggiorno per visitare Matera. Con i tempi che stiamo attraversando i turisti che vengono nella nostra Città gli dobbiano accoglierli senza tirar troppo la corda. Pertanto, sarebbe una follia andarli ancora a tartassarli. Per Matera sarebbe una immagine negativa che si ripercuoterebbe ad incentivare il turismo nella nostra bella Città.
Pasquale
eliminate questa voce tassa di soggiorno che mi sembra un qualcosa in piu che il turista deve pagare ,poi questa e’ l’ennesima prova che i nostri amministratori devono cambiare mestiere perche’ aprire una discussione del genere e’ inutile.detto questo secondo me se le cose vengono fatte bene il turista deve pagare tutti quei servizi che lo stesso ne fara’ uso punto e basta.A un’altra cosa se gli amministratori non sono capaci a fare le cose fatte bene allora mi chiamassero che faccio tutto io e intendiamoci e’ tutto gratis ,e’ logico che loro continueranno a percepire il loro stipendio.
sono stata a firenze il mese scorso….e ho pagato una tassa di 4 euro a persona….i bimbi al di sotto dei 12 anni nn pagano, inoltre nn pagano coloro che assistono un familiare ammalato presso un ospedale della città….io nn ero per turismo ma per visita specialistica ma niente ho dovuto pagare 4 EURO (per due)…e sinceramente visitandola in un momento successivo ho trovato una città sporca….nn accogliente dal p.d.v. turistico…parcheggio coperto costo 3 euro la prima ora e frazione…..e mi son detta nn vedo perchè a mt nn si deve pagare la tassa…..è una città pulita, nn presenta numerosi gruppi di etnie diverse….nn si assiste ad episodi rissosi….il turista può circolare liberamente senza mantenersi la borsa o mantenere i propri figli….per le bellezze storiche -artistiche nn ci sono parole….dunque SI al pagamento della tassa di soggiorno…..p.s. per chi pensa che matera nn offra nulla, e che i prezzi sono esorbitanti consiglio vivamente di USCIRE DI CASA E RENDERSENE CONTO……..
Matera è una città sporca al pari di Firenze, che è comunque una città più grande e che “subisce” vere invasioni di turisti. La nostra città non offre niente di che al turista. I sassi sno malgestiti, sporchi e invasi da erbacce e cantieri abbandonati (chiedere il parere di turisti stranieri per avere conferma). è vero che il tirista può girare liberamente, ma poi deve fare attenzione dove mette i piedi, data la sporcizia delle strade e l’inciviltà di alcuni automobilisti. Il gioco non vale la candela. Perchè pagare una tassa se poi ho idnietro un servizio scadente? I sassi non bastano a proclamarsi città tusristica, perchè vanno mantenuti, curati, fatti vivere non solo a Natale con eventi che vengono organizzati in alemno 400 comuni del Sud (presepe vivente), ma tutto l’anno, coinvolgendo la città. Ma se chi ci amministra non è in grado neppure di creare un servizio dignitoso per i camperisti……. Ho vissuto per 8 anni in Toscana e dico queste cose perchè ho visto come li viene gestita la cosa pubblica, e ciò permette di offire ai turisti dei veri gioielli da visitare. Se poi ritieni che la presenza di etnie diverse impoverisca una città anzichè arricchirla, bhe, allora teniamoci i 4 truzzi che imperversano a Matera……….
MATERA NON PRESENTA “NUMEROSI GRUPPI DI ETNIE DIVERSE” ?
E questa sarebbe una discriminante a favore di Matera ?
Cioe’ se incontri un “NEGRO” per strada a Matera pensi che sia una cosa degradante per la citta’ ?
Matera probabilmente non ha numerosi gruppi di etnie diverse come in altre citta’, ma il livello culturale di alcuni (molti) cittadini e’ veramente e scandalosamente basso.
Ignoranti, ciucci e presuntuosi
Come la paghiamo l’utilissima Metropolitana?
d’accordo con i commenti favorevoli alla tassa, per i motivi da loro già sottolineati.
Una tassa assolutamente ingiustificata in una città carente in serivizi ed organizzazione complessiva… perchè mai unoi dovrebbe sobbarcarsi un sovrapprezzo per sorbirsi dei disservizi??? quando inizieranno a ragionare da città turistica organizzata, forse la si potrà valutare
Completamente d’accordo con Letizia!!
se gli amministratori locali vivessero veramente nella realtà o ascoltassero le continue segnalazioni dei cittadini, non direbbero nè farebbero questa ed altre idiozie, senza prima la cura, la manutenzione e la valorizzazione autentica del patrimonio. Fieri di non aver votato per nessuno di questi cialtroni che occupano la giunta comunale… è evidente che a loro piace vivere di vuota retorica e continuare a cavalcare le becere logiche dei compromessi e dei squallidi giochini delle lobby di partito. Ma la resa dei conti vi aspetta!!!!
MaterAzione – Gruppo (spontaneo) di Azione Civica per Matera
materazione@tiscali.it
Io applicherei la tassa di soggiorno, 1,50 non ti fa scappare il turista che ha preso un volo oppure ha pagato l’autostrada e la benzina se arriva in auto.
Però farei anche altro, faccio solo un esempio:
– per chi dorme in alberghi, bb autorizzati a matera per minimo 2 notti ,
possibilità di acquisto ad euro 15 di una Sassi Card che includa: tassa di soggiorno già pagata; ingresso ad un museo o chiesa rupestre; utilizzo gratuito dei mezzi trasporto pubblici per tutto il soggiorno; sconti del 25% su visite guidate e ristoranti o altre manifestazioni di volta in volta stabilite.
Le proposte devono essere articolate, circostanziate e devono rientrare in una programmazione sul turismo che la città deve fare. Basta alle iniziative spot , a macchia di leopardo senza direzione chiara.
Ma su questo le associazioni di categoria, da quelle sul commercio a quelle sul turismo, sono responsabili perchè evidentemente non riescono a mettersi insieme su un progetto concreto.
Sembra che ci si limiti solo a giudicare quello che accade senza mai mettere in campo azioni fattive.
E così, chi può fa. E gli altri stanno a guardare.
p.s.
mi firmo con nome e cognome invitando anche gli altri a farlo se veramente si vuole fare una discussione reale sulla questione, che ritengo importante. Discussione che andrebbe portata nella città con incontri pubblici e confronti produttivi su idee concrete.