Da quando i giochi d’azzardo si sono così ampiamente diffusi, merito soprattutto dell’approdo nel mondo virtuale, è cresciuto proporzionalmente anche il numero degli scommettitori. Non solo i classici giochi del Gratta & Vinci, del Lotto o delle sale scommesse, dunque, ma sono moltissime le offerte di gioco disponibili nei casinò online.
Più si fanno scommesse, tra l’altro, più si arricchiscono le tasche dello Stato, che ha una bella percentuale di guadagno grazie alle tasse che vengono applicate sulle vincite. Ma, prima di spiegare bene il rapporto tra tasse e vincite, è importante fare una precisazione.
In Italia, l’organo che ha la competenza di rilasciare la licenza di esercizio alle piattaforme di scommesse digitali e ai casinò online in cui poter iscriversi per giocare in sicurezza, è l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM, ex AAMS). Pertanto, il gioco d’azzardo è possibile praticarlo solamente nei siti web autorizzati dall’ADM, nei quali poter scommettere senza correre rischi legati alle truffe online, alla violazione della privacy (i siti certificati ADM rispettano norme ferree per il trattamento dei dati personali dei giocatori, mentre i portali illegali vendono i dati personali degli utenti), alla scarsa trasparenza di informazioni, alle multe per via dell’utilizzo di portali irregolari di scommesse sportive.
Ne consegue che lo Stato italiano ha il monopolio sul gioco, sulle scommesse e sulle vincite, alle quali viene applicata una tassazione precisa che varia in base all’importo vinto.
Tassazione e vincite online:la normativa fiscale
Innanzitutto bisogna specificare che la percentuale di tasse da pagare per una vincita online dipende dal tipo di gioco d’azzardo e dal valore della vincita. Ad esempio, sui giochi monopolio dello Stato viene applicato il prelievo progressivo, perché la tassazione varia in base all’importo ricevuto: in pratica, più alta è la vincita, più alta sarà la tassazione. Nel Gratta e Vinci, invece, la tassa applicata è del 12% della somma vinta e solo sulle vincite superi ai 500€, mentre nel gioco del lotto la tassazione è dell’8% anche per vincite superiori ai 500€.
Per quanto riguarda i giochi online e offline, invece, non viene applicata una tassazione a posteriori, ma vengono già tassati dal principio, ancor prima di pagare la vincita. Non occorre, dunque, denunciare una vincita al poker online o ad una scommessa sportiva in fase di dichiarazione dei redditi, perché non occorrerà pagare ulteriori tasse su quella vincita né si sta evadendo il fisco se non la si comunica. Un escamotage dello Stato per evitare che le tasse vengano evase.
Lo stesso discorso non vale, invece, per le vincite provenienti dai giochi sui casinò online stranieri che seguono normative fiscali differenti da quelle italiane.
Conti alla mano, dunque, se un giocatore ha la fortuna di portare a casa una vincita, le percentuali di aliquote che gli verranno applicate – ossia la percentuale di denaro che gli verrà detratto – sono così scaglionate:
- il 15% su vincite tra 500 e 1.000€;
- il 18% su vincite tra 1.000 e 10.000€;
- il 21% su vincite tra 10.000 e 50.000€;
- il 23% su vincite tra 50.000 e 10 milioni di euro;
- il 25% su vincite superiori ai 10 milioni.
Le vincite fino a 500€, invece, sono tax-free, cioè non verrà detratto nulla.
Per quanto riguarda le vincite conseguite sui casinò online, invece, le percentuali che vengono applicate sono maggiori: si tocca il 20% su una vincita di 2.000€. Per la videolottery, il prelievo per la tassazione è del 6,75%, mentre per le slot machines è del 19,75%. Queste percentuali vengono stabilite dall’ADM e conteggiate in base al PREU, il prelievo erariale unico.
Vincita online? Conserva le ricevute
Se, da un lato, non si corre alcun rischio fiscale nel non denunciare una vincita nella dichiarazione dei redditi, dall’altro lato potrebbe capitare che l’Agenzia delle Entrate si metta in contatto con il giocatore perché nutre qualche sospetto in merito agli acquisti più consistenti che di certo un vincitore farebbe. Chi vince molto denaro, molto probabilmente farà acquisti più esosi del normale, spendendo cifre che superano il reddito dichiarato dalla persona, dunque l’Agenzia delle Entrate potrebbe voler chiedere conto e ragione su queste uscite dall’alto valore economico. Si tratta di un regolare controllo statale per chiarire la natura di questi acquisti, una procedura necessaria per contrastare l’evasione fiscale.
Per evitare il rischio di trovarsi a dover gestire una rogna fiscale, magari con tanto di sanzione salata, è sufficiente conservare le ricevute delle vincite al gioco online per essere pronti a giustificare allo Stato le uscite di denaro “sospette”.