Fausto De Mare, presidente Confcommercio Potenza
“Se ci fosse ulteriore bisogno di conferme anche i dati Istat sulla natimortalità delle imprese diffusi ieri segnano, in un anno, in Basilicata un turnover tra nuove imprese e imprese cancellate dagli Albi delle Cciaa di Potenza e di Matera tra i più alti in Italia, con un tasso di mortalità del 7,7%. Dati che si aggiungono a quelli di Infocamere più aggiornati: al secondo trimestre 2014 sono 752 le pmi lucane (516 della provincia d Potenza) che hanno chiuso. E sempre l’Istat certifica che la crescita economica è ancora sotto zero. Per questo la ricetta di Confcommercio (che ritiene il 2014 «ancora un anno di transizione»), non cambia: per tornare a crescere e fare finalmente il 2015 l’anno della ripartenza, non ci sono scorciatoie. E’ urgente abbattere la pressione fiscale – ormai da record mondiale – utilizzando le risorse derivanti dal taglio della spesa pubblica improduttiva, che va incrementato anche a livello regionale, e dal contrasto all’evasione fiscale. Ed ha ragione il nostro presidente nazionale Sangalli: l’effetto bonus è quasi nullo al momento che, secondo l’indicatore dei consumi rilevato dal nostro Centro Studi, a giugno (con il conteggio da maggio dei famosi 80 euro in busta paga) l’incremento è appena un +0,1% sul mese precedente, a fronte di un +0,4% sull’anno.
Troppo poco rispetto alle attese. Dunque anche se ha mosso qualcosa il bonus di 80 euro, secondo una strategia giusta ma realizzata male anche per l’esclusione penalizzante delle “partite iva”, non è riuscito a provocare uno shock sui consumi e a stabilizzare la fiducia sconfiggendo l’incertezza. Il nostro compito di difendere a denti stretti le microimprese lucane, che proprio quando ne hanno più bisogno rischiano di dover fare a meno del sostegno delle Camere di Commercio, è pertanto ancora più impegnativo ma necessario. La crescita deve essere la priorità nell’agenda di governo come di quella della Regione perché solo così eviteremo il rischio di una manovra correttiva, avremo le risorse per tagliare le tasse su famiglie e imprese e fare del 2015 l’anno di una ripresa robusta e duratura”.