Summa (Cgil), Calamita (Fiom Cgil): “Serve un impegno concreto affinché vengano garantite le commesse per tutte le aziende della componentistica e venga garantita la tenuta occupazionale di tutti i circa 10mila lavoratori”. Di seguito la nota integrale.
Si è tenuto oggi in Regione Basilicata un incontro nell’ambito del tavolo permanente dell’automotive per definire percorsi che possano dare risposte concrete all’area industriale di Melfi all’interno del piano di transizione verso l’elettrico, partendo dalle garanzie occupazionali e salariali.
“Al tavolo – affermano il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, e la segretaria regionale Fiom Cgil Basilicata, Giorgia Calamita – abbiamo ribadito la necessità di un impegno concreto nel rapporto con Stellantis affinché vengano garantite le commesse e capacità produttiva per tutte le aziende della componentistica e affinché ci sia la tenuta occupazionale di tutti i circa 10mila lavoratori. Al tavolo abbiamo inoltre sottolineato la necessità di coinvolgere anche il governo nazionale, a partire dall’incontro del prossimo 20 luglio con il ministero del Lavoro sugli ammortizzatori sociali per i lavoratori Stellantis, che dovrà essere l’occasione per sostenere le istanze sollevate al tavolo regionale dell’automotive con un impegno di ciascun attore coinvolto, ognuno per il ruolo che ricopre, affinché si possano dare risposte concrete al territorio.
Summa e Calamita fanno sapere che “è stato avviato un percorso per istituire l’area di crisi complessa per quanto riguarda tutti i lavoratori dell’area industriale di Melfi, compresi i settore della componentistica e della logistica, affinché siano garantiti a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici ammortizzatori sociali e piani formativi per la riqualificazione delle competenze nell’ambito della transizione ecologica e digitale.
Il tavolo di oggi in Regione rappresenta un primo passo importante per mettere in atto tutte le politiche industriali necessarie a rendere più competitivo il settore dell’indotto attraverso una chiara direzione che, oltre a quella del settore dell’auto, debba essere rivolta a una diversificazione delle attività per salvaguardare i livelli occupazionali. Come Cgil riteniamo necessario un piano di assemblee con tutti i lavoratori e tutte le lavatrici, affinché ci sia una partecipazione attiva che incida sulle scelte istituzionali e industriali”.