Il presidente Michele Emiliano l’assessore allo Sviluppo economico Cosimo Borraccino hanno partecipato ieri, in videoconferenza, alla riunione del Tavolo CIS Contratto istituzionale di sviluppo per l’area di Taranto, con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla programmazione economica, Mario Turco, il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, i rappresentanti degli altri ministeri coinvolti nel Contratto istituzionale, Invitalia, il commissario di Governo alla bonifica di Taranto e gli enti locali. Un tavolo per fare il punto sui progetti in corso per ripensare Taranto con uno sviluppo meno dipendente dalla siderurgia.
“Taranto una cosa non può sopportare più – ha detto Michele Emiliano – il fatto di non chiudere le vicende rimaste aperte. Taranto vuole vedere che le cose partono, hanno un inizio e una conclusione. Se riusciremo a dare loro questa soddisfazione vedrete che l’antica città spartana collaborerà alla ripresa economica dell’Italia. Perché Taranto, in forze, è una città fondamentale per la ripresa economica del Paese”.
“La Regione Puglia e non solo la mia Amministrazione – ha aggiunto il presidente Emiliano – ha investito molte energie su questo tavolo. Ha messo a disposizione nel tempo 850 milioni di euro, in parte già spesi. Si dovrebbe arrivare a occhio al miliardo e 300mila euro. Abbiamo un ruolo molto rilevante, lo stiamo svolgendo con tutta l’umiltà possibile, cercando di creare meno problemi, senza mettere al centro egoismi o voglia di apparire. Abbiamo accettato un fortissimo ridimensionamento del ruolo della Regione nella composizione del CIS negli anni perché evidentemente si è ritenuto che la presenza regionale fosse eccessiva, ma anche questo per noi non è un problema. Stiamo cercando soprattutto di fare in modo che il CIS si coordini con tutte le questioni più importanti che riguardano l’area metropolitana di Taranto e quindi ci siamo messi a disposizione del sindaco di Taranto, che in questo momento costituisce il riferimento fondamentale di una comunità, ma anche di tutti gli altri sindaci e del Presidente della Provincia per attuare una visione di area vasta. Perché è evidente che Taranto può realizzare la sua funzione di seconda città più importante della Puglia, non solo dal punto di vista del numero di abitanti. Dal punto di vista anche solo infrastrutturale, Taranto ha un insieme formidabile che non ha pari, direi, in quasi nessuna città italiana: connessione ferroviaria, autostradale, aeroporto cargo con la pista più lunga che esista in Italia e il porto che ha delle caratteristiche che, se liberato dal carbone dell’Ilva, che occupa tre moli su cinque, potrebbe trasformare Taranto nel retroporto dell’Italia, non solo del Mezzogiorno.
Il suo posizionamento geografico è di fondamentale importanza. La Regione Puglia si è prodigata per trovare società idonee alla gestione del porto, stiamo dando tutto il supporto al ministro Paola De Micheli per quanto riguarda il suo potenziamento. Quando il sindaco ci ha chiesto di dare una mano per convincere l’università di Bari ad investire nella Facoltà di Medicina ci siamo messi a disposizione. Assieme al dott. Arcuri, che oggi vedo e saluto in altra veste, stiamo realizzando uno dei più importanti ospedali della Puglia. Si è distinto nella lotta al Covid pur essendo un ospedale no Covid il Santissima Annunziata che ha avuto un compito straordinario che ha gestito con enorme attenzione. E l’università di Bari, assieme al Santissima Annunziata, conferirà alla nuova struttura ospedaliera il patrimonio che diventerà punto di riferimento di tutta l’area, non solo della Puglia.
Noi ci auguriamo che i Giochi del Mediterraneo ai quali stiamo lavorando tutti insieme, possano essere quel momento di piccola o grande soddisfazione della città che la ricollochi nella sua originaria posizione nel Mediterraneo.
Taranto può essere la città strategicamente più importante dell’Unione europea nell’area sud-est del Mediterraneo”.
L’assessore Borraccino comunica che sono stati pianificati i nuovi progetti che verranno finanziati nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo per Taranto finalizzato a risolvere le criticità socio-economiche, ambientali, e di riqualificazione urbana della città e dell’area di Taranto.
I principali sono:
-la manutenzione del Ponte Girevole, per un importo di 1,9 milioni di euro;
-l’allestimento, in un’ala del Castello Aragonese di un Polo bibliotecario, per una spesa di 6,9 milioni di euro;
-l’acquisto della ex sede della Banca d’Italia quale sede del Corso Universitario di Medicina, per un importo di 15 milioni di euro;
-50 milioni di euro verranno destinati alla bonifica dell’area dell’ex Yard Belleli, all’interno dell’area SIN di Taranto, che vedrà subito bonificata la prima area di 15 ettari e successivamente verranno completati i lavori di bonifica ai restanti 23 ettari. Queste aree risanate potranno essere utilizzate per insediamenti per la cantieristica navale, visti gli interessi anche dei privati (vedi Gruppo Ferretti) dove si ipotizza possano essere investiti 85 milioni di euro da parte del gruppo leader della cantieristica, con ricadute occupazionali di circa 200 unità lavorative annue;
-altra novità: due laboratori scientifici all’interno dell’area portuale di Taranto, di cui uno per le analisi merceologiche e l’altro per la certificazione agroalimentare, per un importo complessivo di 6,6 milioni di euro;
-un Centro di ricerca alimentare e un Centro di medicina preventiva, che saranno gestiti da CNR INAIL e MIUR, verranno realizzati con 2,1 milioni di euro;
-12 milioni di euro verranno utilizzati per lavori alla Banchina Torpediniere del Mar Piccolo per l’attracco di yacht e navi da crociera, con un accordo tra Marina Militare, che cederà questa area, e l’Autorità di Sistema Portuale di Taranto;
-infine un’area dell’ex Arsenale della Marina Militare di Taranto, prospiciente il Mar Piccolo, diventerà la sede della Acquario di Taranto e di un Centro di Ricerca.
“Queste sono le nuove opere – spiega Borraccino – che saranno finanziate con il CIS, frutto della piena collaborazione tra istituzioni: Comuni dell’area di crisi (Taranto, Statte, Montemesola, Crispiano, Massafra), Provincia di Taranto, Ministeri compatenti, Camera di Commercio e della Regione Puglia che, col Presidente Emiliano in primis, ha sempre profuso massimo impegno per la città jonica. Andiamo avanti, compatti, per il bene di Taranto”.