Tavolo Permanente per il rilancio e lo sviluppo della Valbasento composto da Provincia di Matera, Comuni di Matera, Ferrandina, Pisticci, Pomarico, Miglionico, Grottole, Grassano, Salandra, Garaguso, Claciano, Tricarico, Cgil, Cisl, Uil di Matera, Confindustria, Confapi, CNA, Alleanze Cooperative, Confartigianato ha inviato una lettera aperta all’assessore regionale alle attività produttive della Regione Basilicata, Franco Cupparo e al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi per chiedere un incontro in cui affrontare in maniera organica il rilancio della Valbasento. Di seguito la nota integrale.
Il Tavolo Permanente “rilancio e sviluppo della Valbasento”, costituito dalla Provincia di Matera, dai Comuni di Matera, Ferrandina, Pisticci, Pomarico, Miglionico, Grottole, Grassano, Salandra, Garaguso, dalle Organizzazioni sindacali confederali (Cgil, Cisl, Uil di Matera) dalle Associazioni datoriali e di categoria (Confindustria, Confapi, CNA, Alleanza delle Cooperative, Confartigianato), in riferimento al comunicato da Lei pubblicato su BasilicataNotizie.net dal titolo: “Val Basento e Zes, Cupparo: ecco cosa abbiamo già fatto e intendiamo fare” pubblicato in risposta a quanto emerso dall’incontro pubblico del 6 ottobre 2021 dal titolo “rilancio e sviluppo della Valbasento – Zona Economica Speciale Jonica – Basilicata tenutosi presso la Sala Consigliare dell’Amministrazione provinciale, ritiene che Lei opportunamente avrebbe dovuto:
1. prendere atto e rispettare che, in merito alla Val Basento, le posizioni espresse durante il suddetto incontro pubblico sono state presentate e sottoscritte da tutti i componenti il Tavolo permanente e non come Lei, volutamente e distrattamente ha voluto addebitare esclusivamente ad alcune sigle aderenti;
2. considerare che Lei, in merito alle problematiche specifiche della Val Basento, seppur richiesto, non ha mai ritenuto attivare un confronto adeguato e specifico per cui quello che “…. ha disposto e sta disponendo la Regione in termini di risorse finanziarie, di provvedimenti ed atti sulla Val Basento e sulla Zes Jonica e che intendo presentare agli imprenditori della Val Basento e del Materano in un prossimo futuro” rimane di Sua esclusiva elaborazione e conoscenza;
3. tener in debita considerazione che:
● l’incontro pubblico è stato organizzato proprio per la necessità di conoscere lo stato dell’arte delle problematiche irrisolte relative alla bonifica e alle infrastrutturali, oltre che alle azioni fondamentali per rilanciare una Zona industriale dove studi di enti accreditati hanno ritenuto avere tutte le caratteristiche per allocare la piattaforma logistica retroportuale e intermodale della zona economica speciale jonica e di Basilicata;
● il Tavolo Permanente ha regolarmente e opportunamente invitato il Presidente della Giunta Regionale al suddetto incontro, il quale ha ritenuto delegare il Consigliere regionale – Enzo Acito che ha riportato tutte le informazioni e le posizioni in suo possesso e si è impegnato a trasferire quanto emerso dal suddetto incontro pubblico;
● una Sua partecipazione diretta come formale Assessore alle attività produttive, avrebbe certamente contribuito ad affrontare compiutamente le problematiche poste da tutti i componenti istituzionali, datoriali e sindacali aderenti il Tavolo permanente.
Inoltre, ancora una volta si coglie l’occasione per ribadire che affrontare il rilancio della Val Basento significa avere un programma organico e condiviso tenendo in debita considerazione che:
● costituisce una delle storiche aree industriali della Basilicata in cui ancora oggi insistono insediamenti produttivi d’eccellenza nei settori della chimica, farmaceutica, meccanica, servizi e agroalimentare;
● ha conosciuto nel corso degli ultimi decenni un significativo ridimensionamento della base produttiva, atteso che sono attualmente operanti oltre 40 imprese piccole, medie e grandi, per un totale di circa 1500 dipendenti;
● rientra tra le aree SIN e che tale situazione, ancora vigente, rappresenta un elemento di penalizzazione rispetto a qualunque iniziativa finalizzata al suo rilancio e sviluppo;
● dispone a tutt’oggi di asset consistenti, avuto riguardo sia ai livelli di infrastrutturazione, certamente da potenziare, sia per l’offerta di servizi in ambito energetico e ambientale;
● anche per la sua posizione e le tipologie di specializzazione produttive presenti, essa può e deve rappresentare un volano per il processo di ripartenza dell’intera economia della Basilicata;
● rientra, insieme ad altre aree produttive della Regione Basilicata, nel perimetro territoriale della Zona Economica Speciale Jonica (ZES).
Pertanto, l’elencazione di interventi e finanziamenti, in assenza di una visione politica e progettuale della Val Basento rischia di risultare la ripetizione di interventi parcellari già visti in passato che non producono gli effetti richiesti per creare le condizioni favorevoli per richiamare investimenti aziendali importanti.
In tal senso, senza una programmazione organica e condivisa ed un’accelerazione operativa e concreta delle azioni in primis regionali e poi ministeriali, lo stanziamento di 14 milioni di euro utilizzabili attraverso Avvisi Pubblici finalizzati alla determinazione, la promozione e la realizzazione di Piani di Sviluppo industriali per aumentare il livello di competitività delle imprese già insidiate, la candidatura della Zona Franca Doganale, la Zona Economica Speciale, ecc. potrebbero risultare inefficaci.
Del resto misconosciute risultano anche le motivazioni e i fondamenti che hanno indotto Lei ed il Governo regionale a candidare sul PNRR alcune Aree rientranti nella Zes Jonica Basilicata (Tito, Jesce, La Martella Matera, Melfi) e soprattutto se la ripartizione di suddetti fondi risponde ad una idea e a degli obiettivi, oppure siamo nuovamente di fronte ad una pura e semplice ripartizione già vista in passato.
Per questo, il tavolo permanente per il rilancio e lo sviluppo della val basento, in attesa di una risposta da parte sua e del presidente alla richiesta di attivare un confronto reale, di merito e specifico, ripropone alla sua attenzione il documento sottoscritto dai rappresentanti istituzionali, datoriali, di categoria e sindacali e si augura, finalmente, la riattivazione di un confronto sereno ma vero sulle scelte di politica industriale che dovranno riguardare un’area sottovalutata se non proprio dimenticata da troppi anni.