Lunedi 9 maggio 2022 alle ore 16.00 nella Sala Giunta della Regione Basilicata sarà presentato il Tavolo regionale di contrasto al caporalato, che si inserisce nel quadro di partecipazione della Regione Basilicata – in partenariato con le altre quattro Regioni del Sud Italia (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), Ispettorato Nazionale del Lavoro, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e Nova consorzio nazionale – al programma Su.Pr.Eme. Italia (Sud protagonista nel superamento delle emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle cinque regioni meno sviluppate), finanziato dai fondi AMIF – Emergency Funds della Commissione Europea – DG Migration and Home Affairs, il cui partenariato è guidato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione generale Immigrazione.
L’istituzione del Tavolo regionale ha una valenza strategica e di concreta attuazione dei programmi di prevenzione e contrasto alle forme di sfruttamento dei lavoratori migranti occupati non solo nel settore agroalimentare; operando non più soltanto sui fenomeni emergenziali, mette in rete chi, a vario titolo e nel rispetto dei diversi ruoli, opera attraverso la conoscenza dei territori e delle loro specifiche problematiche.
”Con la costituzione del tavolo regionale di contrasto al caporalato la Basilicata fa un passo in avanti nel contrasto dello sfruttamento lavorativo”. Lo afferma il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi.
”Ci sono processi sociali- continua Bardi- che non è semplice monitorare. Per questo motivo è importante costituire una sinergia tra tutte le forze sociali che conoscono i territori e le loro problematiche. Grazie a questo coordinamento potremo mettere in campo migliori e più mirate politiche di prevenzione e di contrasto allo sfruttamento dei lavoratori migranti, a partire dal settore agroalimentare.
Affrontare questo tema con gli strumenti e le conoscenze necessarie è un dovere istituzionale al quale siamo tutti chiamati per rendere la Basilicata una regione più accogliente.
Da oggi sarà possibile, dunque, creare un vero e proprio osservatorio permanente per facilitare le politiche legate all’immigrazione, per programmare una formazione dedicata ai lavoratori immigrati e per fornire costantemente l’accompagnamento in materia di servizi socio-sanitari, di trasporto e di mediazione abitativa.