Nel corso della riunione sul turismo, convocata nei giorni scorsi dal Comune di Matera in preparazione della conferenza programmatica per il Piano Turistico Regionale, Confapi ha presentato alcune proposte finalizzate a dare centralità alla città dei Sassi in vista dell’evento Matera 2019 per uno sviluppo turistico organico.
Tre i punti principali del documento, cui si aggiungono anche altre riflessioni: Area fieristica permanente, Info point, Mobilità. “Una città che aspira ad assurgere a un livello internazionale – scrive Confapi Matera – deve dotarsi di un’area fieristica permanente per soddisfare la domanda di internazionalizzazione che proviene dal sistema imprenditoriale locale. È opinione largamente condivisa, infatti, che non sia ulteriormente tollerabile svolgere la manifestazione “Matera è Fiera” in uno spazio angusto e soprattutto inadeguato per l’evento, quale è piazza della Visitazione, peraltro area di parcheggio dei pullman turistici. Tale area fieristica permanente fungerà da location non solo per “Matera è Fiera” ma per un circuito virtuoso di eventi fieristici che la nostra città è potenzialmente in grado di innescare, forte dell’appeal di Matera 2019”.
“Matera – prosegue il documento consegnato al Comune – ha bisogno di un numero maggiore di info point con personale qualificato. Tali punti di informazione, oltre a fornire il servizio richiesto, rappresentano anche un biglietto di presentazione della città. Finora la gestione è avvenuta per mezzo di una convenzione tra il Comune e l’APT, che ne ha stabilito anche il numero. Nel rinnovo della convenzione, pertanto, occorre ampliare tale numero, eventualmente inserendo i punti di informazione in un circuito di città legate l’una all’altra dal filo rosso della strategia turistica regionale, rappresentata per esempio dalle cosiddette 4M, cioè le città di Matera, Metaponto, Melfi, Maratea.
Ma le principali note dolenti riguardano la mobilità. “<La Basilicata è bella ma è difficile raggiungerla>”: questo è il leit motiv che ricorre nelle interviste, indagini di customer satisfaction, sondaggi e raccolte di opinioni dei turisti. Il principale problema del turismo lucano, dunque, è quello dei collegamenti e della difficoltà di raggiungere la Basilicata, quindi Matera. È opportuno, pertanto, proporre alla Regione di sottoscrivere una convenzione con Trenitalia per quanto riguarda il trasporto di persone su rotaia, o con Aeroporti di Puglia per le compagnie aeree low cost, per quel che concerne l’aeroporto di Bari-Palese, volta a concedere condizioni di favore ai gruppi organizzati di turisti diretti nella nostra regione”.
“Una seria programmazione turistica regionale, inoltre, non può prescindere dalla valorizzazione dell’aeroporto “Mattei” di Pisticci Scalo, sui cui la Regione Basilicata non investe a sufficienza, perdendo un’opportunità vantaggiosa per l’intera collettività. Matera sarebbe la prima a beneficiare di un sistema aeroportuale minore, cioè per voli da 50-80 posti, e con 30 minuti di percorrenza in pullman per raggiungere la città. In questo modo Matera, grazie allo scalo pisticcese, diventerebbe centrale anche rispetto alle aree della regione che sono dall’altra parte rispetto a Bari, cioè il Metapontino, la Val d’Agri e il Vulture. Matera, dunque, al centro dell’attenzione e capofila di un circuito turistico che tenga insieme anche le altre aree della regione, in sinergia e non in competitività. Ma soprattutto l’evento Matera 2019 potrebbe diventare trainante del turismo anche dell’Alta Calabria e di tutti quei visitatori europei e italiani che per vari motivi non transitano da Napoli o da Bari. L’aeroporto “Mattei”, infatti, può offrire, agli stessi costi degli altri aeroporti, un servizio di accoglienza dedicata, business class, che promuoverebbe sia le aziende che i prodotti locali. Il tutto con il coordinamento della città di Matera. Da non sottovalutare, infine, che a Pisticci Scalo non c’è solo l’aeroporto ma c’è anche una compagnia aerea già esistente, che può destinare voli esclusivamente per promuovere attività legate a Matera 2019”.
Le altre riflessioni che concludono il documento di proposte di Confapi Matera riguardano innanzitutto la formazione degli operatori turistici, per elevare la qualità dell’offerta turistica regionale aumentandone la competitività nei confronti di aree del Paese storicamente vocate al turismo e con tradizioni consolidate nell’industria dell’ospitalità, cui si potrebbe aggiungere un’offerta formativa post lauream, potenziando il polo universitario materano, per favorire le possibilità di impiego nel settore turistico-culturale; infatti, la stretta relazione fra mondo delle imprese e università è fondamentale.
Seguono la promo-commercializzazione della città e della regione, il loro posizionamento sul web e sui social network, la specializzazione verso il turismo di nicchia, la politica degli attrattori turistici. In proposito, l’Associazione propone di creare degli appuntamenti fissi o cadenzati che attirino visitatori, come per esempio fanno molte città italiane con i vari festival di letteratura, matematica, filosofia, scienze, ecc. La scelta non è di poco conto perché tendenzialmente questi festival producono un turismo di nicchia e non di massa, anche se i numeri di coloro che vi partecipano sono in continuo aumento.