Oltre gli aumenti ingiustificati e insostenibili dei prezzi dei mezzi tecnici (carburanti, energia elettrica, gas, concimi, antiparassitari ecc), impiegati dagli agricoltori per produrre beni, anche di prima necessità, ci si mette pure il Consorzio di bonifica di Basilicata con i suoi disservizi e con le politiche vessatorie ad aggravare ulteriormente la crisi del mondo agricolo.
E’ una realtà incontrovertibile, purtroppo, quella dei danni subiti dai produttori per il disservizio irriguo consortile; centinaia di ettari di coltura di Mais, orticole anche di pregio sono state compromesse dalla carenza di acqua.
I danni sono rilevabili sia nella bassa Metapontina che negli altori in ogni caso la irregolarità delle irrogazioni idrica e le irrazionali turnazioni nonché i ritardi negli interventi nei guasti, ma soprattutto per la mancanza di una razionale programmazione del servizio irriguo costituiscono causa effetto di notevoli danni economici che vanno ancora una volta ad incidere negativamente sui fragili bilanci aziendali le cui conseguenze potrebbero spingere gli imprenditori a dismettere l’attività imprenditoriale.
Se ciò aggiungiamo gli elevati costi che il Consorzio di Bonifica impone all’utenza il quadro assume caratteri drammatici; basti pensare che ancora oggi in una situazione di crisi generale con prospettive inflattive il Consorzio di Bonifica si ostina a mantenere i tributi fissi elevati cioè spropositati per un utenza che oramai è allo stremo.
Tavolo Verde Puglia e Basilicata nel farsi carico delle giuste e legittime richieste dell’intera utenza e dei produttori agricoli del territorio sollecita i Dirigenti del Consorzio di bonifica e l’Istituzione Regione Basilicata a mettere in atto tutte le iniziative finalizzate a ripristinare le ragioni per cui esiste un Consorzio cioè quelle di salva guardare e difendere i diritti dei produttori agricoli che in sintesi si traducono nel diritto di lavorare e produrre beni per se e per gli altri e nel diritto di denunciare le ingiustizie a chi è chiamato a rimuoverle.