Riceviamo e pubblichiamo la nota di Giovanni Carnovale per conto della Navona srl, socio e conduttore della Teatro Duni srl dopo la notizia apparsa su alcuni organi di stampa relativa alla valutazione del Teatro Duni, resa pubblica, di 3,4 milioni di euro. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Giovanni Carnovale per conto della Navona srl, socio e conduttore della Teatro Duni srl, ancora una volta è costretto ad anticipare alcune considerazioni, oggetto di prossime valutazioni legali, in merito alla vicenda del Teatro Duni, dopo la notizia diffusa ed apparsa sui giornali di una presunta valutazione del teatro presumibilmente commissionata dal Comune di Matera e pari a 3,4 miloni di euro.
Ebbene
1) Ancora una volta Carnovale sottolinea che il teatro Duni è privato, che la società “Teatro Duni srl”, proprietaria dell’immobile è in liquidazione per scioglimento da decorrenza dei termini al 31 dicembre 2010, che il liquidatore è dimissionario e che pertanto qualsiasi decisione dei soci va deliberata all’unanimità del capitale sociale e che non vi è al momento alcuna volontà o mandato ufficiale della assemblea che autorizzi il Comune di Matera od altri ad operare per conto della stessa Teatro Duni srl” in tale direzione;
2) Il consulente legale della società Teatro Duni srl ha consigliato più volte sia al liquidatore oramai dimissionario rag. Carmelino Scalise sia al sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, che lo ha poi dichiarato e riportato ufficialmente, anche sulla stampa ed in varie occasioni, che la vendita del teatro al Comune di Matera è una procedura praticamente quasi irrealizzabile, soprattutto in mancanza di una volontà espressa dei soci, prova ne è che gli emendamenti parlamentari presentati sull’argomento recentemente, non sono stati mai approvati.
3) Carnovale si chiede quindi perché ed a che titolo il Comune di Matera insiste in questa procedura senza una volontà ufficiale ed espressa di tutti i soci;
4) Carnovale infine ricorda che la proprietà del teatro Duni ha da poco commissionato una perizia tecnica ufficiale ad uno studio di ingegneria, che ha valutato l’immobile almeno 6,5 milioni di euro;
Come si può pertanto immaginare che un socio qualsiasi, anche di minoranza, si accontenti di cifre molto inferiori? Soprattutto In attesa dell’approvazione del progetto di restauro presentato al Comune di Matera dall’arch. Luigi Acito e della recuperata agibilità dello stabile che consentirà sicuramente un ripristino delle attività con le nuove energie acquisite.
Per tutti questi argomenti Carnovale ritiene che la società proprietaria del teatro Duni sia stata decisamente danneggiata da una valutazione estranea alla proprietà ma soprattutto mai condivisa né mai richiesta ufficialmente da alcuna assemblea dei soci proprietari. Tanto è vero che lo stesso Carnovale per conto della società Navona srl socio e conduttore della Teatro Duni srl ha dato mandato ai propri legali di valutare l’accaduto e di analizzare eventuali danni subiti e/o subendi.
Navona srl
è difficile davvero capirsi? Il Comune ha fatto stimare il teatro 3,4 Meuro e da questa cifra non potrà discostarsi, il privato avente titolo vende a quel prezzo o meno? Se la risposta sarà No, la pagina è chiusa. Il privato riuscirà a trovare altri che offrono cifre diverse e concluderà la transazione se è si ,Bene! Altrimenti continuiamo a pestare l’acqua nel mortaio. Il progetto di Gigi Acito resterà nel cassetto perchè senza soldi non si cantano neppure le messe. Amen! E’ difficile capire tutto questo?
È peggio di una telenovela, intanto chi ci perde è la Città di Matera.
Se dovesse acquistarlo il comune…io a sto punto rivedrei il progetto..in modo da coinvolgere la collettivita’ e le varie professionalita’ presenti nella citta’ giusto??
Ma la smettiamo di andare dietro a queste persone ?? Vogliono solo incassare il più possibile !! Tutto giochi sottili per spillare più solidi …altro che amore per la città !!! Il signor Carnovale è pure scocciato e magari chiedere i danno alla Città !!! Ma sciat’ vinn