Sentiamo sempre più spesso parlare di reti VPN e degli innumerevoli vantaggi che ne derivano dall’utilizzo. Quel che è certo è che non tutti sanno cosa sia una rete VPN nonostante i comprovati benefici.
Una rete VPN è una rete privata virtuale che è in grado di proteggere la navigazione degli utenti nascondendo l’identità online. Quando ci si connette a un server VPN sicuro, il traffico internet passa attraverso un tunnel crittografato a cui nessuno può accedere, compresi hacker, governi e il proprio provider di servizi internet.
Con le connessioni normali, infatti, i dati in transito su un server HTTP possono essere tracciati dal provider o da altri soggetti esterni. Gli utenti utilizzano le VPN per mantenere privata la loro attività online e accedere a siti e servizi che altrimenti potrebbero essere inaccessibili. Le aziende utilizzano le VPN per connettere dipendenti lontani e farli lavorare come se utilizzassero la rete locale di un ufficio, ma con meno vantaggi rispetto a una VPN personale.
In pratica una rete VPN garantisce sicurezza e che altri utenti non spiino i dati provenienti dai pacchetti che stanno viaggiano in rete. Nel contesto della videosorveglianza, come d’altronde in altri ambiti, questo rappresenta un indubbio vantaggio. Una volta stabilita una connessione VPN è proprio come se ci trovassimo di fronte all’interfaccia del web server (tipicamente nella forma 192.168.X.X.) senza passare per il cloud server del nostro fornitore.
La crescita del cybercrimine
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita rapida ed incontrastata di episodi di cybercrime sul web. Si tratta di nuove forme d’illecito diffuse nella nostra società attraverso l’impiego di strumenti di comune utilizzo quali computer, pc, tablet e cellulari.
Si è in presenza di un cybercrime sia quando la condotta o l’oggetto materiale del crimine è correlato ad un sistema informatico o telematico, sia quando l’illecito è perpetrato sfruttando o colpendo il sistema.
Nel primo caso si fa riferimento alla categoria dei reati informatici impropri (cd. computer as a tool), disciplinati espressamente dal codice penale e dalla legislazione speciale, quali diffamazione a mezzo di posta elettronica, chat o siti internet; molestie perpetrate attraverso lo spamming o sui social network; istigazione a delinquere; riciclaggio; pedopornografia; etc.
Nel secondo caso, invece, si parla di reati informatici propri (cd. computer as a target) il cui scopo consiste unicamente nell’offendere il sistema informatico.
Come funziona una VPN
Ma andiamo nello specifico e scopriamo come funziona esattamente una VPN. Quando ci colleghiamo ad internet tramite una rete privata virtuale il client VPN si collega all’ISP utilizzando una connessione crittografata. Successivamente il client VPN si connette al server VPN, mantenendo sempre la connessione crittografata. Il server VPN decodifica i dati dal dispositivo dell’utente e quindi si connette a Internet per accedere al server Web, a questo punto in una comunicazione non crittografata. Al centro di questo processo c’è la fase di tunnelling, su cui si fondano tutte le soluzioni VPN.
Tutto ciò permette ai nostri dati di venire imbustati, protetti, due volte per far sì che essi siano trasmessi solamente ai destinatari finali autorizzati. Al di là dei tecnicismi, il punto importante è che, con questo procedimento, l’ISP non può visualizzare l’attività dell’utente. Inoltre, sebbene le comunicazioni del server VPN con Internet non siano crittografate, i server Web registreranno solo l’indirizzo IP del server VPN, non fornendo dunque informazioni singole sull’utente.
Le VPN a vantaggio delle aziende
Le vpn vengono sempre più utilizzate soprattutto in campo aziendale in quanto sono in grado di abilitare un accesso sicuro alle applicazioni software ospitate su reti proprietarie ai dipendenti che si trovano a lavorare da remoto, nell’epoca pre Coronavirus a principalmente per ragioni di affari. Per ottenere l’accesso alla VPN e alle risorse da essa protette, l’utente aziendale deve essere naturalmente abilitato dal reparto IT ed è chiamato a fornire uno o più fattori di autenticazione, come password, token di sicurezza o dati biometrici. Per le imprese di maggiori dimensioni, può rivelarsi particolarmente utile installare una VPN hardware, ovvero degli appositi router sui quali viene installato un software VPN.
Oltre ad essere molto più sicure delle reti classiche, le VPN possono garantire un servizio di bilanciamento, che può rivelarsi utile quando si ha a che fare con carichi dati di grandi dimensioni. Inoltre in alcuni Stati non democratici, l’impiego della VPN rende poi possibile aggirare le censure governative, che spesso portano al blocco di una quantità significativa di domini. In particolare, una VPN può essere utilizzata per anonimizzare la posizione di un utente e aggirare queste restrizioni. Questo grazie all’opzione che permette di cambiare la posizione del server VPN in modo che il traffico web dell’utenti passi “virtualmente” attraverso un altro Paese.