L’attività della Regione Basilicata per risolvere i problemi nelle zone lucane a maggior rischio ambientale procede a grandi passi, come mai era accaduto prima: lo hanno constatato anche i sindacati, che ieri hanno incontrato l’assessore Aldo Berlinguer per parlare di Sin, i Siti inquinati d’interesse nazionale, ossia Valbasento e Tito.
Argomento caldo, il caso Tecnoparco, con i suoi odori sgradevoli che disturbano i cittadini di un intero quartiere di Pisticci, circa 200 alloggi.
“C’è tutto la nostra volontà – ha assicurato Berlinguer – di salvaguardare le persone, la loro salute e l’ambiente. Non passa giorno che non me ne occupi. Gli incontri si susseguono freneticamente e dirigenti, funzionari e tecnici sono impegnati a pieno regime”.
Tante le attività intraprese: un’indagine epidemiologica che dia certezze dal punto di vista della salute; un sistema avanzato di controllo della qualità dell’aria; la copertura delle sorgenti dei miasmi, ossia i percolatori primario e secondario e le vasche (queste ultime sono state già coperte per metà, il resto entro la fine dell’anno).
Non basta: fino al rivestimento delle fonti odorigene ci sarà una riduzione del traffico di camion che portano i reflui petroliferi.
Anche sull’altro Sin, la zona industriale di Tito, si sono mossi passi in avanti. “Ma anche su questo versante – ha commentato l’assessore – non bisogna perdere un minuto”.
I sindacati hanno chiesto di essere invitati ai prossimi tavoli decisionali e auspicato che l’impegno mostrato dalla Regione porti alla soluzione dei problemi.
“In ogni caso – ha concluso l’assessore all’Ambiente Berlinguer – ho manifestato a chi di dovere, a cominciare dal nuovo direttore dell’Arpab, che per me la questione dei Sin è una priorità e se del caso dedicheremo alla vicenda ulteriori risorse umane, oltre ai dieci responsabili di procedimento già dedicati a ciascun progetto di bonifica”.
Lug 23