Il coordinamento nazionale dei sindacati metalmeccanici di Telespazio ha proclamato 4 ore di sciopero da effettuarsi a fine turno lunedì 24 novembre. Lo rende noto Vittorio Agnese della Fim Cisl Basilicata che ha partecipato ieri ai lavori del coordinamento. Anche i lavoratori del sito di Matera incroceranno le braccia in segno di solidarietà ai colleghi delle sedi di Scanzano (PA) e Napoli, le più colpite dalle politiche di tagli messe in atto in modo unilaterale dall’azienda. Il 24 si terrà anche un presidio a Roma, davanti alla sede di Unindustria, dove è in programma un incontro fra le segreterie nazionali e tutte le strutture territoriali interessate dai presidi del gruppo Telespazio in cui si discuterà della chiusura del sito di Napoli.
Il ricorso alla sciopero è stato deciso a fronte degli atti unilaterali messi in atto dal gruppo Telespazio, come la chiusura della stazione di Scanzano, con la conseguente incertezza sulla ricollocazione del personale, e del presidio di Napoli, il cui personale sarà trasferito a Roma dal 1 dicembre. La sede di Napoli, in particolare, svolge attività sulla micro-gravità e partecipa attivamente agli esperimenti della Iss, la stazione spaziale internazionale.
“La cosa viene giustificata con la politica di riduzione dei costi avviata in Telespazio – spiega Agnese – ma ciò non è credibile in quanto la chiusura dei presidi non porta risparmi significativi se consideriamo le dimensioni del gruppo Telespazio. Anche il presidio di Matera è coinvolto nello sciopero in solidarietà dei colleghi che si trovano a perdere la loro attività nel territorio nativo. Anche se in questo momento il sito di Matera non preenta grandi difficoltà – conclude il sindacalista della Fim Cisl – vogliamo dare al gruppo Telespazio un segnale chiaro e denunciare che gli atti unilaterali non sono mai una cosa buona e che i lavoratori non sono pedine che possono essere brutalmente strappate dal territorio e ricollocate dove si vuole”.
Sciopero di 4 ore lunedì 24 novembre per protestare contro le scelte unilaterali dell’azienda, nota del Coordinamento nazionaleTelespazio/e-Geos
Lunedì 17 novembre c.a. si ètenuto il Coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm del Gruppo Telespazio/e-Geos per una valutazione complessiva sulla situazione industriale ed occupazionale del Gruppo a seguito della scelta unilaterale dell’Azienda in merito alla chiusura dello Stabilimento di Napoli con conseguente trasferimento “coatto”dei lavoratori nella sede di Roma. Tale atto èstato preceduto dalla messa in Cassa Integrazione straordinaria dei lavoratori del sito di Scanzano con la dichiarata volontàdi chiudere il centro.
La scelta del gruppo dirigente di ridurre la capacitàproduttiva di Telespazio/e-Geos, nasconde la propria incapacitàdi strategie industriali che, negli ultimi 2 anni, si èlimitato a gestire solo la quotidianitàcon l’inevitabile conseguenza dell’indebolimento aziendale nei confronti dei concorrenti europei con il grave rischio di pregiudicare il futuro stesso di Telespazio/e-Geos.
La stessa scelta unilaterale di ridurre i turni di presidio di assistenza tecnica al Fucino e al centro del Lario significa peggiorare il rapporto con il committente in una fase dove la concorrenza èmolto accentuata.
Il Coordinamento nazionale respinge la chiusura del sito di Napoli, centro di elevata competenza professionale che ha sempre lavorato sui programmi ASI, ESA, NASA, il centro ricerca di Napoli (CIRA) in stretto rapporto di collaborazione con l’UniversitàFederico II.
Le Organizzazioni sindacali sono disponibili a confrontarsi sul trasferimento delle attivitàe dei lavoratori in un’altra sede nel territorio di Napoli al fine di contenere i costi.
Inoltre, Il Coordinamento ha messo in evidenza il deterioramento dei rapporti sindacali con l’Azienda che viola spesso gli accordi sindacali sottoscritti dalle parti (comandate e turni, ferie etc.).
Per questa ragione il Coordinamento nazionale dichiara 4 ore di sciopero per il giorno 24 novembre dalle ore 14,00 alle ore 18,00 con presidio davanti all’Unindustria di Roma a Via Noale, in concomitanza dell’incontro tra le OO.SS. e la direzione aziendale di Telespazio/e-Geos che si terrà, lo stesso giorno nella stessa sede (sui siti ci potranno essere articolazioni diverse ma sempre nella stessa giornata).
- A partire da domani, 18 novembre, si terranno le Assemblee nei singoli siti.
Per quanto riguarda il futuro industriale del Settore Spaziale, siamo di fronte alla mancanza di strategie industriali e di risorse finanziarie da parte del Governo italiano, mentre i francesi, gli inglesi ed i tedeschi continuano ad investire molte risorse sul settore considerandolo strategico essendo attivitàorizzontali per tutti gli altri settori industriali e della sicurezza dei propri paesi e dei propri cittadini.
Nei prossimi giorni, alla Camera dei deputati si discuteràla legge di stabilitàper la quale Fim, Fiom e Uilm hanno giàchiesto al Governo di finanziare il programma di Cosmo Skymed e lo sviluppo dei satelliti di telecomunicazione civile.
Per queste ragioni, nei prossimi giorni Fim, Fiom e Uilm decideranno una manifestazione nazionale a Roma sotto le sedi istituzionali affinchévengano reperite le risorse per dare un futuro industriale al Settore spaziale nel nostro Paese.
Fim, Fiom, Uilm Nazionali, Coordinamento nazionale Telespazio/e-Geos Fim, Fiom, Uilm
Lunedì 24 novembre 2014, i lavoratori Telespazio/eGeos di tutti i Centri italiani sciopereranno nelle ultime 4 ore di ogni turno di lavoro.
La mobilitazione è stata organizzata per contrastare le recenti determinazioni dell’azienda che ha deciso la chiusura della sede di Napoli, decisione già preceduta dal totale disimpegno della sede di Scanzano (Palermo) e che si accompagna al ridimensionamento delle attività operative nel Centro del Lario in Lombardia. Segnali poco incoraggianti giungono anche dalla sede del Fucino e dal Centro Spaziale di Matera.
Lo sciopero, quindi, è stato proclamato non solo in solidarietà all’imminenza della chiusura del sito napoletano, ma ha anche per richiedere con fermezza all’azienda un piano di sviluppo industriale chiaro per il futuro in tutti i Centri italiani.
Dopo molti anni, lo sciopero vedrà unitariamente schierati, dalla stessa parte, Fiom, Fim e Uilm: si auspica che non rimanga un caso isolato, anche se sarà dura smentire una lunga serie di occasioni in cui la Fiom, da sola con i suoi delegati, ha dovuto sopportare il peso di innumerevoli iniziative che sul fronte opposto hanno visto posizionarsi non solo l’azienda ma anche gli stessi altri sindacati.
Per non parlare delle iniziative maldestramente intraprese dalla Fim nel Centro Spaziale di Matera, sistematicamente sfilatasi da ogni contrapposizione con l’azienda ogni volta che il momento avrebbe richiesto invece maggiore dignità e coraggio sindacale.
Senza tacere inoltre che nei pochi casi di mobilitazioni o scioperi unitari nel Centro materano la Fim ha registrato l’assenza di partecipazione anche dei propri delegati e rappresentanti territoriali.
Ragioni di bassa opportunità hanno sempre prevalso sugli interessi dei lavoratori e questo non sarà facile dimenticarlo.
Ci si augura che l’attivismo mediatico di questi giorni della Fim territoriale non sia solo legato alle imminenti elezioni per il rinnovo delle Rsu, come invece lascerebbe pensare l’intervento di giorni fa sui media locali, attraverso il quale si vorrebbe, furbescamente, far credere che la mobilitazione sia in qualche modo opera della Fim, omettendo che si tratta di uno sciopero unitario deciso in un coordinamento unitario.
Capiamo l’euforia, da parte della Fim, di poter annunciare finalmente la propria partecipazione a uno sciopero, ma almeno si eviti il tentativo di accreditarsi una leadership che non le appartiene.
A questo proposito la Fiom vigilerà strettamente anche sulle modalità di svolgimento della campagna elettorale per le prossime Rsu in eGeos, richiamando già da ora l’azienda a non concedere privilegi a esponenti Fim che liberamente hanno la possibilità di girare tra i lavoratori in orario straordinario per fare proselitismo e propaganda elettorale.
Si ricorda all’azienda che la legge le impone di non parteggiare per nessuno e che comunque la Fiom le impedirà di scegliersi eventuali suoi sindacati di comodo.
Tornando allo sciopero del 24 novembre 2014, si comunica che presso l’Unione Industriale di Roma avrà luogo un presidio dei lavoratori anche in considerazione della concomitanza dell’incontro tra le OO.SS. e la direzione aziendale, mentre altre forme di mobilitazione e di protesta potranno essere articolate negli altri Centri.
I lavoratori eGeos di Matera di certo non faranno mancare il loro sostegno a questa importante iniziativa che è fondamentale primo passaggio per tentare di bloccare le iniziative intraprese dall’azienda.
Emanuele De Nicola, segretario generale Fiom Cgil Basilicata