Ancora fondi del Ministero del Turismo per incentivare il turismo dei piccoli borghi che escludono la Basilicata. La Ministra Santanchè, in occasione del Ponte del 25 aprile che ha registrato in generale buone presenze nei borghi italiani, esaltandone l’attrattività, ha fatto il punto del Programma che ha finanziato progetti per un totale di 34 milioni di euro per promuovere e valorizzare i piccoli centri sotto i 5000 abitanti. Un’iniziativa che ha ricevuto un’elevata partecipazione, come dimostrano i numeri: 831 i Comuni che hanno presentato la domanda, oltre un terzo di chi aveva i requisiti, il 60% l’ha fatto aggregandosi. Nella graduatoria sono stati 27 i progetti vincitori per un totale di 100 Comuni, sparsi in 13 Regioni, divisi per i 3 ambiti territoriali Nord (18), Centro (3), Sud e Isole (6). L’unico progetto che “sfiora” la Basilicata è Cilento For All: un viaggio nel tempo, tra gli antichi Lucani e i monaci Italo- Greci si vuole realizzare un percorso accessibile che si snoda dal mare alla montagna per 15 km, così da dare rilievo a beni di interesse culturale creando un sito archeologico accessibile a tutti da inserire nel sistema museale italiano. Tra i progetti finanziati c’è tanto Nord: Valle Saviore e Cimbergo (Lombardia Orientale), Traversella, Valchiusa, Val di Chy e Vidracco in Valchiusella (Piemonte). La delusione dei nostri Comuni si somma a quella che riguarda l’esperienza del Pnrr. Secondo la relazione del secondo semestre 2023 gli esperti della Struttura di Missione incaricati dalla Regione scrivono che “nell’ambito del PNRR destinato ai comuni particolare rilevanza assume la linea di attività relativa all’attrattività dei piccoli borghi (Missione 1 Componente 3 Investimento 2.1), parte integrante della strategia delineata con il Piano strategico regionale”. La Misura è suddivisa in due linee: A e B e i comuni interessati sono rispettivamente: Rionero in Vulture per la linea A, beneficiario di un finanziamento di € 20 milioni e, per la linea B: Pietrapertosa/Castelmezzano/Accettura, Ginestra e Rapone per un importo complessivo pari a 5 milioni e 555 mila euro. Per entrambe le linee la Struttura di missione e il Dipartimento Ambiente svolgono un accurato lavoro di affiancamento agli enti oltre che di collegamento tra i comuni e il Ministero coadiuvando il dialogo tra le due amministrazioni e partecipando agli incontri calendarizzati dal MIC. Per la linea A, come noto, il progetto pilota finanziato è quello di “Monticchio Bagni” che vede come capofila il comune di Rionero in Vulture. Il progetto – è scritto nella relazione – ha registrato ritardi in fase di avvio necessitando di alcune varianti in relazione agli esiti di approfondimenti. Grazie alla collaborazione della Direzione Ambiente stanno andando a soluzione le principali criticità: garantiscono gli esperti della Regione senza però fornire dati certi e limitandosi a dire che “l’iniziativa è costantemente monitorata dal MIC”. Per la linea B invece i comuni aggiudicatari di finanziamento a seguito di graduatoria ministeriale sono: Pietrapertosa/Castelmezzano/Accettura, Ginestra e Rapone. Le attività sono genericamente definite “in fase di attuazione”. Ma non si precisa altro sullo stato degli interventi e sulla spesa. Saverio Lamiranda, ad Terre di Aristeo – che durante la campagna elettorale ha chiesto a candidati Governatore e candidati in Consiglio Regionale di mettere al centro della campagna lo spopolamento e la rigenerazione dei borghi – commenta: “Sappiamo bene che Giunta e Consiglio sono attesi da impegni gravosi per affrontare le numerose emergenze sociali che vivono le nostre Comunità. Vorremmo però – aggiunge – che tra le emergenze prioritarie possa trovare attenzione ed impegno quella che per noi resta l’emergenza sociale e civile principale sintetizzabile in due temi: lo spopolamento e la rigenerazione dei borghi”. Nella fase di avvio della nuova legislatura regionale – è la strategia decisa – il Distretto intende riprendere il percorso istituzionale di dialogo e confronto, che nella precedente legislatura ha avuto momenti significativi solo con audizioni in Terza Commissione Consiliare Permanente e incontri con gruppi consiliari e consiglieri. “Ricordo – aggiunge – che per dare continuità all’audizione, la Terza Commissione ha approvato un documento che impegnava il Presidente della Giunta Bardi a rinnovare l’Accordo di Programma sottoscritto nel 2018 per consentire la prosecuzione delle azioni concordate; a convocare una conferenza di servizio per un raccordo tra Regione, Comuni ed imprese della Rete Xenia-Aristeo; a sostenere gli Accordi di Sviluppo che il Distretto ha proposto ai Ministeri competenti; a sostenere le proposte del Coordinamento nazionale dei Distretti Turistici (al quale aderisce Terre di Aristeo) per una cabina di regia al Ministero Turismo sulle risorse da destinare al turismo con i programmi Fesr e Fondo di Coesione estendendola al Pnrr che di fatto taglia fuori il turismo. “Il nostro Progetto Pilota, se sostenuto, con la proposta di realizzazione delle “comunità turistiche”, in sintesi, – sottolinea Lamiranda – sarebbe in grado di contribuire efficacemente al perseguimento degli obbiettivi strategici individuati contenendo, lo stesso, elementi strategici molto chiari e riscontrabili nel tempo: l’ambiente e il territorio come grande ed unitario attrattore; la cultura e la formazione, per tutti, come necessità presupposta ed indispensabile per il successo di tutto il progetto e per la crescita delle Comunità Territoriali; l’immigrazione come obbiettivo primario per far tornare a vivere i Comuni della Basilicata; la realizzazione di progetti per intercettare il Turismo delle radici (e non solo); l’Internazionalizzazione come opzione strategica di collocazione del territorio nel mercato e nella società multietnica; l’inclusione sociale e la programmazione partecipata quali condizioni necessarie per la formulazione di politiche pubbliche condivise e caratterizzate da criteri di trasparenza, funzionalità, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa ed infine, l’adeguamento e la messa in sicurezza delle vie di comunicazione interne e di accesso alle aree quali condizioni indispensabili per la fruizione del territorio: su questi propositivi contenuti – conclude l’ad Terre di Aristeo – sollecitiamo un costruttivo confronto e, conseguentemente, la condivisione ed il sostegno del nuovo Consiglio Regionale ed aspettiamo, fiduciosi, il corrispondente impegno operativo della prossima Giunta Regionale”.
Apr 28