La “dolorosa” decisione di chiudere gli spazi aerei dalla Cina ha ripercussioni sui flussi di arrivi turistici nell’intero Paese e in Basilicata. Preoccupazione in particolare è espressa dal Distretto Turistico Terre di Aristeo che evidenzia che dalla prossima estate nella nostra regione sono attese alcune decine di migliaia di presenze di turisti di provenienza cinese, destinate ad incrementarsi entro tre anni (sino ad oltre 100 mila l’anno) con un volo diretto Shanghai-Bari, e un programma di soggiorno di 4 giorni in Basilicata.
L’ “operazione Cina” – sottolinea il Distretto – fa seguito ad un Accordo siglato a Roma nel mese di marzo 2019 in concomitanza con la visita in Italia del premier cinese Xi Jinping, un patto d’alleanza tra Cits (China International Travel Service), il tour operator di Stato Cinese, che vanta un fatturato di ben 60 miliardi di Yuan, e numerose regioni italiane. Del progetto fanno parte le Regioni Basilicata, Sicilia, Marche e gli Aeroporti di Puglia, quest’ultimi due coinvolti con l’arrivo di due voli di linea dalla Cina per Ancona e Bari, due o tre volte la settimana a seconda della stagionalità per un accordo garantito sei anni. A siglare il Memorandum d’Intesa il Vice Presidente di Cits Sun Chenglong e il General Manager Zhang Chunlei e insieme ai diversi rappresentati degli “attori” coinvolti è stato Saverio Lamiranda, a.d. Terre di Aristeo. Sarebbe dovuto essere il 2020 l’anno record del turismo cinese verso l’Italia.
Nell’esprimere l’auspicio che il focolaio del coronavirus possa essere nel più breve tempo possibile circoscritto e del tutto superato e che l’emergenza sanitaria mondiale possa concludersi il più rapidamente possibile, l’a.d. Lamiranda conferma che il programma “per lo Sviluppo delle Comunità Turistiche Integrato della Basilicata” è giunto nella fase più avanzata con il piano confermato di investimenti da parte di oltre 30 privati in circa 20 comuni. I privati stanno facendo per intero la propria parte – aggiunge Lamiranda – per dotare i centri di ricettività e servizi turistici adeguati. Il Contratto di Sviluppo Istituzionale – sottolinea – è in grado di generare sui territori 374 milioni di euro di investimento complessivo e pertanto bisogna farsi trovare pronti non appena arrivi e presenze di cinesi, che spenderanno tra le 700 mila e i 1000 euro al giorno, sarà reso possibile, come per gli altri flussi turistici internazionali e nazionali da noi “intercettati”. Siamo convinti che – dice Lamiranda – la sollecitazione per un tavolo operativo da noi più volte rivolta al Presidente Bardi e sottoscritta da una cinquantina dei 91 sindaci dei comuni aderenti al Distretto verrà raccolta per affrontare tutti gli aspetti del nostro Programma. L’audizione in Terza Commissione (presidente Quarto) sarà sicuramente utile ad accelerare gli adempimenti che spettano alla Giunta Regionale.
Feb 01