MANIFESTAZIONE COMITATO TERRE IONICHE: BENEDETTO (IDV), USIAMO CONTRO IL GOVERNO L’”ARMA PETROLIO”
“C’è un solo modo per esprimere concreta ed efficace solidarietà al Comitato “Terre Joniche” e agli agricoltori e cittadini del Metapontino, impegnati da tempo in una battaglia “eroica” con forme di protesta estreme come lo sciopero della fame e la mobilitazione in piena estate sulla Jonica, che è soprattutto finalizzata ad affermare la “presenza” dello Stato: sospendere ogni forma di concertazione della Regione con il Governo in merito al Memorandum d’Intesa sul petrolio. E’ una mia proposta che risale già alla vigilia della firma del Memorandum e che adesso è ancora più attuale e necessaria, a firma avvenuta”. E’ quanto sostiene il presidente del gruppo IdV in Consiglio Regionale che ha partecipato a Metaponto alla manifestazione di protesta pro mossa dal Comitato per testimoniare l’impegno – ha ribadito – “ad ogni livello politico ed istituzionale di IdV, dal Parlamento al Consiglio Regionale, sino al Parlamento Europeo per le azioni che pure è chiamato a svolgere, per dare risposte immediate alle richieste degli agricoltori”.
“Continuo a sostenere che l’unica arma che abbiamo per “piegare” il Governo agli adempimenti dovuti è il petrolio. Se il Governo non è in grado di riconoscere che danni provocati da calamità naturali eccezionali devono essere riconosciuti e risarciti anche con finanziamenti, non a caso previsti da una legge nazionale di solidarietà, non può pensare che ci possa essere un’istituzione rappresentativa dei bisogni di una popolazione disponibile a caricarsi la responsabilità dell’approvvigionamento petrolifero del Paese con tutti gli effetti negativi. E’ di queste ore la notizia dell’inquinamento di falde acquifere sotterranee nell’area del Centro Oli Eni di Viggiano come testimonianza dell’impatto dell’attività petrolifera sul nostro territorio. Purt roppo – aggiunge Benedetto – la nostra proposta di dirottare l’ammontare del bonus carburante che, una volta sbloccato si risolvere in un pieno di un’auto, ad alimentare un fondo regionale per l’alluvione del Metapontino è sfumata per volontà del Governo e dei parlamentari lucani del Pdl che in queste ore hanno attivato un’ignobile campagna di propaganda elettorale sulla cosiddetta card carburante. Pur riconoscendo alla Giunta Regionale, agli assessori Gentile e Mazzocco, di aver svolto un’attività encomiabile per venire incontro all’emergenza, dobbiamo con franchezza ribadire che questo non è sufficiente”.
Nicola Benedetto, Consigliere regionale IDV
Venerdì 5 agosto 2011 al confine fra Puglia e Basilicata con concentramento alle ore 10 alle Tavole Palatine è in programma la manifestazione unitaria per la dignità dei Lucani, dei Pugliesi e di tutti i cittadini colpiti da disastri ambientali. Il Comitato Terre Joniche invita a partecipare i sindaci, i rappresentanti istituzionali delle due province di Taranto e Matera, tutte le istituzioni lucane e Pugliesi, le organizzazioni sociali e sindacali, i parlamentari e i partiti politici.
Riportiamo di seguito la nota di Terre Joniche che annuncia la manifestazione ad oltranza a partire dal 5 agosto 2011
Una volta concluse le operazioni di concentramento presso le Tavole Palatine diverse decine di trattori ed altri automezzi di lavoro (fra cui
alcuni camioncini con caricate sopra le masserizie alluvionate delle case di Ginosa Marina e dei Lidi turistici di Metaponto) si dirigeranno verso la SS Jonica per occupare la careggiata in direzione SUD (quella che da Taranto va a Reggio Calabria).
Il Presidio si attrezza per rimanere nei prossimi giorni avendo l’obiettivo
di attendere risposte certe alle richieste che sono state fatte in questi
mesi dai cittadini. Se qualcuno volesse capire meglio il senso della nostra
mobilitazione dovrebbe riascoltare le parole del Prefetto Gabrielli
pronunciate ieri nell’audizione presso la Commissione agricoltura del
Senato. Abbiamo pubblicato la sua dichiarazione al TG rilasciata ieri
all’indirizzo web <http://www.youtube.com/watch?v=L26yoyMxWJk>
http://www.youtube.com/watch?v=L26yoyMxWJk. Dice il prefetto Gabrielli, dopo aver spiegato che l’ordinanza che chiediamo è pronta ma chiusa nei cassetti del Ministero dell’Economia: “Ci preoccupano due cose: che ci siano cittadini che a 5 mesi non hanno ancora avuto risposte che pure sono state date in maniera sollecita per altri territori e soprattutto per le altre aree del Paese che dovessero essere colpite da calamità da ora in avanti”.
E’ tutta in queste parole il senso del nostro essere in strada nei prossimi
giorni. Nessuno ha più alibi e noi non ci rassegniamo ad aspettare che una
calamità ambientale colpisca nei prossimi mesi il Veneto o la Lombardia per vedere possibile quello che non è stato in questi 5 mesi per i cittadini di Puglia, Basilicata, Marche ed Abruzzo.
L’assemblea che si è svolta nella serata di lunedì 1° agosto a Marina di Ginosa ha licenziato il testo dell’appello a scendere in una manifestazione forte ed unitaria al confine fra la Puglia e Basilicata a cominciare dal 5 agosto e fino a quando non avremo la risposta che ci aspettiamo: l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi dovuta dopo la dichiarazione di stato d’emergenza. La decisione è stata assunta dopo aver preso atto che non ci sono risposte ma anche nel convincimento che, nonostante che il Parlamento nella giornata di giovedì abbia assunto una decisione unitaria condivisa con il Governo di rimuovere gli ostacoli opposti dal decreto milleproroghe per emettere le ordinanze e nonostante l’impegno positivo della grande maggioranza di parlamentari di tutte le forze politiche, a Roma, evidentemente, qualcuno rema contro e, nonostante tutta la ragionevolezza messa in campo dai diversi attori della vicenda preferisce lasciare nella crisi il territorio ed i suoi cittadini pur di far passare ad ogni costo il principio per cui le regioni devono alzare le tasse ai propri cittadini. Intollerabile ed irresponsabile decisione quella assunta nelle stanze romane del Ministero dell’Economia che chiede la risposta adeguata dei cittadini lucani e pugliesi e delle loro istituzioni.
Venerdì 5 Agosto manifestiamo con concentramento alle ore 10 alle Tavole
Palatine, lo faremo lucani e pugliesi insieme e lo faremo insieme alle
istituzioni nella maniera più unitaria possibile. Più di uno dei sindaci
intervenuti nell’incontro di qualche giorno fa a Serramarina di Metaponto
aveva indicato il modello della mobilitazione di Scanzano contro le scorie.
Quella dei prossimi giorni guarda alla prova di unità, di determinazione e
di partecipazione messa in campo allora e, se non nei numeri, nello spirito
e negli obiettivi vi si richiama. Unità fra i cittadini e le istituzioni, le
forze sociali e sindacali, quelle politiche ed istituzionali. E’ in gioco la
dignità di tutto il territorio tarantino e materano, dei suoi cittadini e
delle istituzioni che lo rappresentano.
L’appello alla manifestazione è stato prodotto dai sei che hanno fatto il
duro sciopero della fame in questi giorni e che ora, insieme a tutti gli
altri, stanno lavorando per il nuovo obiettivo che ci siamo posti: quello di
scendere in strada uscendo dalle case e dalle aziende in cui ci vorrebbero
chiudere a sopportare in silenzio ed umiliati il fango, gli usurai, il
rischio delle nuove piogge, la perdita di lavoro, beni, reddito. La posta è
sempre la stessa: che sia firmata l’ordinanza dovuta dopo la dichiarazione
di stato d’emergenza. Gianni Fabbris, a nome del Comitato, ha scritto
stamattina al Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Senatore Scarpa Bonazza Buora, che terrà un’audizione nel pomeriggio sulla vicenda, perché giri al Governo ed ai colleghi parlamentari tutti il messaggio: “fate presto, intervenite anche con una misura in deroga se necessario ma intervenite per garantire che si avvi il percorso di risposte ai cittadini ed al territorio. Fatelo prima di andare in vacanza , noi non andiamo in vacanza ed il nostro Agosto lo passeremo nelle strade perché non abbiamo alternative”.
Comitato Terre Joniche
Dal pomeriggio di oggi sarà possibile vedere nel sito www.terrejoniche.net
<http://www.terrejoniche.net/> le adesioni alla manifestazione, di cui
daremo puntualmente conto nelle prossime ore con aggiornamenti della
comunicazione. Per intanto chiediamo scusa fin da ora ai cittadini per i
disagi che potremo dover procurare, confidiamo sulla comprensione di quanti
sanno che in gioco non abbiamo mai posto una questione egoistica di
interessi personali di chi è stato colpito ma di dignità e garanzie per
tutti i cittadini lucani e pugliesi.
La manifestazione inizierà con l’occupazione di una careggiata della SS 106 (quella in direzione SUD) che sarà impegnata da automezzi agricoli e da masserizie ricordo delle case alluvionate. Previsti già alcuni appuntamenti che accompagneranno la mobilitazione sulla strada. In particolare nel pomeriggio di venerdì è previsto l’incontro con i Sindaci, le due Province e gli eletti di Puglia e Basilicata convocati su invito del Sindaco di Bernalda, mentre la giornata di Sabato è dedicata all’incontro con le Associazioni ed i Sindacati. Mercoledì 3 agosto i Presidenti Vendola e Defilippo saranno invitati ad essere con noi. L’assemblea di Sabato sera del Comitato deciderà con i cittadini direttamente interessati e quanti stanno sostenendo la mobilitazione come andare avanti e se togliere o meno il presidio, sulla base delle risposte che saranno arrivate. Chiediamo ancora una volta scusa ai cittadini per i disagi che inevitabilmente procureremo con la nostra presenza sulla strada.
Speriamo di poterne procurare il meno possibile. Sappiamo di poter contare sulla comprensione e sulla condivisione dei cittadini del territorio che sanno che la vertenza in corso parla dei diritti di tutti e della dignità di
un intero territorio lucano e pugliese.
Saranno comunicate lle adesioni e delle partecipazioni alla mobilitazione oltre che degli sviluppi dei contatti in corso. Nel sito www.terrejoniche.net è possibile seguire tutti gli aggiornamenti sulla mobilitazione in corso.
Programma manifestazione sulla strada statale 106 jonica. Si parte il 5 agosto alle ore 10 presso le Tavole palatin
Giovedì 5 agosto
ore 8.30 – Concentramento Automezzi nel Piazzale dell’Antiquarium delle
Tavole Palatine
Ore 10 – Manifestazione sulla SS Jonica con il blocco della careggiata
direzione Sud (da Taranto a Reggio c.) i mezzi rimarranno parcheggiati
occupando la careggiata per tutto il tempo della durata della manifestazione
Ore 12 – Conferenza stampa nel piazzale
Ore 17 – Incontro con i Sindaci, le Province, gli eletti consiglieri e
Parlamentari nel Piazzale
Ore 21 – Invito al Presidio a tutti i cittadini a cenare ed trascorrere la
notte con noi
Sabato 6 Agosto
Ore 10 – Assemblea degli alluvionati e dei cittadini del territorio nel
Piazzale
Ore 18 – Assemblea con le Organizzazioni, le Associazioni ed i Sindacati
Ore 21 – Decidiamo come e fino a quando andare avanti
Ricordiamo a tutte e tutti che attendiamo la garanzia dell’emissione
dell’ordinanza del presidente del consiglio dei ministri. in qualsiasi momento dovesse arrivare interromperemo l’iniziativa per non creare
ulteriori disagi ai cittadini con cui comunque ci scusiamo contando sulla
comprensione della gravita’ della situazione. evidentemente se non dovessero esserci notizie utili, ci riserviamo di decidere sabato sera come ed in quali forme proseguire.
Comitato Terre Joniche