Cresce l’adesione dei ristoratori lucani alla campagna “Un’amatriciana per Amatrice” lanciata in regione dal Centro Studi Turistici Thalia con fondi da devolvere alla Croce Rossa Italiana. Tra i primi Black Pepper (Potenza), L’Abbondanza (Matera), Oliver (Senise). Il terremoto arriva in uno dei momenti clou della stagione turistica: sabato e domenica prossimi, infatti, era in programma la Sagra degli spaghetti all’Amatriciana, un appuntamento di grande richiamo con la celebre pasta locale giunto alla 50ma edizione. Nella cittadina del reatino erano presenti quindi ancora piu’ turisti del solito. Di qui l’idea di chiedere agli ospiti di ristoranti e alberghi di ordinare un piatto di amatriciana e donare in questo modo due euro alle popolazioni colpite dal sisma. Ciascun ristoratore autonomamente ha deciso proprie modalità di adesione: c’è chi devolve due euro o un euro a piatto ordinato, chi invita i clienti a fare lo stesso; ci sono in alcuni casi i camerieri che devolvono le mance. Nei menù i bucatini all’amatricana resteranno fissi.Inoltre i Cuochi Lucani sono a fianco della Federcuochi Rieti che ha aperto una cucina da campo.
“La pasta all’amatriciana – sottolinea Michele Tropiano dirigente ristoratori Confcommercio Imprese Italia Potenza – non è solo il simbolo di Amatrice, ma uno dei piatti più popolari al mondo che ci viene più richiesto. Per noi è anche un simbolo di valori gastronomici e di quel “made in Italy” che continuiamo a difendere a tavola da ogni contraffazione. Una ragione in più – aggiunge – per far sentire la nostra solidarietà ai colleghi di Amatrice come degli altri comuni colpiti. Le immagini delle macerie del ristorante e dell’albergo di Amatrice ci riportano indietro con la memoria al terremoto del 1980 quando molti di noi hanno perso tutto o hanno subito danni ingenti e si sono rimboccati le maniche per ricostruire. Come le immagini delle cucine in tende per garantire un pasto alle popolazioni locali a cui vogliamo contribuire. Non si sottovaluti che la ripresa dei servizi di accoglienza è un forte segnale di ritorno alla normalità”.
Ago 26