Alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale che boccia l’esenzione dai tetti di spesa per le prestazioni sanitarie erogate dai centri privati ai pazienti di fuori regione, l’organismo consiliare ha deciso di audire nuovamente Pafundi.
Prosegue l’approfondimento in quarta Commissione consiliare, presieduta da Luigi Bradascio (Pp), della delibera di Giunta che stabilisce gli indirizzi per la definizione dei tetti di spesa per gli anni 2016/2018 da assegnare alle strutture private accreditate eroganti prestazioni di assistenza ospedaliera per acuti e di specialistica ambulatoriale.
Alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di tre articoli della legge di stabilità regionale 2015, di cui l’articolo 12 inerente la spesa sanitaria, l’organismo consiliare ha deciso di audire nuovamente il dirigente generale del dipartimento Politiche della persona, Donato Pafundi.
“La Corte – ha spiegato il consigliere Spada – ha ritenuto incostituzionale l’art. 12 ‘nella parte in cui si prevede che la spesa per l’acquisto delle prestazioni da privato debba essere calcolata al netto della mobilità sanitaria attiva’”.
Il presidente Bradascio, dopo aver raccolto ulteriori riflessioni sulla materia da parte dei commissari presenti, ha assunto l’impegno di interloquire con il dipartimento per sollecitare una modifica dell’atto deliberativo che accolga le raccomandazioni proposte. “Suggerimenti – ha precisato – che offrono una nuova visione e una nuova concezione dei rapporti tra il Sistema sanitario regionale e le strutture accreditate”.
Erano presenti ai lavori oltre al presidente Bradascio (Pp), i consiglieri Spada, e Cifarelli (Pd), Napoli (Pdl-Fi), Romaniello e Pace (Gm) e Perrino (M5s).
Lug 21