La Regione Basilicata è impegnata per sbloccare la situazione produttiva della Tfa (ex Firema) di Tito Scalo e a sostenere il polo ferroviario lucano, attraverso gli stabilimenti di Tito e Matera, con tutte le azioni e gli strumenti necessari.
Lo ha confermato oggi l’assessore regionale alle Attività Produttive Francesco Cupparo, che ha presieduto un incontro con rappresentanti sindacali. Per la Tfa di Tito Scalo l’esponente del governo lucano ha dichiarato la disponibilità, di intesa con la Regione Campania, a sostenere un progetto della società che prevede l’intervento di Invitalia.
“L’assenza politica del governo al tavolo del Mise il 9 luglio scorso – ha dichiarato l’assessore – non ha consentito di definire alcuna soluzione di rilancio della fabbrica lucana, come per le altre. Il Cda della Tfa ha approvato il nuovo piano industriale che prevede circa 30 milioni di investimenti con l’obiettivo della realizzazione di 10/12 carrozze ferroviarie al mese. In quella occasione – ha aggiunto Cupparo – la Direzione aziendale ha esposto solo in forma orale i contenuti senza fornire tabelle con quantità e tempistiche degli investimenti e in particolare ha chiesto tempo per quanto concerne il futuro del sito di Tito. Per ora l’unica commessa è quella “circumetnea” per la produzione di 54 treni da realizzare dalla seconda metà del 2020 e quindi ampiamente insufficiente. Noi – ha detto – intendiamo fare fino in fondo la nostra parte innanzitutto attraverso il pressing sul governo perché è impensabile che il piano ferroviario complessivo nazionale 2017/2026 di 94 miliardi di euro non preveda nuove opportunità e nuova occupazione a Tito come a Matera per la Ferrosud. Rigettiamo la tesi aziendale esposta al tavolo Mise del 9 luglio e contenuta nel verbale conclusivo secondo cui ‘potrebbero non esserci le condizioni per tenere aperto il sito di Tito’ in assenza di volumi produttivi e di sostegno da parte del Mise e della Regione Basilicata. Sosterremo il polo ferroviario lucano mettendo in campo ogni azione possibile”.