Il Lido di Policoro non si è fatto trovare impreparato nel primo giorno di vero e proprio afflusso turistico ieri in occasione della festa della Repubblica. Decisamente positiva la prima prova generale in attesa della grande stagione. E’ il risultato della missione del Centro Studi Turistici Thalia a Policoro. Come normali turisti – racconta il segretario del C.S. Arturo Giglio che ha guidato la delegazione – abbiamo “provato” stabilimenti balneari, bar e ristoranti, girando per il lungomare, scambiando opinioni con gli operatori di ogni genere di servizi. Buona accoglienza, senso diffuso di ospitalità, preparazione adeguata al primo “assalto” nei lidi, rapporto qualità-prezzo decisamente accettabile. Qualche problema di immagine non è mancato a partire dalle solite bancarelle di ambulanti proprio nella parte centrale che riporta la memoria al turismo pionieristico degli anni sessanta, lavori di sistemazione di stabilimenti non del tutto completati, interventi di pulizia da potenziare, parcheggi da presidiare per evitare “sosta selvaggia” a ridosso della spiaggia, punti di informazione turistica da riattivare, ma – aggiunge – tutto sommato il giudizio è positivo e soprattutto incoraggiante per gli operatori a proseguire gli sforzi avviati, guardando con ottimismo alla stagione. Innanzitutto – per il C.S. Thalia – va conservato il target di prezzi che fanno di Policoro decisamente una meta turistica per tutte le tasche e va conservato il livello di buona qualità della ristorazione. Per sostenere le azioni messe in campo dall’Amministrazione Comunale e, di recente, in sintonia con i Comuni della costa, attraverso il Consorzio Metapontino e con più ambizione l’individuazione di un “brand”, si pensa ad un “comitato di saggi” tutti uniti da un denominatore comune: hanno a cuore Policoro, tra le prime mete in assoluto delle vacanze dei potentini e delle famiglie lucane in generale. Al punto da farne una seconda casa. O un salotto buono. Nomi importanti, gente che conta, professionisti, ma anche giovani che scoprono per la prima volta (o di recente) Policoro. A partire dall’iniziativa già intrapresa – un hashtag #mypolicoro con cui raccontare e guardare attraverso i social la Policoro turistica degli ultimi anni – si pensa di promuovere una sorta di gioco della memoria riportando a Policoro quanti l’hanno scelta negli anni settanta-ottanta e oggi possono diventare i nuovi testimonial. Un gioco che comincerà con la ripresentazione degli articoli dei giornali di quegli anni in modo da un raffronto diretto con la Policoro di oggi.
Attorno al brand Policoro-Metapontino che – sottolinea Giglio – resta ancora un’operazione tutta ancora da precisare, se non si vuole limitare ad una campagna di promo-commercializzazione, si potrebbero infatti favorire aggregazioni tra operatori pubblici e privati attraverso diversi strumenti, come le partnership interregionali sia tra le Regioni italiane dello Ionio (Puglia-Calabria) che le località italiane e straniere transfrontaliere, per una promozione mirata del prodotto balneare e nautico. Tali azioni promozionali dovrebbero essere indirizzate ai mercati europei (nei quali l’area ionica, a differenza di quella adriatica, ha bisogno di maggiore conoscenza) ed a quelli del Nord Europa e alla Russia, vale a dire i nuovi mercati del turismo estero per il mare.”
“E’ basilare però che l’Apt faccia di più ed accompagni lo sforzo di Comuni ed operatori favorendo la creazione di pacchetti turistici, in collaborazione con Tour Operator stranieri, quanto più tematica, basata su circuiti ed itinerari incentrati sull’offerta del mare ed integrata con altre tipologie di prodotto, in primis cultura ed enogastronomia, vacanza attiva, e coinvolga i territori costieri e dell’entroterra, con un mix di risorse territoriali, entrando in sinergia con Matera 2019 e quindi sfruttando il ritorno turistico della capitale europea della cultura. Se la parola d’ordine è “fare finalmente squadra”, è indispensabile, insieme alla formazione, individuare un allenatore esperto e schemi di gioco al passo con le richieste dei nuovi e differenti target di “tifosi” del mare (famiglie, giovani, anziani, single uomini e donne, comitive, eco-turisti). La possibilità di competere in un campionato di grandi stelle sullo Jonio e di concorrenti ben organizzate sull’Adriatico, soprattutto sul fronte della destagionalizzazione che è l’autentico punto di debolezza, si giocherà tutta sull’innovazione di idee”.