Una Costituente per la Cultura; strategie di lungo periodo; cooperazione tra ministeri; l’arte a scuola e la cultura scientifica; merito, complementarietà pubblico-privato, sgravi ed equità fiscale: sono i cinque capisaldi del Manifesto per la Cultura che con la seconda edizione degli Stati Generali della Cultura, promossi dal Sole 24 Ore in collaborazione con Fondazione Roma, con il titolo «Realizzare l’articolo 9 della Costituzione», fanno timidi ma significativi passi in avanti. L’imminente Borsa internazionale del Turismo culturale, in programma a Matera dal 25 al 27 novembre, nell’ambito del progetto “Mirabilia” che lega nove città siti Unesco, con il protagonismo della Camera di Commercio, si carica perciò di ulteriori significati ed aspettative. E’ il parere del Centro Stuti Turistici Thalia, secondo cui intanto le proposte emerse dagli “Stati Generali” troveranno sicuramente imprese, operatori, amministratori pubblici con idee più chiare per come affrontare non solo la promozione dei beni culturali quanto la valorizzazione e la commercializzazione. Due esempi su tutti: il Premier Letta propone di “portare” a Milano per l’Expo 2015 i Bronzi di Riace. Perché – sostengono gli operatori de C.S. Thalia – non “agganciare” una “presenza” (mostra-evento) dei Sassi? Ancora. Il progetto capitale annuale della cultura da scegliere ogni anno, a partire dal 2014, è un’altra opportunità che non è in alcun modo in antitesi con la candidatura di Matera a capitale europea della cultura per il 2019 (più distante negli anni). Per le imprese del turismo ci sono inoltre parole incoraggianti che sono venute dal Premier Letta che ha annunciato imminenti stanziamenti nel cosiddetto collegato sviluppo alla legge di stabilità, con una “significativa dotazione finanziaria” per il credito d’imposta sulla ricerca e la cultura. Il presidente del Consiglio si è poi detto disponibile a discutere con le parti sociali della allocazione delle risorse derivanti dalla spending review.
C’è dunque già molta carne sul fuoco alla vigilia della Borsa di Matera.
Giuliano Scavetta, consulente del C.S. Thalia, t.o. Camartour di Bestway , ne aggiunge altra e annuncia un’ulteriore idea progettuale: il modello di “vacanza slow (lenta)” che può trovare propria in Matera una prima sperimentazione. Nell’era della frenesia e dei ritmi accelerati, nell’universo virtuale delle rotte reticolari che annullano distanze e tempi morti, la vita off-line richiede di tornare, almeno per qualche momento, alla “normalità” delle leggi biologiche. Un buon incentivo per recuperare un po’ di calma può essere dedicarsi un viaggio – ma anche un breve weekend – aderendo alla filosofia “slow” che impone regole ben precise al viaggiatore, una su tutte: la lentezza. E’ un modello – sottolinea Scavetta – che è stato già sperimentato con successo nel Salento, isola felice dove la qualità della vita premia al punto da essere eletta lo scorso gennaio “Territorio dell’anno 2013 “Slow Life”. Dunque un autentico modus vivendi che si adatta bene alle offerte lucane di turismo di nicchia in ogni fine settimana e su tutte il soggiorno anche di due-tre giorni a Matera: si sta sempre più diffondendo anche nel settore turismo una filosofia che aiuta a considerare il viaggio da un altro punto di vista. Viaggiare lento è l’incipit di tutta una serie di incoraggianti iniziative che declinano il verbo della lentezza nelle maniere più originali e stimolanti. Il recupero dell’arte del camminare, ad esempio, anche nella sua connotazione salutista e sportiva, per ammirare il variegato paesaggio agrario e per riscoprire antichi sapori e ricette contadine. Ci sono poi i borghi-alberghi e i Parchi sia letterari che naturali che rappresentano occasioni da non sprecare per attrarre target specifici di turisti, tra l’altro proprio quei target che sono considerati meno “sensibili” alla crisi dei consumi. Mobilità dolce, benessere, accessibilità universale: sono questi i settori su cui scommettere di più come destinazione d’attrazione per i nuovi viaggiatori.