“Non vanno soppresse le Camere di commercio ma riorganizzate, sulla base della qualità progettuale, dei risultati conseguiti e attivati e delle specificità dei territori, per rispondere meglio e in maniera più efficace alle esigenze delle sistema produttivo locale e alle sfide della internazionalizzazione’’. Su questi concetti il Consiglio della Camera di commercio di Matera ha ribadito con proposte e richieste, sintetizzate nello slogan “Riformare non distruggere’’, la necessità di garantire alla Basilicata una “Casa degli imprenditori’’ interprete delle esigenze del territorio. “E’ opportuno –ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli- distinguere nettamente ciò che funziona da ciò che non funziona, evitando la logica dei tagli lineari. Riconosciamo la necessità di procedere a riforme strutturali per una maggiore efficienza della Pubbliche Amministrazioni. ed anche del sistema camerale. Occorre attuare, in Basilicata, per raggiungere tali obiettivi un progetto di regionalizzazione che consenta la nascita della Camera di commercio di Basilicata, con la conseguente aggregazione delle due Camere provinciali, nel rispetto dei valori dei territori rappresentati. Nell’iter del progetto di regionalizzazione è auspicabile il ruolo del Presidente della Regione, Marcello Pittella. al fine di garantire la corretta applicazione dei criteri che saranno definiti’’. Le richieste riguardano il mantenimento dell’obbligatorietà di iscrizione delle imprese alle Camere di commercio al fine di consentire, attraverso le stesse in qualità di “Pubblica Amministrazione per le imprese”, la tutela e la regolazione del mercato, trasparenza, sicurezza e legalità dell’agire economico. Si chiede che gli Enti camerali mantengano la gestione del Registro Imprese. evidenziando come un eventuale trasferimento delle competenze al Ministero per lo sviluppo economico comporterebbe difficoltà logistiche per le imprese nella fruizione dei servizi e conseguente confusione, lentezza e peggioramento delle prestazioni. Il consiglio camerale chiede una riforma organica, profonda e complessiva delle Camere di commercio, da realizzare in tempi rapidi, contestualmente all’intervento sul diritto annuale, basata su percorsi ed elementi specifici. Riguardano gli accorpamenti in “forma volontaria ’’ delle Camere e la centralizzazione di funzioni e servizi, in tempi stabiliti e con parametri prefissati e oggettivi. Sul piano gestionale e al fine di favorire il risparmio, migliorare la leggibilità dell’attività delle Camere e creare uno strumento di benchmark tra le stesse, si propone la definizione di schemi chiari di budget e rendiconti basati su prestazioni standardizzate.
La riforma coinvolge anche le Aziende speciali, con una razionalizzazione e riduzione del loro numero delle aziende speciali e delle società consortili, dismissioni delle partecipazioni non funzionali al ruolo delle Camere, che permettano di liberare risorse per le imprese. Si propone, allo scopo, e in una logica di sussidiarietà con le Organizzazioni di rappresentanza delle imprese e delle professioni, la razionalizzazione dei servizi riducendone alcuni (es. le attività di formazione) che possono essere adeguatamente effettuati dalle organizzazioni e assegnando, nel contempo, alle camere funzioni attualmente svolte da altri soggetti pubblici (es. funzioni delle Province sul mercato del lavoro).
Per quanto riguarda le Aziende speciali il consiglio camerale di Matera condivide la necessità di riorganizzarle, garantendo quel livello di specializzazione che consenta alle stesse di operare anche oltre i limiti territoriali. Tutto ciò ne assicurerebbe l’autonomia finanziaria in modo da costruire un valore aggiunto del sistema camerale, senza aggravio dei bilanci delle Camere di commercio. Un’altra proposta riguarda la focalizzazione degli interventi della Camera su progettualità rilevanti e progetti organici.
La definizione del documento, pienamente condiviso dalle realtà sociali, professionali e imprenditoriali del Materano, è stata preceduta da un ampio dibattito che ha messo in luce le positive azioni avviate dall’Ente camerale con una progettualità “aggregante’’ anche per altre realtà come “Mirabilia per i siti Unesco’’, Siaft per l’agroalimentare, Medita sulla dieta mediterranea che sono apprezzate e condivise come esempio di buone pratiche per il sistema camerale. La Camera di commercio di Matera continua a rappresentare un’eccellenza ed un esempio virtuoso di Ente pubblico in grado di sostenersi e di restituire al territorio la maggior parte della “tassa di scopo” che riceve dalle imprese. Il grado di restituzione supera il 42 per cento del diritto annuale incassato. Ha attivato,inoltre, sul territorio un effetto moltiplicatore in termini di contributi diretti utili ad accrescere la competitività delle imprese e di sostegno alle realtà territoriali in diverse attività.