“La carenza di semiconduttori che colpisce lo stabilimento Stellantis Melfi è, purtroppo, solo l’avvisaglia di cosa ci attende l’autunno già alle porte con vecchi problemi incancreniti, nuove emergenze da fronteggiare e soprattutto il Pnrr da avviare. In questo scenario serve soprattutto una vera concertazione Regione-sindacati-associazioni imprenditoriali”. E’ quanto afferma il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli che aggiunge: “l’auspicio è che l’atteggiamento del Presidente Bardi, che rinnova continuamente la sua disponibilità, si traduca rapidamente in fatti in vista di scadenze immediate sia ordinarie che straordinarie. Pensiamo solo a come affrontare la situazione che si profila a Melfi che si riverbera a cascata sul comparto automotive e sull’intera economia lucana. Una questione di carattere europeo e mondiale ma che non per questo non può vederci attivi con iniziative appropriate. Ribadisco: la Uil, insieme a Cgil e Cisl, in ogni occasione ha espresso la disponibilità ad avviare una nuova fase di dialogo e ascolto che si traduca, conseguentemente, in scelte condivise con la forte la convinzione che senza una concertazione, diversa dal passato per strumenti, modalità e contenuti, l’autunno sarà ancora più difficile. Si tratta di affermare innanzitutto la consapevolezza che i Tavoli tematici che pure si sono tenuti periodicamente in Regione presso diversi Dipartimenti, anche con momenti utili, – sottolinea Tortorelli – non sono più adeguati e che necessita una Cabina di Regia con una visione a 360 gradi: dall’automotive, al Pnrr, al futuro delle attività estrattive sino alla riconversione energetica, all’agroalimentare, alle aree interne, alle riforme di enti subregionali. A proposito di aree interne non possiamo non raccogliere il messaggio che viene dall’incontro dei vescovi del Sud a Benevento per riprendere ogni azione necessaria a stoppare fuga dei giovani e spopolamento”.
Nel comunicare che la Uil terrà domani la segreteria regionale per la riflessione su come impostare adeguatamente il lavoro per l’autunno, Tortorelli conclude: “Non conosciamo ancora la quota della prima tranche di 25 miliardi, già erogata all’Italia, se non la conferma del 40% di essa destinata al Mezzogiorno. Abbiamo sul piatto 10 miliardi da impegnare per far ripartire crescita, sviluppo ed occupazione. E’ questo il primo vero banco di prova per l’autunno che vorremmo affrontare con ben altra visione, rifuggendo quella dei compartimenti-stagno”.