“Dopo la tassazione degli extraprofitti di banche ed istituti di credito, il Governo raccolga la proposta della Uil di seguire la stessa strada per gli extraprofitti accumulati dalle società petrolifere ed energetiche, istituendo in Basilicata un fondo specifico da indirizzare alla difesa del welfare da tempo fortemente a rischio, in particolare per le categorie più deboli, gli anziani, le famiglie monoreddito, i lavoratori precari”. Così Vincenzo Tortorelli, segretario regionale Uil Basilicata, sottolineando che “si tratta di una proposta che il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri ha fatto in solitaria da oltre un anno e che assume significati particolari e specifici nella nostra regione, macrofornitrice di petrolio e gas. Parliamo di un gettito più che consistente che garantirebbe ben oltre il “mini-beneficio” del bonus gas per le famiglie lucane. Si pensi che l’utile netto dichiarato dall’Eni è di oltre 7 miliardi di euro rispetto a 1,2 miliardi (dati raffrontati al primo semestre 2021). La Total è arrivata a 5,7 miliardi di profitti e la Shell sino a 100 miliardi di dollari. Per questo, la decisione delle aziende energetiche di non pagare la tassa sugli extraprofitti prevista da una legge della Repubblica italiana è semplicemente scandalosa. Tutto questo mentre – aggiunge Tortorelli – come sindacato siamo fortemente impegnati, insieme a forze politiche ed associazioni del terzo settore, in iniziative di contrasto alla povertà e al disagio sociale. Riteniamo che non siano sufficienti le misure finalizzate al contenimento dei prezzi dell’energia e dell’inflazione, che specie sul fronte dei costi dei carburanti come sanno bene gli automobilisti si sono rivelate un flop. Quello che proponiamo invece è un intervento reso possibile dalla decisione del Governo di procedere alla tassazione degli extraprofitti delle banche e pertanto non fermarsi qui. In tal senso, per la UIL, è doveroso che le imprese energetiche garantiscano un contributo solidaristico allo Stato, attraverso cui contenere per le famiglie, i consumatori e le imprese, gli effetti dell’aumento dei prezzi dovuto al rincaro di energia e materie prime, in seguito alla guerra in Ucraina. Per noi si tratta di una scelta di equità, finalizzata al recupero di risorse utili a sostenere il sistema economico italiano, in una fase ad alto tasso di inflazione nonostante qualche timido ed insufficiente segnale in controtendenza che viene dalla Basilicata. E si pensi ai giovani che – conclude il segretario Uil – andranno in pensione a 74 anni se cominciano oggi a lavorare con importi inferiori ai loro padri”.
Ago 12