“I dati dell’Inps sulla cassa integrazione che nel biennio gennaio-febbraio in Basilicata per la straordinaria raggiungono i 3,4 milioni di euro con un incremento esponenziale (oltre il 2.300%), sicuramente dovuta alle difficoltà per Stellantis Melfi, rispetto allo stesso biennio 2021 e per la cig “emergenza sanitaria Covid” sono intorno alle 120 mila ore confermano la valutazione preoccupante che abbiamo espresso nel nostro recente Consiglio Federale: è in atto un ulteriore scivolamento sociale, economico, occupazionale della Basilicata che richiede la massima attenzione ed iniziativa”. A sostenerlo è il segretario regionale Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli sottolineando che “solo la cig ordinaria arretra nei primi due mesi del nuovo anno rispetto all’analogo periodo del 2021 di circa il 36%. La tutela dei lavoratori collocati in cassa integrazione pertanto continua ad essere una nostra priorità. Inoltre, le stime che periodicamente Istat, Banca di Italia, Svimez ci trasmettono sono un brutto segnale da cogliere adesso che attraverso la fase di definizione del PNRR Basilicata siamo ancora in tempo.
Non abbiamo mai partecipato e non lo faremo certo adesso a dibattiti politici su formule di maggioranza di governo nazionale, regionale e locale, ma – continua Tortorelli – in uno scenario che richiede nervi e polsi saldi avvertiamo ancora di più la responsabilità di un ulteriore sforzo per reggere l’impatto con le grandi questioni che l’attuale situazione ci pone. E non solo, oggi siamo di fronte ad una sovrapposizione di crisi, quella sanitaria e umanitaria per la guerra in Ucraina: tutto quanto avevamo immaginato per la fuoriuscita dalla crisi pandemica, anche attraverso i fondi del PNRR, appare oggi superato, tutto va riscritto e aggiornato alla luce degli scenari geo-politici ed economici che la guerra andrà a determinare. Tutto questo nella convinzione che le nuove sfide dello sviluppo globale post-pandemico abbisognano di grandi intese e di governance nuove, convergenti ed artefici del lavoro per lo sviluppo secondo il rilancio di una pianificazione strategica compartecipata e polisettoriale. Senza piani e capacità realizzative accompagnate dall’applicazione quotidiana di strutture, territori, enti locali e forze sociali il rischio è di rimanere marginali invece che protagonisti convinti che la regione ha ricchezza di beni locali e di piattaforme manifatturiere, come gli stabilimenti delle grandi aziende che sono centrali per il nuovo sviluppo della Basilicata e del Paese”.