“Lo sciopero generale del 29 novembre che ci vedrà impegnati in Basilicata insieme alla Cgil è la risposta dei lavoratori, pensionati, donne e giovani lucani non solo alla manovra del Governo ma ad un attacco, senza precedenti, alle condizioni di lavoro, di vita, di salute delle popolazioni del Sud”. Lo ha sostenuto il segretario regionale della Uil Basilicata, Vincenzo Tortorelli, che è intervenuto oggi al Consiglio nazionale Uil dedicato alla decisione di proclamare lo sciopero generale e ad una prima valutazione sull’organizzazione della mobilitazione regionale e territoriale. “Il punto di rottura col governo – ha aggiunto – si consuma sui tagli al sociale: dalla sanità alla scuola, dal blocco al turn over che svuota le pubbliche amministrazioni anche locali, alle pensioni maltrattate. Il Mezzogiorno e la Basilicata non possono reggere ulteriori tagli. Lo abbiamo detto in occasione della recente audizione in Prefettura a Potenza da parte della Commissione parlamentare Affari Regionali: i servizi pubblici per i lucani sono già inadeguati ed insufficienti. Al di sotto – ha affermato Tortorelli – c’è solo la situazione di Paesi in via di sviluppo. Inoltre, il taglio di 4,6 miliardi di euro al fondo automotive vanifica ogni sforzo che pure a livello di Regione Basilicata si sta facendo, come testimonia il consiglio regionale straordinario. E’ un durissimo colpo non solo a tutto il settore automotive e della componentistica piuttosto anche agli impegni manifestati dal Presidente Bardi in primo luogo di interlocuzione con il Governo e la Commissione Europea. E non si sottovaluti l’allarme lanciato oggi dall’Osservatorio Anfia – associazione imprese filiera automotive – il 12% delle aziende pensa di lasciare il settore, una su tre ridurrà i posti di lavoro. Un allarme che pesa come un macigno su San Nicola di Melfi. Per tutto questo la convocazione di un tavolo presso la Presidenza del Consiglio, tenuto conto che quello aperto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy si è rivelato non solo improduttivo, ma addirittura controproducente, è per la Uil e la Uilm una priorità. Un altro tema cruciale è quello della sicurezza sul lavoro. Nonostante le celebrazioni ufficiali alla Camera e al Senato dedicate alla sicurezza, dove parlano tutti tranne le parti sociali, la situazione non cambia: i morti sul lavoro continuano ad aumentare. Sulle iniziative da assumere in Basilicata, di intesa con la Cgil, in vista dello sciopero generale il segretario della Uil nel sottolineare che saranno oggetto di confronto con i gruppi dirigenti regionali della Cgil, ha riferito che la Uil ha già programmato un’iniziativa a breve. Si tratta della tappa a Potenza (area Torre Guevara) della “carovana Uil” prevista per l’8 e il 9 novembre, nella quale la “campagna No ai lavoratori fantasma” avrà una centralità, e dedicata a questioni sociali fondamentali quali sicurezza sul lavoro, opportunità per i giovani, artigianato, diritti e tutele per le lavoratrici ed i lavoratori e molto altro ancora. Saranno due giorni intensi di dibattito e confronto sui temi cruciali che riguardano il futuro della Basilicata, del Mezzogiorno e del mondo del lavoro e per avviare la mobilitazione che precederà lo sciopero generale estendendola a tutti i posti di lavoro e territori”.
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