“L’annuncio che il fondo Usa Davidson Kemper ha deciso di investire nel più grande sito di stoccaggio di gas del Sud Italia, “Cugno le macine Stoccaggio”, nei territori di Ferrandina, Pisticci e Grottole, con un potenziale di 800 milioni di metri cubi, va nella direzione che la Uil ha indicato da tempo di far diventare la Basilicata la regione ‘ Hub Energia’ per i fabbisogni del Paese, mettendo insieme tutte le risorse energetiche – petrolio, gas, idrogeno, rinnovabili – di cui già dispone e di cui disporrà a breve”. Ad affermarlo è il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli commentando la notizia della nascita della piattaforma Thaleia guidata da Marco Reggiani (già ceo Snam) che si occuperà del progetto. “Un importante tassello che – continua – si aggiunge a quello di “Infrastrutturazione di rete, siti di stoccaggio e distribuzione di Idrogeno (H2) e Metano liquido (GNL) nelle principali aree industriali della Regione Basilicata” e per la realizzazione in sul territorio regionale di un Centro di Alta Tecnologia Nazionale per progetti di ricerca e trasferimento tecnologia sulla mobilità ad idrogeno. La Basilicata deve perseguire l’obiettivo della graduale cessazione della produzione elettrica con il fossile, compensata oltre che dalla forte crescita dell’energia rinnovabile, da un piano di interventi infrastrutturali, in generazione flessibile, reti e sistemi di accumulo, da effettuare nei prossimi anni. La nostra regione – terra di idrocarburi e di energie rinnovabili, oltre che di risorse idriche essenziali per il Progetto di realizzazione di un ‘hub idrogeno’ – ha tutte le condizioni per diventare un ‘laboratorio’ per i programmi di investimenti in campo energetico. Sono temi di cui abbiamo discusso nei giorni scorsi a Ferrandina nel convegno del Pd e che sono parte integrante del rilancio della Valbasento. E’ pertanto necessario ed urgente che la Giunta Regionale acceleri ogni iniziativa per garantire il passaggio verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Il nuovo corso della relazione tra attività estrattiva e Basilicata non può che essere ancorato a quattro pilastri tematici fortemente interconnessi: ambiente, sicurezza, lavoro, investimenti. Si tratta di ragionare all’altezza del ruolo che la Basilicata ha come massimo fattore della produzione di idrocarburi e come ‘quarto proprietario’ per volume di gas naturale prodotto sul territorio nazionale. Realizzando – continua Tortorelli – modelli di valorizzazione della cessione gratuita di gas alla regione attraverso forme aziendali di multi utilities . Cogliamo infine la disponibilità espressa dalla società che sarà impegnata nel progetto “Cugno le macine Stoccaggio” che si dice disponibile ad “avviare un dialogo con il territorio per individuare l’assetto più sostenibile”.
Per noi sindacati accrescere l’occupazione diretta e dell’ indotto e l’attività di piccole e medie imprese lucane sono obiettivi che non vanno disgiunti dai programmi di transizione energetica e dai progetti contenuti nel Pnrr. È dunque tempo di una straordinaria unità di intenti tra i protagonisti di un nuovo sviluppo nella Basilicata, prima regione energetica del Paese. Determinante è il Patto per l’energia al fine di promuovere tutte le possibili soluzioni che, utilizzando strumenti e approcci dell’ecologia industriale, dimostrano le rispettive potenzialità di decarbonizzazione, per favorire il ricorso a molteplici fonti e vettori rinnovabili e low-carbon e l’utilizzo di asset già disponibili, garantendo la sicurezza, la flessibilità e la competitività del sistema energetico”.