“L’autunno “caldo e complicato” che non solo come Uil, ma numerosi soggetti sociali hanno previsto, è cominciato in anticipo rispetto alla stagione temporale: le rilevazioni effettuate ad agosto dall’Istat sulla base del rapporto tra il Prodotto interno lordo (che misura il livello dei beni e servizi dunque il benessere economico) e il numero di abitanti indica la Basilicata tra le più povere (15esimo posto) con una media di 20mila euro pro-capite. C’è bisogno che il Presidente Bardi predisponga un’agenda per affrontare vecchie e nuove emergenze”. Così Vincenzo Tortorelli, segretario regionale Uil Basilicata. “Se ci fosse ulteriore bisogno – aggiunge – i nuovi dati riconfermano che la priorità in quest’autunno, quella indicata da tempo dall’Uil, è mettere in sicurezza la Basilicata. Prima di tutto difendendo a denti stretti il welfare. E quanto accaduto ieri in Consiglio Regionale con la decisione della Giunta e della maggioranza di “non decidere” per mettere una “pezza” sulla grave situazione della specialistica ambulatoriale accreditata va nella direzione opposta. Le conseguenze sono quelle di allungare le liste di attesa per prestazioni e visite mediche specialistiche ai cittadini. Siamo fortemente preoccupati perché dopo la fase pandemica ci saremmo aspettati una risposta diversa per la tenuta del Sistema Sanitario Regionale invece si registra un arretramento di servizi e prestazioni per la salute specie nelle aree più interne. Ci eravamo illusi che il Consiglio regionale straordinario sui problemi della sanità avrebbe potuto segnare un passo avanti anche per trovare soluzioni concrete alle nuove assunzioni, alle stabilizzazioni, agli incrementi salariali e agli incentivi agli operatori. Le segreterie generali confederali e di categoria CGIL CISL UIL, a seguito della grande manifestazione dell’autunno scorso, hanno da tempo consegnato al Governo regionale una proposta di merito sulla quale nessun confronto è stato attivato.
Dunque la Uil ripete: ci si concentri sulle priorità. Su tutte Stellantis e l’automotive per il “Patto per Melfi”, lo stato di attuazione del Pnrr, la programmazione dei Fondi Europei e il tema legati al PETROLIO dall’utilizzo dei 150 milioni delle Royalty alla programmazione dello sviluppo del dopo petrolio, un’intesa sulla SANITA’ per il rafforzamento del sistema sanitario, il lavoro e la difesa dello stato sociale. E la questione “giovani”, ragazze e ragazzi lucani, 23 mila tra i 25 e i 34 anni in dieci anni, che trovano davanti al loro cammino ostacoli, spesso insormontabili, fatti di precarietà di lavoro e di vita che li portano a vedere un futuro solamente andando via dalla Basilicata. Meritano una dignità che troppo spesso gli viene tolta, costretti ad accettare condizioni vergognose. Impegniamoci per dare loro le giuste opportunità e una stabilità reale prima che sia troppo tardi. Tra Pnrr e risorse comunitarie europee i soldi ci sono e vanno spesi non tanto per spendere, ci si doti di un cronoprogramma di azioni ed interventi prioritari. Ma – dice Tortorelli – continuiamo a chiedere un cambio di passo prima di tutto nel confronto con il sindacato che sinora è stato episodico e formale. Non siamo ma entrati nella concertazione, termine che negli ambienti di viale Verrastro provoca l’orticaria. Pensare di farcela da soli è quanto di più sbagliato possa esserci specie nell’affrontare sfide epocali come quella della transizione energetica.La Basilicata può essere messa in sicurezza e guardare al futuro solo se si vuole realmente lavorare per il benessere delle persone. Noi siamo stati il “sindacato della proposta” e per queste ragioni non faremo sconti a nessuno e – aggiunge il segretario della Uil – se non arriveranno segnali e risposte chiare la UIL proporrà a CGIL e CISL un percorso di confronto con i lavoratori attraverso assemblee e attivi territoriali non escludendo una grande mobilitazione regionale”.