La posizione del presidente dell’Inps Boeri a favoredell’adeguamento all’aspettativa di vita per la pensione e il dato che vede, in media, il 37,5% dei pensionati italiani sotto la soglia dei mille euro, da noi percentuale di gran lunga superiore con sette su dieci sotto i 750 euro, rafforzano l’esigenza che unitariamente ai sindacati dei pensionati di Cgil e Cisl ci siamo dati di rilanciare la fase 2 della riforma delle pensioni eil confronto con il governo. Lo afferma Vincenzo Tortorelli, segretario regionale della Uilp riferendo che è stata decisa la data del 13 luglio a Roma per l’assemblea unitaria di Cgil, Cisl e Uil, che si riuniranno per fare il punto sulle pensioni. L’appuntamento servirà proprio a confrontarsi sulla ‘fase 2′ della riforma sul tema della previdenza e del lavoro.
Il futuro dei giovani è a rischio, aumentano le preoccupazioni per le future pensioni dei lavoratori che oggi sono giovani. Per questo motivo, i sindacati Uilp, Cgil e Cisl chiedono di cambiare i coefficienti di calcolo, oggi basati sul sistema contributivo. Tortorelli, chiarisce che questi criteri si sono rivelati troppo penalizzanti per i giovani, come altrettanto negativa diventerebbe la progressione prevista dalla legge Fornero per lasciare il lavoro.Legare l’età pensionabile all’aspettativa di vita, penalizzerebbe le fasce più deboli della popolazione (operai e edili) che smetterebbero di lavorare solo dopo avere superato i 70 anni.Inoltre Il sistema pensionistico italiano non riesce ad autofinanziarsi, i contributi versati dai lavoratori infatti coprono il 76% delle pensioni con un marcato gap fra Nord e Sud: nel Sud il tasso è del 51% ( con Regioni come Calabria e Basilicata intorno al 25%), nel Nord si sale all’86,68%, il Centro si attesta al 77,25%, per cui lo Stato deve utilizzare in misura maggiore le entrate fiscali per sostenere il sistema pensionistico.
In generale, il divario fra Nord è Sud è molto alto sulle pensioni di anzianità (58% contro 21%, con una differenza di oltre 35 punti), si riduce sui trattamenti di vecchiaia (46% contro 29%, gap sotto i 20 punti), mentre i trattamenti di invalidità e le pensioni assistenziali, come detto, sono più numerose nelle Regioni meridionali dove dominano carriere lavorative discontinue, spesso assistite (prestazioni di sostegno al reddito, giornate ridotte in agricoltura), con periodi di lavoro irregolare e con basse contribuzioni. Il Centro ha una distribuzione di pensioni in linea con quella della popolazione.
I due casi limite sono Lombardia e Calabria: in Lombardia, per ogni 100 prestazioni erogate 58,6 sono di vecchiaia (di cui 32,1 di anzianità con storie contributive medie di circa 37 anni di contributi); 19 sono prestazioni ai superstiti, 3,1 di invalidità e 19,3 assistenziali. In Calabria su 100 prestazioni 36,5 sono di vecchiaia (di queste solo 13,8 sono di anzianità), 17,6 ai superstiti, 9,4 di invalidità e 36,4 assistenziali.
La regione con l’importo medio mensile della pensione più alto è il Piemonte (1140 euro), seguito a breve distanza da Val d’Aosta, Lombardia, Tentino Alto Adige, Veneto, mentre gli assegni più bassi sono in Molise e Basilicata (poco più di 900 euro) e sotto i mille euro ci sono anche Calabria, Abruzzo, e Marche.
“La verifica della pensione è un obiettivo indifferibile per far conoscere a tutti i pensionati i cosiddetti diritti inespressi, vale a dire i diritti di carattere assistenziali/previdenziali che gli spettano ma che talvolta se non rivendicati giacciono inespressi. Per questo la Uil Pensionati e l’Ital Uil (Patronato) annunciano l’iniziativa di controllo e verifica delle posizioni pensionistiche, dei pensionati a basso reddito, che nei prossimi mesi impegnerà gli operatori del Patronato su tutto il territorio nazionale.
Verrà infatti attivata un’informazione capillare sul territorio affinché i potenziali 11 milioni di pensionati (il 63,1% del totale dei 18 milioni di pensioni), con un reddito pensionistico pari a 750 euro, possano verificare presso le Sedi sindacali della Uilp e del Patronato Ital Uil se sono titolari dei predetti diritti.
Presso le strutture Uilp e Ital sarà quindi possibile ricevere informazioni nonché tutta l’assistenza necessaria in merito alle seguenti prestazioni: l’integrazione al trattamento minimo; le maggiorazioni sociali e l’incremento della pensione; l’assegno sociale; l’assegno al nucleo familiare; la quattordicesima mensilità per redditi fino a 1000 euro.
Lug 04