Il segretario regionale Vincenzo Tortorelli ha tracciato un bilancio – “Un anno di Uil” – in un incontro di dirigenti e delegati a Picerno: “il 2024 è stato un anno di impegno, mobilitazione e battaglie importanti, in cui abbiamo lavorato insieme per difendere i diritti fondamentali, migliorare le condizioni di vita e costruire un futuro più giusto e solidale per la Basilicata. Al centro del nostro agire c’è sempre stato un obiettivo chiaro: restituire dignità alle persone. Questa parola chiave è il filo conduttore del nostro lavoro: dignità significa garantire un lavoro stabile, sicuro e tutelato; significa combattere la precarietà e promuovere condizioni di vita e di lavoro eque, in cui ciascun cittadino possa vivere senza l’incertezza del domani”. Il bilancio dell’attività evidenzia che lo sciopero dello scorso 29 novembre, proclamato dalla Uil insieme alla Cgil, è stato uno dei momenti più importanti della lotta collettiva. “Con questa mobilitazione – sottolinea Tortorelli – abbiamo chiesto con forza giustizia sociale, opponendoci con fermezza a una manovra finanziaria iniqua che rischia di penalizzare i più vulnerabili e di aumentare le disuguaglianze sociali. È stato un momento di grande unità e di responsabilità, in cui abbiamo ribadito che la lotta per i diritti e per la dignità non si arresta mai. Attraverso questa mobilitazione abbiamo dimostrato il valore della partecipazione, della coesione e della solidarietà, fondamentali per garantire tutele e prospettive a chi lavora e si impegna ogni giorno per costruire il proprio futuro”.
Per la Uil uno dei temi più urgenti resta senza dubbio la precarietà del lavoro, una piaga sociale che colpisce milioni di persone e, in particolare, i giovani che si affacciano al mondo del lavoro. “Con il progetto “Essere Insicuri” – dice ancora Tortorelli – abbiamo rivolto particolare attenzione ai più giovani, con l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro e sensibilizzare su un tema cruciale: la consapevolezza dei propri diritti e la necessità di costruire un futuro professionale in condizioni sicure e tutelate. I giovani sono il presente e il futuro della nostra società, e il loro coinvolgimento nelle nostre battaglie è un chiaro segnale di speranza e di impegno per un domani migliore. Parallelamente, abbiamo affrontato altre battaglie fondamentali, come la mobilitazione contro l’autonomia differenziata, attraverso la raccolta firme per il referendum. Questa iniziativa è un gesto di responsabilità sociale, un modo per riaffermare l’importanza della solidarietà, dell’uguaglianza e del rispetto dei diritti fondamentali per tutti i cittadini. Crediamo che l’uguaglianza sia la base per costruire un Paese equo, in cui ogni cittadino possa vivere con gli stessi diritti e le stesse opportunità. Insieme abbiamo anche garantito supporto e solidarietà a chi è più fragile attraverso i servizi della Uil, come l’Ital e il Caf Uil , che hanno rappresentato un punto di riferimento per molte persone. Con ascolto, supporto concreto e assistenza, questi servizi hanno dimostrato il valore della comunità e della responsabilità sociale, intervenendo per garantire diritti, tutele e servizi a chi ne aveva bisogno. Guardando al futuro, il 2025 ci propone sfide nuove, ma anche importanti opportunità di sviluppo e crescita. Settori strategici come l’automotive, con lo stabilimento di San Nicola di Melfi, e il settore energetico, cruciale nella transizione ecologica, rappresentano una possibilità concreta di sviluppo per la nostra terra. Tuttavia, per cogliere questa opportunità -aggiunge il leader della Uil lucana – dobbiamo agire con determinazione, visione e responsabilità, promuovendo investimenti, stabilità e prospettive occupazionali per garantire un futuro più stabile e sicuro per la nostra regione e per le generazioni che verranno. Abbiamo scelto di essere una comunità, di rafforzare il senso di collaborazione e di condivisione, per affrontare insieme le sfide che il futuro ci pone. La nostra forza risiede proprio in questa capacità di stare insieme, di costruire un percorso condiviso basato sulla solidarietà, sulla giustizia sociale e sulla partecipazione”.