“L’Ugl Basilicata certamente non rimarrà a guardare alla finestra su quanto si sta’ consumando ai danni dei lucani sulle assunzioni per le estrazioni petrolifere a conto della Total, faremo fortemente sentire la nostra voce. Così come chiediamo al presidente della Giunta Regionale della Basilicata, Marcello Pittella di muoversi di più, di essere un ‘brigante’ lucano sul punto specifico, prima che sia troppo tardi. Pronti, a far capire a Total e Pittella di tener in debito conto delle migliaia di disoccupati della Basilicata per le assunzioni delle attività petrolifere attraverso i Centri per l’Impiego”.
E’ quanto dichiarano Giuseppe Giordano e Giovanni Tancredi, segretari regionali dell’Ugl Basilicata per i quali, “questo e’ l’unico strumento per prevenire una sorta di guerra tra poveri tra Comuni lucani con la definizione di un ‘Piano straordinario per l’occupazione’. Per i posti di lavoro stabili e non, Total non ha tenuto nessun debito conto che sta’ operando in Basilicata e assumere a sua volta un numero sicuramente superiore di manovalanza su quanto fin’ora di poco fatto. A Pittella chiediamo di non fare solo proclami ed annunci, si faccia ‘rispettare’ dalla compagnia estrattiva petrolifera: l’Ugl invanamente e inascoltata dall’ex Governatore De Filippo, ha sempre chiesto di far parte e sottoscriverne il famoso ‘Memorandum’ sul petrolio ma ad oggi, ci sembrerebbe che anche Pittella nulla voglia fare, forse, a nostro parere non potendo, perché legato ad equilibri che non possono essere distolti con altre associazioni ed organizzazioni. E’ necessario aggiungere – proseguono i sindacalisti Ugl – un bonus da destinare alle imprese locali che procedano ad assunzioni di manodopera attraverso i Centri per l’Impiego, tenuto conto che sinora si e’ proceduto a lavorare solo con personale già in forza alle imprese e che il territorio lucano nell’ambito occupazionale poco ne ha potuto godere. Si vada avanti – concludono i segretari Tancredi e Giordano – con l’obiettivo di incentivare una riduzione del costo delle imprese per l’assunzione stabile di lavoratori, con precedenza per determinate categorie particolarmente a rischio di esclusione dal mercato del lavoro (giovani, donne, lavoratori in mobilità), contribuendo, con uno strumento di agevolazione fiscale, a ridurre l’ingente pressione fiscale che grave sulle imprese giacenti in Basilicata”.