Tragedia sul lavoro questa mattina all’interno dello stabilimento Ansaldo di Genova, in via Lorenzi. Un operaio è morto mentre si trovava all’interno dell’azienda. Si tratta di un uomo di 42 anni dipendente di una ditta esterna all’Ansaldo, la Geko. Si chiamava Eros Cinti, padre di due bambini di 6 e 11 anni e abitava a Pontedecimo.
Secondo quanto ricostruito il lavoratore sarebbe stato colpito da una cassa pesante alcune tonnellate caduta da una gru all’ingresso dello stabilimento. La tragedia si è consumata qualche minuto dopo le 8. Sul posto immediato l’intervento del personale sanitario ma per l’operaio non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo.
Nello stabilimento si stava svolgendo un lavoro di movimentazione di un capello alternatore. A un certo punto il materiale sarebbe caduto travolgendo il 32enne. Sul posto sono inizaite le indagini chiamate a far luce su quale sia stata l’esatta causa che ha provocato l’incidente. Tra le ipotesi al vaglio anche quella di una forte folata di vento e un imbragatura mal posizionata.
Tragedia Genova, Ugl: “Sempre più formazione e prevenzione”
“È inaccettabile che ancora si continui a perdere la vita sul posto di lavoro nel 2019. L’ennesimo incidente mortale avvenuto quest’oggi in Ansaldo Energia, dove un operaio 42enne è rimasto schiacciato dal carico di una gru all’interno dello stabilimento di Genova, per l’Ugl, per tutto il mondo del lavoro e delle tante aziende sane Italiane è deleterio e offensivo”.
Con immenso rammarico e dispiacere lo dichiarano il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici Antonio Spera e il segretario nazionale della federazione con delega a Finmeccanica, Adelmo Barbarossa.
Per i sindacalisti, “profondo è il dolore per la tragica morte di Eros Cinti a cui esprimiamo a nome di tutta la Ugl Metalmeccanici la nostra vicinanza e cordoglio. Siamo fortemente rammaricati, si studia di come utilizzare la terra sul pianeta Marte ma ancora oggi si tralascia su come individuare i mezzi più efficaci per scongiurare infortuni e incidenti mortali. Come Ugl – concludono Spera e Barbarossa – non abbasseremo mai la guardia, insistendo sempre più che necessita investire sulla formazione e impedimento degli infortuni. Attività di prevenzione e vigilanza in materia di Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro devono essere di rispetto quotidiano per le aziende e per i dipendenti; facciamo appello alle istituzioni: locali, regionali e governativi affinché i temi della sicurezza diventino elemento di confronto quotidiano e che possano essere impartiti già a partire dalle attività scolastiche”.