La crisi che pesa particolarmente sugli agenti di commercio (solo in Basilicata sono circa 1500) ha effetti motivazionali ed è anche crisi di “vocazione” per un antico mestiere che nel corso degli anni ha subito profondi cambiamenti. La Fnaarc-Confcommercio Potenza ha voluto perciò promuovere un corso di formazione, un’iniziativa decisamente singolare ed innovativa. “ In questo momento abbastanza singolare con i consumi in calo, i blocchi del Coronavirus alle porte, l’incertezza generale – spiega Angelo Lovallo, presidente Fnaarc -abbiamo pensato di aiutare i nostri colleghi con qualcosa di tangibile: un corso di training tenuto dal coach Raffaele Pesacanedi Potenza”.
Il corso – presentato ieri nella sede di Confcommercio (contrada Riofreddo – Centro Direzionale Abitare Franco) si articolerà in 4 prossime sedute con cadenza quindicinale e servirà a ricercare le giuste motivazioni personali a contrastare le problematichegiornaliere.
“ Solo un atteggiamento molto positivo – aggiunge Lovallo – può aiutarci a superare questo momento e per farlo abbiamo bisogno di allenarci con un vero coach che ci guiderà in questo percorso”.
Il corso partirà non appena si saranno raggiunte le 25 unita ( le iscrizioni presso Fnaarc-Confcommercio Potenza) è sarà aperto anchead imprese con dipendenti addetti alle vendite. Come ulteriore promozione 5 unità saranno riservate a giovani agenti o figli di Agenti in attività in maniera completamente gratuita.
Questa promozione nasce con l’obiettivo di far conoscere da vicino la Professione di agente di commercio che rimane una ottima opportunità di lavoro Autonoma , ma che negli ultimi anni registra una preoccupante diminuzione di nuovi agenti e nuove iscrizioni. Forse un corso di training può essere un buon trampolino di lancio. “Perdiamo professionisti, ci sono pochi giovani, che magari fanno gli agenti per cinque o sei anni, formandosi e poi – dice Lovallo – facendosi assumere altrove. Ma restiamo fondamentali per l’economia».
L’agente di commercio è legato ai consumi : meno consumo, meno provvigioni. L’agente di commercio è legato alle spese : meno ordini, più spese. L’agente di commercio è legato agli investimenti : meno commissioni, più spese per ricerca di nuove aziende, nuovi clienti, ed investimenti in tecnologia. Le aziende che sono al collasso e non possono ridurre i costi fissi (stipendi, manutenzione macchinari ecc.) ed allora tendono a liquidare i costi variabili con ritardo. Ed ecco spiegato i ritardi nelle ns. liquidazioni trimestrali, le provvigioni pagate sull’incassato, o l’addebito immediato in c/ provvigioni delle provvigioni stornate per insoluti. I costi lievitano, il prezzo dei carburanti va alle stelle ed ecco l’agente di commercio che ne paga le conseguenze. Le spese aumentano anche per gli investimenti tecnologici, i computer, il software per il programma di controllo degli ordini dei clienti, delle provvigioni, del budget. Aumentano anche le spese di rappresentanza (le aziende pretendono uffici, segretarie, show room) che spesso con la perdita dei mandati , si rivelano un boomerang per la vita lavorativa dell’ agente.