Centoventi chilometri in sei giorni. Sono i numeri della transumanza da Matera a Laurenzana compiuta da Raffaele Trivigno con la sua mandria di bovini podolici. Ad accogliere l’allevatore, al suo arrivo nella sua azienda agricola, i vertici dell’Associazione regionale allevatori di Basilicata, con il presidente Palmino Ferramosca, il direttore, Giuseppe Brillante, il vicesindaco Salvatore Urga, e il direttore generale del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, Donato Del Corso. “Una giornata di festa perché si accoglie con gioia il rientro di una mandria composta da bovini podolici, in tutto circa 160 capi – ha evidenziato Ferramosca – anche con i vitellini nati durante il periodo dello svernamento. La Basilicata è la regione che rappresenta oltre il 50 per cento di questa antica razza di bovini da carne (ma apprezzato è anche il “caciocavallo “) e la pratica della transumanza è un elemento caratteristico, ma anche essenziale per mantenere la rusticità della razza podolica. La giornata è stata anche un’occasione per dare valore ad una pratica, quella della transumanza – ha continuato Ferramosca – che è stata riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità e che ha un ruolo determinante per la tutela dell’ambiente e la conservazione della biodiversità vegetale e animale”. Per il direttore Brillante ” è arrivato il momento perché in maniera legislativa la Regione Basilicata provveda a riconoscere la funzione strategica che l’allevatore transumante svolge per la tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico lucano. È quanto mai opportuna una norma specifica che sostenga e valorizzi la presenza dell’uomo che con la sua attività produttiva preserva cultura e territorio per le generazioni future”. Un plauso per l’iniziativa è arrivato anche dal direttore generale del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata che ha sottolineato ” l’importanza della pratica per il comparto agricolo lucano, che si inserirà in una più ampia progettazione finalizzata ad una decisa promozione del territorio e delle produzioni enogastronomiche”.