Trasporti Basilicata, Filt Cgil: “Irisolto il problema del pagamento dei lavoratori Cotrab. Sindacati tagliati fuori, chiediamo incontro urgente al presidente Bardi”. Di seguito la nota integrale.
Stiamo assistendo ad una sorta di rimbalzo di annunci e proclami definiti “epocali” da parte dell’assessore regionale alla Mobilità e infrastrutture, Donatella Merra, sulla questione Tpl della Basilicata che di fatto lasciavano presagire il superamento definitivo delle problematiche dei pagamenti dei lavoratori del Cotrab.
In realtà, il risultato a cui abbiamo assistito è nel segno della continuità rispetto al passato e cioè nell’incertezza sul futuro dei lavoratori. Siamo stanchi dei continui propositi rispetto alla liquidazione dei crediti pregressi vantati dalle aziende che ovviamente continuano a scaricare sui lavoratori la poca liquidità a disposizione.
In questo quadro si inseriscono alcune decisione sul piano dei servizi aggiuntivi molto discutibili e poco funzionali al sistema. Su tutto ciò il sindacato é stato tagliato fuori da ogni forma di interlocuzione e di informazione nonostante le tante aperture al confronto, tanto da trovarci a oggi nella situazione di non poter di dare risposte certe ai lavoratori vessati sempre più dall’atteggiamento delle politica e dalla crisi dovuta al Covid.
Chiediamo quindi di essere convocati direttamente dal presidente della Regione Vito Bardi per fare luce e chiarezza su un settore che dovrebbe essere al centro del rilancio regionale anche alla luce del nuovo Pnrr e che invece viene visto più come una zavorra che un’opportunità. É emblematico poi che su iniziative che anche questa organizzazione sindacale ha sempre sostenuto attraverso convegni, come la riattivazione della Sicignano – Lagonegro, elemento strategico di mobilità di quell’area alla luce del progetto di alta velocità Salerno – Reggio Calabria che vedrà il nuovo tracciato passare per la valle del Diano, ad interessarsi sia l’assessore alle Attività produttive e non l’assessore al ramo, sempre sorda alle nostre richieste di partecipazione e condivisione del progetto.
Oggi la somma che mette in campo il Pnrr per la mobilità su ferro per il sud è di circa 25 miliardi di euro e su questi vi è la realizzazione della AV Salerno – Taranto, ma anche l’ammodernamento delle stazioni, l’elettrificazione, il passaggio all’idrogeno delle linee diesel, la mobilità sostenibile, l’interconnessione e l’annosa vicenda della Ferrandina – Matera che può finalmente vedere la luce. Questi interventi devono essere associati a una politica che va nella direzione della transizione energetica e del rilancio dell’automotive, che deve essere al centro dell’agenda regionale: il rischio, se non si interviene adesso con delle proposte per il rilancio e l’ammodernamento delle infrastrutture, è di perdere l’ultimo treno per connette alla rete ferroviaria nazionale la nostra regione, uscendo dall’isolamento e cercando di fermare l’emorragia di giovani che rischia di far scomparire la nostra regione in poco meno di un secolo.