Trasporti, Filt Cgil Basilicata e Uil Trasporti Basilicata: “Rotta l’unità sindacale”. Di seguito la nota integrale.
Nella giornata di oggi sabato 10 aprile si è consumato un atto gravissimo che ha rotto definitivamente ogni tentativo di unità sindacale nel settore dei trasporti. Nonostante i nostri ripetuti inviti a trovare una data in comune per l’elezione degli RLS nelle aziende del TPL, nonostante l’invito delle aziende di Anav e l’interessamento delle segreterie regionali e nazionali, la FIT Cisl contro ogni principio democratico e confederale ha deciso di svolgere ugualmente le elezioni in solitaria, fra l’altro dentro un autobus dell’azienda Trotta senza nessuna garanzia sulla regolarità e sulle norme anti-covid, assumendo una condotta del tutto antidemocratica e antisindacale.
Ovviamente ora partiranno esposti e denunce ma soprattutto le scriventi non parteciperanno più a nessun tavolo, sia esso aziendale o istituzionale, con tale organizzazione sindacale, ritenendola appunto antidemocratica e antisindacale.
Di seguito la replica di Fit Cisl e Cisl Basilicata
Abbiamo avuto modo di leggere un comunicato stampa reso pubblico nella giornata del 10 Aprile dove alcune sigle sindacali ci definiscono Antidemocratici e Antisindacali- Dichiarano la Segreteria Generale della CISL di Basilicata e quella della FIT-CISL di Basilicata -.
Crediamo sia d’obbligo rappresentare le questioni con l’onestà intellettuale e la democraticità della rappresentanza che da sempre hanno contraddistinto la Cisl e la FIT di Basilicata.
Partiamo dal fatto che la Pandemia in corso, e per la mole di riunioni che i Comitati per la Sicurezza Aziendali avrebbero dovuto tenere in ognuna delle 50 aziende che svolgono i servizi di TpL Comunali ed Extraurbani presenti sul territorio regionale, si è ritenuto necessario indire le elezioni per il rinnovo della carica da Rappresentante di lavoratori per la Sicurezza nei luoghi di Lavoro del settore del Trasporto Pubblico Locale.
Le cariche ricoperte dai lavoratori erano scadute ormai da anni, così per meglio tutelare i lavoratori e i luoghi di lavoro, nel particolare momento attraversato dal Paese, dando la possibilità a tutti i dipendenti delle aziende di trasporto pubblico locale, di presentare la propria candidatura, come d’altronde accaduto, si è iniziato un percorso democratico per lo svolgimento delle elezioni, secondo le previsioni contrattuali vigenti.
Si è tentato in ogni modo di aprire un dialogo con le altre organizzazioni Sindacali, anche per il tramite del Segretario Generale della Cisl di Basilicata, ma a nulla di positivo si è arrivati.
Certo – prosegue il comunicato – non ci si poteva immaginare che per una democratica indizione delle elezione del Rappresentante per la Sicurezza dei lavoratori nei luoghi di Lavoro, taluni arrivassero a definire la CISL e la FIT Antidemocratici ed addirittura Antisindacali, non se ne comprendono le ragioni contrattuali, anche per il fatto che ci suona davvero bizzarro definire antisindacale una sigla storica come la CISL e la FIT che rappresentano i lavoratori con percentuali importanti nel settore di Basilicata e sicuramente anche sul piano comparativamente nazionale.
A dimostrazione di quanto prima affermato – prosegue il comunicato – si ritiene opportuno precisare che contrariamente a quanto accaduto in questo caso attraverso un’incomprensibile e sconcertante volantino/comunicato pubblico, la CISL e la FIT di Basilicata non hanno eccepito alcunché nei confronti di altre organizzazioni che in data 29 Marzo 2021 hanno deciso di indire elezioni per il rappresentante per la Sicurezza.
Le motivazioni comportamentali non sono secondarie ai fatti accaduti, perché è indole della Cisl e della FIT il rispetto delle azioni sindacali che avvengono all’interno della normale dialettica sindacale che rimane alla base del rispetto del libero associazionismo e delle leggi e dei contratti che regolano la vita del sindacalismo nel Paese.
A riguardo è bene chiarire che l’antisindacalità espressa nel volantino a firma dei responsabili sindacali regionali, ha tutto il tenore di un vile e gratuito attacco mediatico a mezzo stampa per ragioni che sicuramente saranno chiarite nelle sedi deputate a tale scopo.
Così come si ritiene utile specificare che i rappresentanti di alcune delle sigle sindacali in questione sono già oggetto di querela per questo tipo di atteggiamento nei confronti della FIT e ci dispiacerebbe davvero se le due vicende fossero legate da antipatie che nulla hanno a che vedere con le ragioni della CISL e della FIT, nullahanno a che fare nel rappresentare al meglio i diritti e i doveri dei lavoratori che esprimono democraticamente attraverso il proprio voto i propri rappresentanti.
Per meglio chiarire la nostra posizione circa l’unità sindacale nel Trasporto Pubblico Locale, vogliamo ribadire che di unità si sarebbe potuto parlare se vi fossero state basi comuni per obiettivi condivisi circa l’individuazione di percorsi concertati sul TpL, fatti, che non sono mai emersi in nessuno degli incontri tenuti. L’Unità sindacale tanto conclamata da taluni, non è che improvvisamente si è rotta, affermiamo per l’evidenza dei fatti rappresentati, che non è mai esistita, perché non sapientemente ricercata ma solo sbandierata come slogan, che tale rimane.