Trasporti Potenza e Basilicata, Filt Cgil: “Quale il futuro della mobilità regionale e del capoluogo? Mentre l’assessora al ramo e sindaco partecipano a convegni, non sappiamo nemmeno cosa accadrà da qui a sei mesi”. Di seguito la nota integrale.
Mentre assistiamo a un teatrino della politica comunale di Potenza in un momento storico così drammatico per il capoluogo, con litigi all’interno della maggioranza che poco appassionato i potentini ma che rallentano l’iter dell’attività amministrativa a danno dei cittadini stessi, ci chiediamo quale futuro avrà la mobilità in regione e nel capoluogo.
È curioso vedere che sia l’assessora regionale Donatella Merra sia il sindaco Mario Guarente, invece di dare risposte sull’immediato e sul futuro della mobilità nelle loro rispettive comunità di competenza, partecipano a convegni e incontri con il viceministro delle Infrastrutture per parlare di futuro di mobilità quando non siamo in grado di sapere cosa succederà da qui a 6 mesi.
Merra aveva promesso una rivoluzione epocale con le gare bandite da cronoprogramma a fine anno, ma da allora non abbiamo più avuto notizie. Nel frattempo siamo passati da un rinnovo di contratto TPL e da accordi di secondo livello a un aumento del costo del carburante che sicuramente rendono non più sostenibile i costi standard/ chilometro ipotizzati per la gara e che nel clima di incertezza non consentono alle aziende di investire e soprattutto rendono ancora di più precario il comparto, in un momento storico in cui la transizione energetica ci avrebbe fornito uno strumento straordinario per rinnovare il parco macchine e il nuovo piano della mobilità avrebbe davvero connesso la regione ai grandi corridoi alta velocità e alta capacità.
Non vorrei che il paletto normativo previsto dalla legge di conversione del decreto Ristori, con un emendamento che potrebbe spostare le gare fino a dicembre 2026, faccia dormire sonni tranquilli ai “rinnovatori epocali” e che gli stessi virino in una direzione gattopardesca e che le aziende del Cotrab assorbano l’onda d’urto dell’aumento dell’energia e dei costi con miseri 15 centesimi a chilometro, per poi scaricare l’extra debito sui lavoratori.
Sul fronte Comune di Potenza siamo ormai di fronte a un orientamento “alla Marchese del Grillo”, dove il sindaco ci comunica che lui è lui e che il sindacato non è tenuto a sapere cosa succede del trasporto pubblico urbano, dimenticando due cose: noi vogliamo essere informati prima di tutto in qualità di cittadini potentini che democraticamente hanno delegato lui la gestione di una res pubblica come il trasporto urbano e poi che, dopo che gli uffici preposti avranno scelto a chi affidare il servizio – e non lui – in base a criteri che vorremmo conoscere e probabilmente condividendo la stessa curiosità con la Procura, visto che si tratta di soldi pubblici, con il nuovo soggetto ci dovremmo sedere noi per definire gli accordi sindacali. A meno che il nuovo soggetto non sia il vecchio soggetto e che dallo schermo della sesta Commissione del Comune di Potenza, dove abbiamo discusso più e più volte, esca lo striscione di “Scherzi a parte”e tutto resti come prima. In questo caso l’orientamento gattopardesco lo avremmo anche nel Comune di Potenza. In qualsiasi caso, a breve ci saranno le scadenze di stipendi, 14esima, 200 euro bonus e recupero del 730, con una spesa per l’azienda per lavoratore di circa 4-5mila euro mensili. Ci chiediamo se l’azienda attualmente in servizio è in grado di onorare queste scadenza e se il Comune è in regola con i corrispettivi, altrimenti ci potremmo trovare con un’estate ancora più calda di quella che gli anticicloni africani ci regolano in questo periodo.
In ogni caso, come federazione Filt Cgil. richiameremo l’attenzione del prefetto sul verbale della procedura di raffreddamento sottoscritto con l’azienda Trotta dove su tale tavolo si impegnava a onorare il pagamento delle spettanze nei tempi previsti ai lavoratori.